20 ottobre
È incredibile quanto la mente sia in grado di vagare.
Sono passati solo quattro giorni da quando mi sono risvegliata nell'attico di Duncan e, da allora, il mio cervello non ha fatto altro che elaborare pensieri di circa mille tipologie diverse.
I miei dialoghi con la coscienza sono stati piuttosto intensi: ho formulato molte ipotesi.
Forse Duncan mi ha ospitata perché gli faceva pena lasciarmi sul pavimento di una discoteca... o forse voleva abbordarmi, ma poi mi ha vista vomitare.
E poi però non mi ha abbordata. Callie ha detto che è strano che lui dorma con qualcuno senza andarci a letto... mi ha vista da vicino e si è spaventato?
Ma non gli ho chiesto mica io di non farmi cadere a terra.
Forse ora mi odia perché non l'ho neanche ringraziato per avermi salvata.
Angel, svegliati. Ti ricordo che stai parlando di Duncan Thompson.
Sto parlando di Duncan Thompson, è vero: lo stesso Duncan Thompson che mi ha rovesciato il caffè sulla giacca bianca all'aeroporto, che mi ha umiliata alla festa anni '50, che si prende gioco di me una volta sì e l'altra... pure.
Ma che diavolo mi prende?
"Angel!"
Sto impazzendo.
"Angel, terra chiama Angel Edwards"
Ma quando sento due braccia strattonarmi avanti e indietro, mi rendo conto che questa è soltanto l'ennesima giornata in ufficio in cui dovrei darmi da fare, piuttosto che perdermi nei pensieri.
Grace mi guarda perplessa con i suoi grandi occhi neri, grattandosi la nuca.
"Ehm... non ho capito" mormoro, confusa.
"Stavo dicendo: li hai caricati tu i file relativi allo sponsor della campagna di quel marchio di moda?"
In questo momento vorrei sparire.
"Quale marchio di moda?"
Lei batte le mani sulle sue gambe, affranta. "Angie! Si può sapere che hai in questi giorni?"
"Non lo so, niente... credo" mormoro.
Grace mi guarda comprensiva, come se avesse già capito che c'è qualcosa che non va.
"È molto evidente che qualcosa ti stia turbando, vuoi parlarne?"
Sospiro. "C'è una persona che non vuole uscire dalla mia mente"
"E tu che tipo di rapporto hai con questa persona?"
È questo il punto... non lo so.
"In verità... nessuno. Cioè, non proprio nessuno. È complicato"
"Allora dovresti renderlo meno complicato"
"E come?" domando.
"Hai provato almeno a parlare seriamente con questa persona?"
"Non proprio, in realtà"
"E allora che aspetti? Dovresti farlo" afferma. "Anche perché non è facile lavorare con un'Angel persino più pensierosa del solito!"
Ha completamente ragione: non posso continuare a fare così, sto rischiando davvero di rovinare non solo la carriera, ma anche la mia stessa vita.
Devo parlare con Duncan.
"Hai perfettamente ragione Grace... grazie"
***
Dopo circa due ore decido di prendere coraggio e salire ai piani alti, dove si trovano gli uffici. Non ho idea di come fare e di cosa dire: l'intento è quello di buttare fuori tutto ciò che mi passa per la mente.
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BROOKLYN'S LIGHTS
Romance(EX "SOTTO LE LUCI DI BROOKLYN" di Roja Blomst) 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐑𝐄𝐍𝐃𝐄: •𝐁𝐑𝐎𝐎𝐊𝐋𝐘𝐍'𝐒 𝐋𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒 𝟏 •𝐁𝐑𝐎𝐎𝐊𝐋𝐘𝐍'𝐒 𝐋𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒 𝟐 "𝒞𝑒𝓇𝒸𝒽𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓁'𝑒𝓆𝓊𝒾𝓁𝒾𝒷𝓇𝒾𝑜 𝑒 𝒸𝒾 𝒾𝓃𝓃𝒶𝓂𝑜𝓇𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝒹𝒾 𝒸𝒽𝒾...