37

3.9K 200 48
                                    

LIV

Guardai papà a distanza. Era pallido, spaventato e preoccupato.

«Che diavolo ci fai tu qui?» Mi rivolsi immediatamente a lei con un ringhio.

«Mamma-....mamma!» Le mormorò la bambina indicandomi, prima di sollevare il viso per incrociare lo sguardo della nonna paterna quasi a volerglielo riferire. La donna si limitò ad annuire e a sorriderle addirittura amorevolmente mentre avanzai di un altro paio di passi, pronta a strapparle via dalle mani mia figlia.

«Uhm, lo so che è tua mamma, la conosco bene....» esclamò fino a che il suo perfido ghigno si dissolse rivolgendomi uno sguardo «...ed è rimasta maleducata esattamente come quando l'ho conosciuta.»

La fulminai con un'occhiataccia mentre ricambiò con uno sguardo di sfida abbracciando la piccola. «Allora, che ci fai a casa mia?»

«Volevo incontrare mia nipote....» parlò pacata «...è una bambina così bella e sveglia, proprio come Ryder.»

Tesi la mascella, ma non perché la paragonò al padre, anche perché non avrei potuto scegliere padre migliore per mia figlia. Bensì, digrignai i denti perché mi fece uno strano effetto udire il suo nome dopo così tanto tempo. Erano trascorsi così tanti giorni dall'ultima volta che l'avevo visto e sentito, per la precisione, due settimane. Tuttavia non mostrai alcuna reazione o almeno così mi parve.

«E poi, merita di sapere che ha una nonna come me!»

«Non occorreva che ti disturbassi. Mia figlia ha vissuto, vive e vivrà bene anche senza la tua presenza per cui ti chiederei di andartene da qui e di non tornare mai più.»

«Litigiosa come sempre.» Esclamò fissandomi coi suoi occhi di ghiaccio come se volesse sbranarmi senza battere ciglio . «Avrai preso da tua madre poiché con tuo padre ho avuto modo di chiacchierare un po' e mi sembra alquanto tranquillo e ben propenso a sentire ciò che avevo da dirgli.»

Guardai papà con un'occhiata fugace e corrugai la fronte non capendo a che si riferisse la donna. Tuttavia, seppur quelle sue parole mi diedero sui nervi, in parte mi incuriosirono anche. Che voleva quella donna da noi e perché era piombata a casa mia così dal nulla?

«È meglio se ti siedi ed ascolti ciò che deve dirti, Liv.» Disse papà.

La megera annuì ironicamente. «Sai, non avrei mai detto che sarei stata d'accordo con tuo padre!»

Guardai di nuovo lui. M'implorò di ascoltare ciò che la donna fosse venuta a dirmi.

«Perché? Uhm? Questa vipera non ci ha già rovinato la vita abbastanza? Stai lontana da mia figlia e dalla mia famiglia ed esci da casa mia immediatamente!»

«Lo farò, ma solo quando anche tu lascerai per sempre in pace mio figlio.» Ribatté seria. «Ascolta il mio consiglio, ragazzina...» mormorò studiandomi attentamente da cima a fondo «...e stai alla larga da Ryder.»

«Risparmia il fiato, Charlotte, anche perché non vedo tuo figlio da due settimane. Non so neppure dove sia, ma se hai qualche idea ricordagli che ha una figlia!» Persi le staffe.

«Non ce n'è bisogno !» Sputò. «Ryder non si è mai allontanato di qui, da Houston per l'esattezza, e per quanto mi abbiano appena riferito...» lanciò un'occhiata a papà che deglutì e schivò i miei occhi come se fosse colpevole di avermi tenuta all'oscuro di qualcosa «...ha incontrato sua figlia giornalmente! Non è così?» Si rivolse a lui che dopo una pausa di esitazione dovette annuire, quasi messo alle strette.

Assurdo.

«A proposito di Skyler.» Esordì nuovamente la donna con uno scherno dipinto sul volto mentre sbattei le palpebre non capendo.

Liv - L'ultimo Re 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora