A N G E L
Non riesco ancora a crederci. Duncan mi ha chiesto di andare a vivere insieme. Ogni volta che ci penso, il cuore mi batte più forte e una sensazione di eccitazione mista a timore mi percorre tutto il corpo. Da quando ho aperto gli occhi, non sono riuscita a togliermi il sorriso dal volto: mi sembra un sogno.
Mi reco verso la cucina per preparare due caffè. Scegliere una casa in un posto così grande sarà davvero difficile e non mi aspetto che la troveremo così in fretta, quindi è bene metterci all'opera da subito.
Duncan mi raggiunge poco dopo, si avvicina a me in cucina e mi abbraccia da dietro. «Buongiorno, ragazzina» mi sussurra all'orecchio.
Sorrido, girandomi per guardarlo. «Buongiorno a te, non sto nella pelle. Sto sfogliando cataloghi da questa mattina, è incredibile, spero tu non ti sia pent-»
«Anch'io non vedo l'ora» mi interrompe, stampandomi un bacio sulle labbra. «Pensi che troveremo la casa giusta?»
«Ci prenderemo tutto il tempo necessario» dico, cercando di convincere sia lui che me stessa. Ma la verità è che spero davvero tanto di trovarla subito.
Dopo colazione, decidiamo di prepararci per iniziare il nostro giro. Prepariamo il piccolo Furia, che sembra crescere ogni giorno di più, in modo da portarlo con noi nella nostra esplorazione.
La prima casa che visitiamo è situata al secondo piano di un elegante edificio in mattoni rossi, un classico di Brooklyn. Entriamo attraverso una porta in legno massiccio e ci troviamo in un salotto accogliente, illuminato da una luce soffusa che filtra dalle tende pesanti. Il camino, con i suoi mattoni a vista, aggiunge un tocco di charme rustico all'ambiente.
Mentre esploro la stanza, sento Duncan osservare ogni dettaglio con attenzione. Nonostante l'atmosfera accogliente, posso percepire un lieve senso di delusione nel suo sguardo.
«Che ne pensi?» chiedo, cercando di interpretare la sua espressione.
Lui si ferma per un momento, osservando attentamente gli ambienti. «Mi fa quasi diventare claustrofobico, non sono abituato agli spazi così piccoli»
Mi guardo intorno, notando i dettagli che iniziano a emergere: il soffitto basso, le pareti che sembrano stringerci dentro. Nonostante la calda atmosfera, sento anch'io che qualcosa manca. «Hai ragione, in più Fury è una futura taglia grande, non credo possa stare comodo qui»
La seconda casa che visitiamo è un attico, simile a quello in cui viveva lui lo scorso anno. Entriamo attraverso un portone imponente e ci troviamo davanti a soffitti alti e spazi ampi. La luce naturale inonda le stanze attraverso le grandi finestre, dando un senso di apertura e libertà.
Mentre esploro le varie stanze, mi rendo conto che questa casa ha tutto ciò che potremmo desiderare: spazio, luce, charme. Tuttavia, qualcosa non riesce a colpirmi come speravo. Mi sembra di ancorarmi a quel passato che ormai abbiamo lasciato andare, trovo che adesso ci sia bisogno di qualcosa di nuovo, qualcosa di nostro.
Rifletto sulle parole di Duncan mentre ci guardiamo intorno. «Questa non è male», commenta, ma posso percepire una nota di incertezza nella sua voce. «Ma c'è qualcosa che non mi convince. Tu che ne pensi, dolcezza?»
Probabilmente è riuscito a leggermi nel pensiero. «L'ultima volta l'attico non ci ha portato esattamente fortuna», ridacchio.
Durante tutta la mattinata e il primo pomeriggio, perlustriamo praticamente tutte le alternative disponibili nella zona, arrivando quasi a toccare anche Manhattan. La scelta sta iniziando ad essere più ardua del previsto e probabilmente l'unica cosa sensata sarebbe arrenderci per oggi e riprovare un altro giorno con ulteriori zone.
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BROOKLYN'S LIGHTS
Romance(EX "SOTTO LE LUCI DI BROOKLYN" di Roja Blomst) 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐑𝐄𝐍𝐃𝐄: •𝐁𝐑𝐎𝐎𝐊𝐋𝐘𝐍'𝐒 𝐋𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒 𝟏 •𝐁𝐑𝐎𝐎𝐊𝐋𝐘𝐍'𝐒 𝐋𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒 𝟐 "𝒞𝑒𝓇𝒸𝒽𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓁'𝑒𝓆𝓊𝒾𝓁𝒾𝒷𝓇𝒾𝑜 𝑒 𝒸𝒾 𝒾𝓃𝓃𝒶𝓂𝑜𝓇𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝒹𝒾 𝒸𝒽𝒾...