BROOKLYN'S LIGHTS

XXXII

10 dicembre

Un anno fa mai avrei creduto di passare il mio ventiquattresimo compleanno a Brooklyn.

E invece oggi sono qui, alle sette del mattino, cosparsa di coriandoli sul mio pigiama bianco, mentre tento ancora disperatamente di svegliarmi.

"Tanti auguri a te! Tanti auguri a teee!"

Mi stropiccio gli occhi, assonnata. "Oddio, ma che ore sono..."

"Tanti auguri a Angie, tanti auguri a te!"

Callie e Sophie sono davanti al mio letto, con uno spara-coriandoli in mano e un vassoio di fumanti cornetti alla crema.

Non ho neanche il tempo di realizzare cosa sta succedendo che loro mi sollevano, letteralmente, dal comodo letto, per farmi andare in cucina.

"È ora di fare colazione, su, su!"

Devo ammettere che la mia totale confusione mi fa arrivare al punto di scoppiare in una risata, che loro accompagnano volentieri.

"Grazie ragazze... e grazie del risveglio traumatico"

"Eddai, non essere melodrammatica, oggi è il tuo giorno" afferma Callie, indicano il colorato festone con su scritto Buon Compleanno sopra la televisione.

Sophie batte allegramente le mani. "Se vedessi come abbiamo arredato lo Space impazziresti"

"Siete andate ad arredare una discoteca alle sette del mattino?" domando sbalordita.

"Alle sei e mezza, in realtà" precisano loro.

"Voi siete tutte matte"

E anche le migliori amiche che io abbia mai avuto in tutta la vita, aggiungerei.

"Goditi questo magnifico cornetto alla crema e le tue ore lavorative, che dopo sarà tutta una grande festa!"

***

In ufficio, una volta arrivata alla mia postazione, Jonah e Grace corrono insieme ad abbracciarmi e, per poco, finiamo quasi per cadere tutti e tre a terra sotto gli occhi confusi degli altri scomparti.

"Tanti auguri alla nostra collega preferita!"

"Quanti sono? Ventiquattro, giusto?"

"Ehi, non si chiede l'età ad una signorina!" affermo scherzosamente. "Grazie ragazzi"

"Ti abbiamo comprato dei macarons, per il regalo vero dovrai aspettare stasera", annuncia Grace, porgendomi il colorato vassoio di dolcetti francesi.

Sono sveglia da circa un'ora e mezza e la cosa più certa della giornata è che arriverò al locale rotolando, visti tutti i deliziosi dolcetti che mi stanno portando.

È la prima volta che ricevo tutte queste attenzioni per il mio compleanno. A prescindere dalla famiglia, i miei amici in Texas non sono mai stati dei grandi amanti delle feste, ci si limitava a mangiare una pizza in compagnia con due chiacchiere.

Abituarmi a come il mio mondo sia stato stravolto è davvero difficile.

"Non servono regali, basta la vostra presenza"

Jonah mi da una spintarella. "Ahhh, ma se il bello dei compleanni sono proprio i regali!"

Una decina di minuti dopo, mentre finisco di sistemare i fascicoli della giornata sulla scrivania, una voce profonda arriva alle mie orecchie.

E le farfalle invadono in un batter d'occhio ogni parte del mio stomaco.

"Angel, hai dimenticato un fascicolo"