XXIII

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1 novembre

La luce soffusa che entra nella stanza mi fa pian piano aprire gli occhi.

Devo ammettere che non mi dispiace affatto svegliarmi con la vista dell'immenso verde che circonda questa casa, è estremamente rilassante.

La mia testa è ancora un po' pesante per via degli shot dello scotch di Richard, ciò che ci vuole adesso è una bella colazione.

Quando mi alzo dal letto, però, mi rendo conto che l'unica cosa che ho addosso è una maglia estremamente larga rispetto al mio solito... e dal suo piacevole odore non posso che fare un leggero balzo, quando davanti ai miei occhi ripercorro tutta la notte passata con Duncan.

Ho fatto sesso con Duncan Thompson e realizzarlo è davvero strano.

Osservo il mio riflesso allo specchio: i capelli ramati sono ancora un po' scompigliati, il trucco nero è sbavato e il mio collo è cosparso di evidenti succhiotti scuri: ha preso proprio alla lettera il costume da vampiro.

Chissà dov'è adesso.

Più ripenso ai nostri corpi avvinghiati e più il mio volto diventa bordeaux, insieme ai battiti che aumentano.

E non posso di certo negare che sia stata una notte decisamente intensa.

Ho davvero bisogno di una doccia fredda.

Dopo aver indossato un completino grigio molto comodo decido di scendere al piano di sotto per mangiare qualcosa, ma finisco per scontrarmi con qualcuno.

E quel qualcuno, fortunatamente, è la mia alta amica dai capelli biondi.

"Callie!"

"Buongiorno anche a te" mi saluta, sorridendo. "Ma cos'hai sul collo?"

Tento di tirare su la maglietta per coprire il più possibile la prova evidente della notte scorsa, imbarazzata.

"Ti prometto che te ne parlerò, ma non ora"

Lei mi scruta con i suoi occhi verdoni. "Qualcosa mi dice che c'entra un certo uomo dagli occhi chiari"

Faccio spallucce, sviando il discorso.

Dirlo ad alta voce mi farebbe diventare ancora più rossa in volto di quanto già lo sono.

Al piano di sotto Sophie e Jeremiah sono intenti a raccogliere tutti i numerosi bicchieri che invadono il pavimento in legno, mentre Trevor tenta di fare dei pancakes, seppur l'odore di bruciato che invade il piano non li rende del tutto invitanti.

Duncan, ovviamente, non c'è neanche qui.

Avevo immaginato di non svegliarmi abbracciata a lui romanticamente dopo una notte di passione, ma di certo non pensavo di farlo addirittura scappare di casa.

Sarà stato davvero così deludente per lui?

Trevor, inaspettatamente, sembra essere in preda al panico. "Come pretendi che io faccia dei pancakes se non ho gli ingredienti? Stanno bruciando!"

Ammetto che è piuttosto buffo vederlo così.

"Eddai non ti agitare... ho mandato Richard e Duncan alla ricerca di un supermercato" borbotta Sophie in risposta.

Callie va verso Trevor per dargli un bacio a stampo.

"Buongiorno anche a voi" dico.

Jeremiah ci saluta agitando la mano. "Dovrete aspettare un po' per la colazione. Ma almeno c'è il caffè"

Sophie si avvicina a me, sfiorandomi con un dito. "Ma cos'hai sul collo?"

Sono sveglia da neanche un'ora ed è già la seconda volta che sento questa domanda. Mi chiedo come dovrò fare per quando tornerò in ufficio... non posso di certo dire a Jonah e Grace che sono andata a letto con il capo: la notizia arriverebbe per tutti e ventisei i piani in un nanosecondo.

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