XIX

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28 ottobre

Giorno sette senza pensare a Duncan Thompson.

Sono arrivata alla conclusione che pensarlo per odiarlo non vale come pensarlo.

Quale razza di persona bacia una ragazza sotto la pioggia per poi dirle di dimenticarlo?

È frustrante convivere con questo pensiero, soprattutto quando hai avuto la brillante idea di non raccontarlo a nessuno. Se lo sapessero Callie e Sophie impazzirebbero, ma dato che è un'azione senza conseguenze, tanto vale non farlo.

Soprattutto quando sei seduta in un café bar con loro due e con il fratello di mr arroganza.

"Allora è perfetto! Prenderemo un camioncino e andremo nella casa in montagna"

Tra tre giorni è Halloween e, le mie amiche, hanno pensato di organizzare una festa nella casa che i Thompson hanno in montagna, a due ore da Brooklyn.

Trevor, seppur il suo spirito festivo non sia propriamente alto, ha dovuto assecondare Callie, che per più volte gli ha fatto gli occhi dolci.

Le cose tra loro vanno a gonfie vele, sono così carini.

"Dobbiamo pensare ai costumi!" afferma Sophie.

Lo sguardo di Trevor è piuttosto contrariato. "Ai costumi? Sul serio?"

Callie batte entusiasta le mani. "Ovvio, è una festa di Halloween!"

Annuisco. "Su questo concordo, bisogna vestirsi"

È il mio primo Halloween a Brooklyn, deve essere una festa come si deve. E devo ammettere che l'idea di farlo tra i boschi non mi dispiace, è sicuramente il luogo più adatto a questa festa.

Una parte di me vorrebbe così tanto chiedere se Duncan sarà presente.

"Inizio a pentirmi di avervi assecondate" mormora Trevor.

"Oh, ecco il cameriere"

Quando il cameriere si avvicina al nostro tavolo, rivelando il suo volto ricoperto dai ricci, rimango piuttosto sorpresa.

"Jeremiah?"

Sophie ridacchia. "Certo che lavori ovunque, tu!"

"Diciamo che mantenersi a Brooklyn non è proprio una passeggiata... soprattutto se il tuo sogno è fare l'attore" afferma, facendoci l'occhiolino. "Siete fortunati, è l'ultimo tavolo che servirò oggi"

Questo ragazzo è sempre così gentile e disponibile, ma tutte le volte che l'ho visto ho sempre l'impressione che si senta un po' solo.

"Perché non ti unisci a noi?" gli chiedo.

Callie appoggia la mia idea. "Già, stiamo organizzando una festa per Halloween"

"Dai, ci sto!"

Successivamente ordiniamo i nostri caffè per continuare la nostra conversazione sulla festa.

"Vi chiedo solo una cosa: non troppa gente ubriaca, quella casa è importante" dice Trevor, con il suo solito tono autoritario.

Noi tutte facciamo cenno di sì.

"Va bene, sarà una cosa moderata"

Dopo un po' Jeremiah ci raggiunge al tavolo, presentandosi anche a Trevor.

"Allora, di che si tratta questa festa?"

Così inizio a spiegargli. "Organizzeremo un piccolo furgoncino per arrivare alla casa in montagna di Trevor e poi... beh, le solite cose che si fanno ad una festa, ma in costume"

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