CHARLOTTE's POVGirovagai per casa in vestaglia in attesa che Brody telefonasse per informarmi che avesse tolto di mezzo Liv spacciando la sua morte e quella di Kevin come un massacro di gelosia tra i due e nel contempo, per depistare i sospetti, mandai qualche messaggio sul cellulare di Kevin fingendomi preoccupata poiché gli inquirenti avrebbero controllato le ultime telefonate ed i suoi ultimi messaggi .
"Dove sei? Chiamo la polizia!" Scrissi . E dove altro poteva essere quel verme? Dopotutto, chi non avrebbe creduto alla finta tresca amorosa finita in tragedia? Cliché. "Sono preoccupata! Perché non rispondi?" Aggiunsi ridendo. E che avrebbe potuto rispondermi? Sono morto? Robe da matti! Mi stappai una bottiglia di Champagne, riempi un calice fino a metà e mi diressi alla parete vetrata per ammirare la città assaporandomi quel momento di meritata vittoria. Finalmente, dopo così tanti anni, non avrei più rivisto quella lurida pezzente ed il solo pensiero mi fece tirare un lungo sospiro colmo di fierezza per il piano che avevo architettato alla perfezione. Per rendere tutto ancora più credibile decisi di chiamare gli agenti solo dopo essermi assicurata che Brody fosse nei paraggi e terminasse la cosa, in modo tale che una volta che la pattuglia si sarebbe recata lì, avrebbero trovato due cadaveri.
"Pronto?... Sì, sono Charlotte King e vorrei denunciare la scomparsa di mio marito, Kevin Wolf...." incalzai spiegando per bene all'agente, nei minimi particolari, tutto per una corretta ricostruzione dei fatti. "Sul messaggio che mio marito mi ha mandato fa riferimento ad una baita fuori città, in direzione Houston, sulla tredicesima....Esatto! Liv Jones....Bene...mi sento sollevata!" Recitai alla stragrande la mia parte. "Tengo a precisare che quella donna è molto pericolosa ed in passato ha cercato più volte di farmi male. Mi capisca, sono davvero preoccupata e temo possa accadere lo stesso a mio marito! Perfetto.....attendo vostre notizie!"
Aprii la chatt di Kevin e pigiai sullo schermo il suddetto messaggio con uno scherno dipinto sul volto . "Ho avvisato la polizia , una pattuglia sta arrivando in questo momento! Spero non ti sia successo nulla." Lo inviai sorseggiando il mio Champagne ed ammirando il paesaggio, danzando felicemente . Houston era davvero molto bella di sera e non mi sarebbe dispiaciuto vivere lì, anche se dopo la scomparsa di Liv, Ryder e la bambina si sarebbero sicuramente trasferiti a New York. Poco importava dove saremmo andati, ciò che contava di più è che mi sarei tolta di dosso per sempre quella zecca. Il cellulare vibrò nella mia mano e felice come una pasqua, lo girai affine di leggere il messaggio ricevuto, certa si trattasse di Brody, ma qualcosa mi destabilizzò. Giungeva dal telefono di Kevin e sicuramente era stato lei a mandarlo.
"Sto bene mia cara....sto arrivando!"
«Lurida troia!» Mugugnai tra i denti, scioccata, digrignandoli così ferocemente tra loro che strinsi a tal punto il calice nel palmo della mano fino a frantumarlo in mille pezzettini. Telefonai immediatamente Brody ma lui non rispose. Mi richiamò poco dopo dandomi la notizia che mai mi sarei aspettata prima.
"Brody, dimmi che hai -..."
"Lei non c'è. È scappata!" Mormorò col fiatone, cercandola probabilmente nella zona circostante. Brutto imbecille!
"Trovala, o ti uccido!"
Mi sedetti su una poltrona lì vicino lasciandomi cadere a peso morto. Per un po' fissai un punto qualunque sulla parete di vetro staccando totalmente il cervello. Come se dentro me fosse accaduto un blackout totale. Infine, decisi come muovermi e per prima cosa avvisai la polizia spiegando loro che Kevin si fosse, metaforicamente, rifatto vivo e che non fosse necessario che andassero a cercarlo . Dovevo agire e risolvere da sola quella questione senza mettere di mezzo le forze dell'ordine.