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LIV

Stavo rientrando a casa. Guidavo e desideravo solo piangere, gridare fino a che la gola mi si squarciasse o le tempie mi scoppiassero e svenissi , eppure, non riuscii a fare nulla di tutto ciò. Strinsi le mani attorno al volante e non riuscii a compiere nessun altro gesto. Niente! L'unica cosa che feci fu pensare, pensare, pensare. Spremermi le meningi fino a farmi venire una terribile emicrania che mi accompagnò per il resto della giornata. Insomma, quel fascicolo non era scomparso da solo, no? Gli erano spuntati un paio di piedi ed era corso via? Sospirai sonoramente picchiettando in modo nervoso le dita sul volante. Inutile dire che ero più tesa di una corda di violino ma il motivo non era esattamente il dossier, bensì, le parole di Austin. Una plausibile verità celata dietro ai suoi astuti ragionamenti. Al fatto che potesse essere stato proprio Ryder a trovarlo e a nasconderlo o perché no, addirittura distruggerlo, annientando per sempre la possibilità di poter dare finalmente una svolta a quella faccenda. Scossi la testa rifiutandomi di crederlo. Ryder avrebbe certamente cercato un confronto ; mi avrebbe chiesto come mai quei documenti fossero lì, oppure, chi me li avesse dati. Forse pensava che li avessi lì da anni ormai, dai tempi delle battaglie fatte nei tribunali di Fall River e magari, incuriosendosi li aveva letti arrivando a scoprire qualcosa di incriminante riguardante Charlotte. Forse stufo di quella faccenda e timoroso che quelle brutte cicatrici del passato potessero riaprirsi li aveva buttati ed era questo il motivo per cui non me ne aveva ancora parlato.
Dio mio!
Ma io come avrei potuto affrontarlo senza avere la minima prova che fosse stato lui? Ah sì? E chi altro avrebbe potuto prenderli se non lui? Papà...Tesi la mascella.
No! Troppo prevedibile, inoltre, erano giorni che mio padre non passava a casa mia. Con la conferma dei miei sospetti i miei organi si stavano attorcigliando in una lotta senza tregua e senza eguali, non mostrando alcuna compassione per me . Mi fermai dinanzi casa e spensi la Range Rover ma non scesi. Fissai la mia abitazione con un nodo alla gola che mi fece mancare il fiato per via di quel logorante tumulto di emozioni che trattenevo al mio interno. Ero in difficoltà e pensai a come avrei potuto affrontare quel discorso con Ryder senza sembrare che lo stessi accusando. Oppure, altra opzione, avrei potuto lasciar perdere e fingere di non saper-....sbuffai. No! No e poi no! Quella sensazione di pesantezza che provavo nell'anima non sarebbe comunque scomparsa, anzi, mi avrebbe fatta sentire ancor di più in colpa perché gli stavo nascondendo la verità.

Che disgrazia...

Trasalii terrorizzata quando qualcuno sbatté le nocche un paio di volte sul finestrino del conducente e nonostante mi sentii il cuore salirmi in gola, l'immagine di mia figlia in braccio a Ryder mi placò l'anima.

«Va tutto bene? Fa freddo lì, vieni dentro!» Udii la sua voce ovattata mentre la piccolina appoggiò il suo muso sul finestrino spiaccicando il suo nasino e facendoci ridere. «Dai, piccola, vieni fuori di lì!» Incalzò lui aprendomi lo sportello del veicolo mentre afferrai Skyler in braccio non appena scesi.

«Ciao piccolina.» Mormorai stampandole un lungo bacio sulla testa prima di darne uno in bocca anche al mio uomo che cercò di farlo durare più del solito. «Ti sono mancata così tanto?»

«Da morire.» Rispose mordendosi in modo ammiccante il labbro inferiore e stampandomi un altro bacio sulla bocca. «Non puoi neppure immaginare, ma ora rientriamo o potreste ammalarvi.»

Il resto della giornata lo passammo assieme ed io, ovviamente, non ebbi il coraggio di accennargli nulla in merito a quello stupido dossier rischiando di rovinare l'umore di tutti quanti. Anche se seduti a cena ci pensò una telefonata da parte di Charlotte a distruggerci la serata. Lui mostrò freddezza e distacco in videochiamata alla madre ma ciononostante le permise di parlare con la bambina.  Lei non mi nominò mai, non che avrei apprezzato il fatto che avrebbe potuto chiedere di me. Tanto sarebbe stata falsa comunque.

Liv - L'ultimo Re 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora