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Mi svegliai con un mal di testa lancinante e un profumino di cioccolato e cannella.
Mi alzai dal letto facendo pressione con le braccia, senza ricordami che il giorno prima avevo subito delle ferite sul mio addome.
Portai velocemente la mano sulla mia pancia con la speranza di far passare la fitta di dolore, ma che purtroppo dovetti sopportare qualche secondo.
Mi alzai dolorante dalla mia tana calda, che aveva il profumo di Dabi.

Ma come è possibile?

Schiaffeggiai la mia fronte, maledicendomi di aver bevuto tanto da non ricordare niente della serata precedente. Mi alzai e andai verso la cucina seguendo la scia di profumo.
Solo appena arrivai davanti alla sala con il necessario per cucinare, che mi accorsi della figura del corvino davanti i fornelli.
Osservai il bancone apparecchiato per la colazione, una tazza di tè  fumeggiante e un succo di arancia, con accanto una piccola pasticca bianca, probabilmente aspirina.

Deve avermi vista ubriaca

"Buongiorno"

Dissi con ancora la voce assonnata, avvicinandomi al corpo alto e muscoloso del mio uomo.

"Buongiorno bambolina, come ti senti?"

"Bene"

Dissi avvinghiandomi alla sua vita senza maglietta, chiusi gli occhi e inspirai il suo profumo di muschio bianco.

"Mi sei mancato"

Solo dopo aver parlato mi resi conto di cosa mi fossi lasciata sfuggire.

Stupida, stupida, stupida!

"Anche tu piccola"

Alzai lo sguardo per esser sicura di ciò che avesse appena detto, come se non ci credessi.
Lui si abbassò dandomi un piccolo bacio sul naso, riprendendo poi a cucinare.

"French Toast ?"

Annuì.
Mi sedetti al tavolo seguita da lui con i toast che mise uno davanti a me, sul piatto ornato da fiorellini rosa, e uno nel suo.

"Che cosa..ho detto ieri?"

"Nulla di ben comprensibile in realtà"

Feci un sospiro di sollievo, tagliando con le posate quel toast dall'aspetto delizioso.
Appena affondai il coltello nel pane uscii subito del cioccolato, tanto cioccolato, come se lui sapesse che io ne andassi matta.

"Ho visto la tua pancia.. che è successo?"

Mi immobilizzai con le mani appena udii le quella domanda.

Come ha fatto a vedermi..non è che..abbiamo fatto.. oh merda

"No bambolina, va bene che sono un criminale, ma non ti farei mai del male..ti sei spogliata davanti a me, e ho dovuto aiutarti perché non riuscivi neanche a reggerti in piedi"

Rimasi fissa a guardare il toast dai cui continuava a fuoriuscire del cioccolato.

"Ora mi dici cosa è successo? Perché quello che mi hai detto ieri non era in una lingua comprensibile"

"Cosa ti avrei detto?"

Gli chiesi portandomi un boccone alla bocca, appena masticai il boccone le mie papille gustative esplosero per il gusto così perfetto.

Ma è uno chef? È delizioso

"Hai detto cose del tipo: chi sei? Io dottoressa, boom"

Scoppiai a ridere alla sua imitazione di me stessa, era proprio da me creare frasi senza un senso compiuto da ubriaca.

"Ieri al pronto soccorso mi ha aggredita un paziente"

Dissi senza rigiri di parole, e notai subito la mano di Dabi stringersi intorno alla forchetta, dove ci posai subito la mia sulle sue nocche ormai bianche, per cercare di calmarlo.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora