63. Sunny days, troubled minds

6.3K 255 697
                                    

I raggi del sole trapassavano le tende come tante lame affilate e intangibili quando Harry aprì gli occhi; la sera prima si era dimenticato di chiudere gli scuri e ora la camera era invasa dalla luce. Nonostante giugno stesse quasi volgendo al termine, era sempre insolito svegliarsi e trovare il sole così splendente. Era qualche giorno che andava avanti in quel modo, senza le tipiche piogge inglesi, e per quanto singolare Harry non poteva dire che gli dispiacesse. Le pozzanghere si erano asciugate, le chiazze umide sui tetti delle case vicine erano sparite, il verde delle foglie scintillava sotto i raggi del sole, gli alberi e i fiori parevano quasi risplendere di luce propria, l'aria calda era piacevole sulla pelle. Il giorno dopo sarebbe stato il solstizio d'estate.

Stiracchiandosi piano, Harry si voltò lentamente a pancia in su, schiacciandosi un po' contro il muro per non spingere Louis giù dal materasso. Il rischio c'era sempre quando dormivano nel suo letto invece che a casa di Louis, ma stavano approfittando di ogni giorno libero per passare del tempo insieme, e il maggiore sembrava sempre più rilassato quando poteva allontanarsi per un po' da Londra e dagli impegni che rappresentava, perciò Harry era più che felice di ospitarlo. D'altronde, dormire vicini non era certo un sacrificio. (E nonna Ashton aveva sistemato una fila di cuscini lungo il bordo sinistro del letto, "Così se uno di voi pasticcini cade, almeno atterra sul morbido.")

Dormire vicini era quasi tutto quello che facevano, a dire la verità, perché non parlavano molto. Harry non era sicuro del perché. Certamente la capacità di comprendersi a vicenda senza proferire parola diminuiva di gran lunga i dialoghi, potevano andare avanti ore senza dire nulla e capirsi soltanto con uno sguardo o un cambiamento d'espressione, ma quella non era completamente una novità. Di sicuro era un'abilità che si stava sviluppando sempre più e che cresceva insieme alla loro relazione, ma non era comunque niente di nuovo. Harry poteva capire cosa Louis stesse pensando solo scambiando un'occhiata con lui anche diversi mesi prima, eppure la conversazione non era mai mancata tra loro. Avevano sempre parlato di tutto, condiviso le loro opinioni riguardo qualsiasi argomento passasse loro per la testa, discusso di musica e libri, spettegolato su film e serie tv e - piuttosto spesso - sulle vite sentimentali dei loro amici; sia che si trattasse di temi seri o leggeri, parlare era sempre stato piacevole. Adesso, invece, era come se un manto invisibile si fosse posato su di loro, ovattando il suono delle loro voci fino a rendere le parole degli sforzi inutili.

Harry non era sicuro che fosse solo per la situazione in cui si trovavano. L'intera questione di Nora era abbastanza pesante da togliere a chiunque la capacità di sentirsi felice o spensierato, la preoccupazione era costante, ma era come se ci fosse qualcos'altro, di più profondo e nascosto, che si espandeva lentamente tra lui e Louis, infilandosi nelle più minuscole crepe e allargandole senza farsi notare. Presto avrebbe reciso i punti di unione tra loro, e quando se ne sarebbero accorti sarebbe stato troppo tardi, e si sarebbero trovati spaesati e senza la minima idea di come riportare le cose al loro stato precedente.

O almeno, questo era ciò che sentiva lui. Non sapeva nemmeno se per Louis fosse lo stesso o se fosse lui a immaginare tutto. Non riusciva a trovare in sé la forza di comunicare; il problema era sempre quello.

Forse erano stati i mesi di lontananza che avevano dovuto affrontare. Forse erano i mesi di lontananza che ancora dovevano arrivare. Forse era il management, forse era il risultato dello scontro fra due mondi troppo diversi, forse era lo sguardo che aveva visto negli occhi di Louis poco più di una settimana prima, quando avevano parlato della loro relazione e il suo cuore aveva quasi ceduto per il panico perché per pochi, terrificanti secondi era stato sicuro che Louis fosse sul punto di lasciarlo. Ma poi avevano parlato ancora, e si erano stretti e avevano fatto l'amore e ogni cosa era sembrata di nuovo al proprio posto - ma ancora, tutto quello era successo nello stesso giorno in cui Nora aveva subito una violenza sessuale, e perciò Harry non riusciva a ricordarlo come un bel giorno.

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora