Harry era in piedi e immobile da almeno tre minuti, la mano destra ancora ferma sulla maniglia della porta, un'espressione di smarrimento mista a disgusto dipinta sul viso mentre si pentiva di tutte le decisioni mai prese nella sua vita, a partire da quel primo giorno delle elementari in cui aveva scelto Liam Payne come suo migliore amico.
Il suddetto Liam Payne che, in quel momento, stava pomiciando davanti a lui con un cuscino.«Oh piccolo, sei bellissimo,» ansimò il ragazzo sulla stoffa sbavata, su cui era stampata un'inquietante immagine del viso di Zayn Malik «Così incredibile, così perfetto.»
«Ma che cazzo.» riuscì finalmente a dire Harry.
Liam si voltò di scatto verso di lui e mollò un urletto abbastanza acuto da incrinare i vetri, lasciando andare immediatamente il cuscino e arrossendo fino al collo. «Oh mio Dio, Styles! Ti ho detto mille volte di bussare prima di entrare in camera mia!» strillò con vocetta insopportabile.
«Stai pur certo che dopo questa scena non entrerò mai più in qui dentro!» replicò Harry, spostando nervosamente indietro i capelli, come se quello potesse cancellare ciò che aveva appena visto.«Non- non è come sembra.» cercò di difendersi Liam.
«Quindi non stavi limonando con la versione cuscino di Malik?» ribatté ironico Harry.
«Io- io...»
«Tu- tu hai un problema con quei ragazzi, Liam.» gli fece notare il riccio, balbettando di proposito per prenderlo in giro «Stamattina ho trovato uno spazzolino a forma di fottuto Louis Tomlinson in bagno, la padella per i pancakes ha la scritta "Niall Horan!" sul manico, la tua stanza è tappezzata di poster come quella di una dodicenne in crisi ormonale. Guarda qua, ne hai persino uno di loro in "pose sexy".» sbottò indicando il cartellone più vicino, che ritraeva i tre ragazzi a petto nudo e con espressioni provocanti.
Tomlinson e Malik erano anche abbastanza credibili, ma il finto biondo risultava sinceramente imbarazzante.«Dammi retta, hai bisogno di aiuto psicologico.» concluse Harry.
«Ma... ma a me piacciono!» si lamentò Liam.
«Anche a me piacciono i Rolling Stones, ma non mi masturbo sul cartonato di Mick Jagger.» replicò il riccio, mentre l'altro arrossiva ancora di più e lanciava uno sguardo colpevole alla sagoma di cartone sistemata in un angolo della stanza.
Grazie a Dio era voltata verso il muro, perché Harry non ci teneva a scoprire chi ritraesse (anche se, probabilmente, era Zayn).Liam abbassò la testa ed Harry sospirò, stanco di affrontare scene del genere praticamente ogni giorno. Non ne poteva più di questi stupidi No Direction, ma purtroppo il suo amico era in piena febbre da fanboy e non c'era modo di distrarlo. Peccato che andasse avanti così da più di quattro anni.
«Mis amores, ¿qué pasa?» intervenne in quel momento una voce alle spalle di Harry, e un attimo dopo un uomo sulla sessantina apparve al suo fianco, i capelli grigi arricciati intorno a dei bigodini e il corpo avvolto in un vestitone rosso a fiori gialli. Si sistemò gli occhiali dalla montatura rosa sul naso e zoppicò lievemente in avanti, ondeggiando nel suo vestito.«Nonna Ashton, Liam è mentalmente compromesso.» riferì Harry.
«Mi princesa, non dire queste brutte cose.» ribatté nonna Ashton, dandogli un lieve scappellotto sulla nuca.
«Ma stava limonando con un cuscino!»
Nonna Ashton alzò gli occhi al cielo e sospirò, ondeggiando poi in avanti fino a raggiungere Liam per spalmargli entrambe le mani sulle guance. «Sai che è difficile per me difenderti quando fai queste cose, giusto, pasticcino?» chiese pazientemente, sempre con accento spagnolo.
«Lo so.» pigolò Liam.
«Allora cerca di... contenerti un pochino, sì?»Il ragazzo annuì e nonna Ashton gli lasciò il viso, annuendo tra sé mentre zoppicava fuori dalla stanza. «La cena è pronta, andate a lavarvi le mani.»
«Bello, che si mangia?» chiese Harry, per distrarsi dall'immagine di Liam+cuscino che l'avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni.
Nonna Ashton gli lanciò un'occhiata da sopra la spalla. «Broccoli.»***
Onestamente, Harry ne aveva passate tante.
La sua vita familiare non era delle migliori, aveva molti conoscenti ma in realtà pochi amici, e fin da piccolo aveva dovuto sopportare stupide prese in giro per via di sua nonna o per il suo orientamento sessuale.
Ormai aveva perso il conto degli insulti più o meno pesanti che aveva ricevuto in vent'anni di vita. Non gli facevano neanche più effetto - o almeno era di questo che si convinceva, perché l'importante è apparire forti, giusto? Le persone si lasciano sempre ingannare dall'apparenza.
Inoltre, sapeva che avrebbe potuto andargli molto peggio, invece lui aveva nonna Ashton e Liam (anche se quest'ultimo era, beh... era molto Liam).Quello che davvero non capiva era perché tutti dovessero costantemente esprimere giudizi su sua nonna. Okay, non era cieco e nemmeno stupido, sapeva che fisicamente era un uomo. Ma, si sentiva una donna. E a Harry non serviva altro. Se Ashton era a suo agio in vestitoni femminili dalle improponibili fantasie floreali, lui non era nessuno per andarle contro.
Anzi, doveva ringraziare sua nonna per avergli insegnato l'importanza della libertà e dei pari diritti, ed era molto fiero di lei, del coraggio che aveva di mostrarsi per ciò che era realmente. La ammirava davvero.
E... sì, beh, in quel momento la odiava anche un po'.«Nonna, ripensaci, ti prego.» supplicò sfoderando la sua miglior espressione da cucciolo indifeso.
«Mio piccolo muffin alla banana, sei tu che hai proposto l'idea.» gli fece notare la nonna.
«Solo perché pensavo mi avresti detto di no!» ribatté Harry, gesticolando furiosamente prima di mettersi le mani tra i capelli.
Nonna Ashton sospirò pacatamente e lo raggiunse, sedendosi accanto a lui sul divano e osservando lo schermo del computer. Strinse con affetto il ginocchio del nipote, poi gli sorrise per incoraggiarlo. «Sai che sarebbe il regalo migliore di tutti, per lui.»
«Lo so...» borbottò Harry.
«Allora forza, buttati.»
Il riccio sospirò rumorosamente e infine cliccò sulla scritta "Entra" sotto la faccia di Niall Horan.
Da quel momento in poi, fu l'Inferno.***
[a/n]
Primo capitolo e il trash mi sta già sfuggendo di mano, bene. Se nessuno caga questa storia non mi stupisco neanche.
Anyway, Liam ha un problema con i componenti di una boyband, Harry è già traumatizzato a vita e Ashton è una nonna (so che sembra messo a caso ma giuro che non è così). Nel corso della storia saranno presenti riferimenti a eventi realmente accaduti, magari un po' modificati, e informazioni riguardo l'industria musicale, perciò cercherò sempre di sottolinearli nelle note, in modo da chiarire eventuali dubbi.
Per ora non preoccupatevi, c'è tempo prima del drama.Dato che questo capitolo è corto pubblicherò il secondo giovedì, e poi gli aggiornamenti saranno una volta a settimana as usual (a parte qualche sorpresa qua e là, forse)
E boh, spero che qualcuno legga questa roba
*grilli in sottofondo*Bye, loves
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Never in My Heart || L.S.
Fanfiction"Non- non è come sembra..." "Liam, stavi pomiciando con la versione cuscino di Zayn Malik." Liam Payne ha una cotta imbarazzante per la boy band No Direction, Harry preferirebbe una vasectomia a un loro concerto. In qualche modo, però, finisce in m...