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I Drink Wine - Adele

10 marzo

"Come ti senti?"

Duncan gira per il corridoio del supermercato, scrutando attentamente le numerose bottiglie esposte sugli scaffali.

"Onestamente? Agitata", borbotto. "È il secondo trasloco che faccio in sei mesi, è abbastanza fuori dal comune"

Non ho ancora finito di portar via tutti gli scatoloni, ho preferito fare un distacco graduale. Callie mi ha ripetuto più volte di quanto sia entusiasmante passare dall'essere coinquiline al diventare vicine di casa, ho scoperto che Trevor vive esattamente al piano inferiore dell'attico di Duncan.

"È per questo o per il fatto che a momenti arriveranno i tuoi genitori?"

Faccio spallucce. "Entrambi, ma Sophie mi ha promesso di darsi da fare per chiacchierare ad ogni momento di imbarazzante silenzio che si presenterà"

Accennare ai miei genitori di avere una relazione con Duncan Thompson senza ricevere un lungo interrogatorio è stato difficile, ma dirgli che sto addirittura per andare a viverci insieme sarebbe stato impossibile. Dunque non l'ho fatto, ma abbiamo organizzato una cena con questo scopo.

Duncan si muove a passo lento verso di me, alzando il mio volto con due dita per stabilire un contatto visivo.

"Te ne sei pentita?"

Stampo un bacio sulle sue morbide labbra. "Non sono mai stata così sicura di qualcosa"

Ed è vero: per quanto io sia dannatamente spaventata da questo cambiamento, muoio dalla voglia di vivere a pieno questa relazione. Mi rende viva, mi rende dannatamente felice.

"I tuoi sono più da Krug Collection del 1937 o del 1928?"

Non ho idea di cosa parli, dunque sono costretta a sporgermi verso l'etichetta sulle bottiglie che tiene in mano. Champagne.

"Scherzi? Settecentodieci dollari?"

"Dolcezza, il sommelier del galà di primavera serviva bottiglie del 1820, parliamo di ventiquattromila dollari", afferma, facendo spallucce. "Dunque, 1937 o 1928?"

"A te la scelta, dubito che i miei sentiranno la differenza"

!!Messaggio da: Callie Jakobsen!!

' Raggiungimi al reparto pasta! '

Mostro al volo lo schermo del cellulare a Duncan, facendogli scappare una risata.

"Torno subito, ho ricevuto un SOS da Callie"

"Bene, ne approfitto per cercare Trevor", risponde. "Tu non sei stata molto utile, ragazzina"

Gli do una spintarella. "Facci l'abitudine, con me mangerai Cheetos e berremo tè caldo al posto di ostriche e Champagne"

Lui alza un sopracciglio, scuotendo ironicamente la testa.

"Vai a soccorrere Callie, piuttosto"

Mi affretto a percorrere il reparto successivo, trovandomi davanti agli occhi la bionda coda alta della mia amica.

"Eccomi, qual è il problema?"

Callie mi guarda con espressione agitata, facendomi vedere due tipologie di pasta differenti. Spaghetti e mezze maniche.

Quale idea migliore di invitare due maniaci del controllo a fare la spesa con noi?

Duncan aveva insistito per assumere dei fornitori di catering, definendolo più pratico e veloce, ma ho preferito fare qualcosa di più umile. Voglio che i miei percepiscano ciò che percepisco io, ossia che con Duncan mi sento a casa.

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