LIV«Perché sei venuta a quest'ora?» Mormorò pacato venendomi entrare nella stanza mentre mi si strinse lo stomaco notando le manette ai polsi. Potevano almeno togliergliele poiché non ci fosse alcun pericolo. «Dove hai lasciato la bambina?»
«Da mio padre.» Risposi non sapendo come incominciare il discorso affine di spiegargli tutta la situazione.
«Bene, torna da lei! Non c'è bisogno di te qui...» si comportò come un coglione, ignaro dei fatti o di ciò che stesse rischiando «...tempo un paio d'ore e sarò fuori ! Inoltre, ho chiamato Harris ordinandogli di raggiungermi quanto prima affine di pagare la cauzione, così, tempo un paio d'ore-....»
«Tu non capisci!!» Sbattei il palmo della mano sul tavolo di legno vecchio posto tra noi mentre lui sollevò le sopracciglia, visibilmente sbigottito o divertito...o una via di mezzo. Fatto stava che persi le staffe. «Tu sei un pazzo e non basterà una cauzione a farti uscire da questa merda! ...Ti rendi almeno conto che hai superato ogni confine d'incoscienza, Ryder ? Ma dico, non ragioni mai? Eh...? Non ti fermi mai a pensare o ad ipotizzare e calcolare le conseguenze dei tuoi stupidi gesti? Delle tue eccessive reazioni? Ti credi così forte o pensi di essere uomo comportandoti così? Rispondimi! Lo sai che rischi la galera? E non scherzo, Ryder, stiamo parlando di un'aggressione ai danni di uno degli avvocati più importanti degli Stati Uniti. Gli Wolf conoscono mezzo paese! Possono sbatterti dietro le sbarre tempo qualche mese con un rito abbreviato, e credimi, lo faranno.»
«Liv rilassati! Mi ha solo denunciato...» parlò come se ci capisse qualcosa di legge «..gli farò una controdenuncia e chiuderemo la questione!»
«Hai testimoni o prove che possano considerarsi valide affinché la tua controquerela venga presa in considerazione?»
Mi mostrò ironicamente il suo viso. «Non ti sembrano abbastanza valide queste?»
«Potrebbe avertele fatte chiunque...» sbottai vedendolo ghignare «....potrei avertele fatte io!»
«Tu mi faresti molto di peggio.» Morse il suo labbro in modo malizioso mentre esasperata, nascosi il viso nelle mie mani. «Sei bellissima quando fai così!»
«Sei la persona più irritante di questo mondo!»
«Lo so....» fece spallucce «...e tu sei la donna più bella di questo mondo!»
«Ti avverto Ryder King...» parlai esausta «...mi stai facendo arrabbiare!»
«Non ti capisco, Liv King!»
Eccolo...
«Ah, non mi capisci? Hai un grosso e probabilmente irrisolvibile problema legale, cosa c'è da non capire?»
«Ho problemi molto più grandi nella mia testa. Uno in più o uno in meno non farà alcuna differenza!»
«Che tu abbia problemi è poco ma sicuro!» Incalzai, soprattutto pensando a come avesse ridotto un altro uomo.
«Di che ti preoccupi? Il suo ragazzo starà bene.» Mi osservò affine di scoprire se quelle parole avrebbero o meno scaturito in me una qualche strana reazione. «Anzi, mi domando perché sei qui? Corri da lui se ti sta tanto a cuore!»
«Di te! ...Non ci arrivi?» Lo sgridai furiosa. «Mi preoccupo per te! Testa di cazzo che non sei altro.» Sputai facendolo sorridere.
«Ceniamo insieme una di queste sere?»
«Ryder!!»
Sbuffò annoiato mentre io ero un fascio di nervi, pronta ad azzannarlo da un momento all'altro. «Gli avrei fatto di peggio se non fossero intervenuti....» parlò per nulla pentito «...anzi, gli consiglio vivamente di non trovarsi davanti a me o terminerò ciò che ho iniziato e stavolta non sarò tanto clemente con lui!»