Never in My Heart || L.S.

41. Painted nails make Harry beautiful

Erano le nove e mezza di sera, Harry era seduto sul pavimento in camera di Daisy e Phoebe, i capelli ancora intrecciati e le due bambine accomodate di fronte a lui sul tappeto. Stavano tutti e tre disegnando, le matite colorate erano sparse tra loro mentre s'impegnavano nei loro lavori, Phoebe stava canticchiando qualcosa a bassa voce e quello era il momento più pacifico che avessero vissuto in tutta la giornata.

Il pomeriggio era passato in fretta, le bambine avevano fatto fare a Harry un tour della casa per mostrargli qualsiasi cosa venisse loro in mente, e poi l'avevano invitato a giocare mentre Louis aiutava sua mamma con i gemelli più piccoli, che dopo mangiato avevano fatto fatica a riaddormentarsi. Lottie e Félicité si erano divise tra l'aiutare Jay e il deridere Harry quando si era lasciato truccare dalle gemelle, perché il risultato era stato onestamente spaventoso, ma il riccio le aveva ripagate convincendo Daisy e Phoebe a truccare anche loro, quindi aveva avuto la sua rivincita. (Louis si era quasi rotolato per terra dalle risate quando li aveva visti, ma, davvero, ne era valsa la pena.)

Ed era incredibile pensare al fatto che avesse conosciuto la famiglia Tomlinson solo quella mattina, perché si sentiva così a suo agio con tutti loro, così a casa, e la semplicità con cui era stato accolto lo lasciava senza parole. Jay lo trattava come un figlio, Lottie e Félicité avevano spettegolato un po' con lui riguardo Zayn e Niall, le gemelle sembravano divertirsi un sacco con lui. Dan era quello con cui aveva parlato di meno, aveva passato poco tempo con i gemelli più piccoli e, okay, aveva ancora un po' di difficoltà nel distinguere Daisy e Phoebe, ma per essere arrivato da una decina di ore sentiva di aver fatto un buon lavoro.

«Harry, qual è il tuo colore preferito?» lo riscosse Daisy, alzando lo sguardo dal proprio disegno e coprendolo con entrambe le mani perché il riccio non potesse sbirciare.
Harry osservò le matite colorate davanti a sé, pensieroso. «Credo l'azzurro, ma anche il rosa. E l'arancione.» sorrise «Qual è il tuo colore preferito, invece?»
«Il viola,» rispose prontamente Daisy, come se fosse un'ovvietà «Mi passi la matita blu?»
«Certo, biscottino,» annuì il riccio, sorridendo di più quando entrambe le bambine ridacchiarono al nomignolo. Era divertente usare le parole tipiche di nonna Ashton con loro, le facevano sempre ridere in modo carino.

«Si può?» chiese in quel momento Dan, affacciandosi all'interno della stanza, l'aria stanca ma comunque sorridente «Piccole, è ora di andare a nanna.»
«Cinque minuti!» lamentò Phoebe, iniziando a colorare più in fretta per finire il suo disegno «Solo cinque minuti, ho quasi fatto!»
«Anche io!» annuì freneticamente Daisy.

«Okay, ma appena finite voglio vedervi in bagno a lavarvi i denti,» si raccomandò l'uomo, abbassandosi per scompigliare affettuosamente i capelli alle bambine.
Le gemelle annuirono, concentrate sui loro disegni, e Harry sorrise a Dan per fargli capire che se ne sarebbe occupato lui.

«Io ho finito,» disse quindi, appoggiando la matita verde e osservando per un attimo ciò che aveva creato. Non era mai stato particolarmente portato per l'arte, ma gli sembrava di aver fatto un lavoro quantomeno decente.
«Anch'io,» sorrise Phoebe, subito seguita dalla gemella, e «Il mio è per te, Harry.» aggiunse poi.
«Mi hai rubato l'idea, io ci ho pensato per prima.» s'imbronciò Daisy.

«Non è vero, non sapevo nemmeno cosa volevi fare!» protestò la sorella, e «Okay, okay, non importa, sono contento se mi avete entrambe fatto un disegno,» le calmò il riccio «Anche io ne ho fatto uno per voi.»
«Davvero?» espirarono all'unisono le bambine, inarcando le sopracciglia nello stesso identico modo.
Harry sorrise intenerito, annuendo. «Sì,» assicurò, voltando il foglio verso di loro perché potessero guardarlo «Queste siete voi due in giardino, con tutti i fiori intorno, e questo sono io che gioco con voi.» spiegò, indicando le figure una a una mentre parlava.