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Il tragitto di ritorno a casa era stato silenzioso. Avevo percepito in Shota diversi pensieri negativi e il modo in cui teneva stretto il volante, e con cui aveva tirato le chiavi sul comò all'ingresso me ne diedero la conferma.

"Amore..ti senti bene?"

Si iniziò a slacciare la camicia innervosito dalla mia domanda, mentre imprecava ad ogni bottone.
Si voltò verso di me. Non riuscivo a decifrare i suoi occhi. Mi sembrava di intravedere rabbia, ma allo stesso tempo erano lucidi.

"Lo ami?"

Rimasi di stucco alla sua domanda insensata. Non mi ero tolta neanche la giacca che mi copriva dal vento fresco. Ero rimasta immobile.
La sua figura si avvicinò a me torreggiando sulla mia altezza minuta.

"Chi?"

Sapevo di chi stesse parlando, ma se non gli avessi fatto quella domanda ero certa che avrebbe pensato che la mia mente era rivolta subito a Dabi.

"Il figlio di endeavour, Touya, lo ami ancora?"

Scossi la testa e negai ad alta voce sperando che credesse alle mie parole.

"Io amo te"

"Ma ami anche lui, non è vero?"

Le sue domande stava girando intorno a dei pensieri che lui stesso aveva elaborato senza rendermi partecipe. Mi avvicinai a lui, posai le mie mani sul suo petto, e negai con la testa.

"Ti ho visto come li guardavi questa sera, non mentirmi"

Quelle sue parole fredde, il suo essersi allontanato da me per non avere alcun contatto con me, mi ferirono. Però forse ero anche io a ferire lui. Non amavo più Dabi, non potevo amarlo.

"Ma che stai dicendo?"

Non riuscivo a difendermi come avrei dovuto, perché aveva ragione. Avevo passato parte della serata a guardare Dabi e la ragazza di cui ancora non ricordavo il nome. Vederli vicini e così affiatati mi dava fastidio, e non vedevo l'ora che quella serata finisse.

"Sakura cazzo sembrava volessi ucciderla con la forchetta"

Per la prima volta in due anni Shota alzo la voce. Le sue vene sul collo era come se gli fossero uscite, gli occhi si erano fatti più intensi. Mi sembrava di non riconoscerlo.
Avevamo litigato altre volte, ma la maggior parte di queste riuscivamo a risolvere in maniera pacifica.
In questo caso c'era di mezzo un sentimento diverso, la gelosia.

"Devi capire cosa vuoi, credo..sì, credo sia il caso di prenderci una pausa"

"Stai scherzando?"

Mi diede le spalle e senza dire altro si diresse in camera da letto sbattendo la porta.
Cos'era appena accaduto? Mi aveva praticamente lasciata senza neanche farmi spiegare, perché ovunque andassi quello stronzo mi perseguitava.
Aveva deciso da solo. Sentì la rabbia salire per il mio corpo e spingermi verso la camera da letto.
Aprì la porta con una forza tale da farla sbattere alla parete.

"Mi stai lasciando per caso?"

Si era appena tolto la camicia, e vederlo così a petto nudo mi provocò un brivido lungo la schiena. Avrei potuto usare il sesso per il risolvere tutto, ma avrei solo rimandato ad un altro momento il problema. Lui non doveva essere geloso di Dabi, e io non dovevo essere gelosa di quella ragazza.

"Si, almeno fino a quando non sarai sicura di non amarlo più"

"Ma io non lo amo"

Avevo urlato portando le mie mani sul per il petto, come per sorreggere il peso che avevo sul cuore.

"Smettila di mentire, cazzo"

Sbatté le mani sul comò davanti al letto, facendo rimbalzare i gioielli che erano riposti sopra.

"Mi avevi detto che una parte del tuo cuore sarebbe sempre stata sua, ma credevo fosse una metafora, o perlomeno riferita al passato..non lo avevo preso alla lettera"

Mi sedetti sul letto con le lacrime che minacciavano di uscire.

"Stiamo cercando di avere un figlio, io voglio una famiglia con te perché ti amo, perché custodisci il mio cuore tra le tue mani..ma non voglio una relazione a tre, quando sarai certa che ogni traccia di qualsiasi sentimento per quell'uomo siano svaniti allora torna da me"

Fu impossibile arrestare le lacrime scendere sul mio viso. Mi alzai e abbracciai subito Shota. Non volevo. Non ero d'accordo. Sentivo che il mio cuore si stava spezzando per la seconda volta. Provare quel dolore a cui niente dava sollievo mi distruggeva.
Iniziai a negare con la testa mentre bagnavo la pelle del suo petto con le mie lacrime. Le sue mani mi strinsero a lui, titubante. Non mi importava se avessi rimandato il problema. Io volevo Shota, e nessun altro. Alzai la mia testa mentre allungai la mia mano dietro la sua nuca per spingerlo a me. Unì le nostre labbra, ma la sua resistenza era troppo forte. Le sue mani si posarono sulle mie spalle e mi allontanarono. Il mio cuore si frantumò ancora di più. Non c'era più niente da fare. Dabi era riuscito a distruggere anche la mia relazione con Shota.

"Io amo te"

Non mi importava più che mi potesse veder piangere. Volevo che sapesse che il mio amore per lui era vero, e che come lui desideravo una famiglia insieme.

"Ma ami anche lui"

Mi accasciai a terra mentre lo sentivo rivestirsi.

"Non è vero"

Quelle parole uscirono quasi come un sussurro, tra un singhiozzo e l'altro. Shota aveva già deciso. Una pausa. Era come lasciarsi e vedere se poi tornare insieme o meno. Ero sempre stata contraria a quel tipo di situazioni. Eppure ora non mi era stata data una scelta. Si allontanò da me, senza toccarmi.

"Ti amo"

Furono le sue ultime parole e poi sparì. Sentì la porta di casa sbattere e il silenzio mi circondò.
Non era vero. Si sentiva solo il rumore delle mie lacrime.

"Fanculo Dabi"

Scaraventai il povero cuscino che mi ero ritrovata accanto addosso al muro.
Odiavo questa stupida pausa, odiavo che lui mi avesse lasciata da sola, odiavo che Dabi mi stesse facendo del male.
No, non era vero. Non era lui a farmi del male. Era il mio fottuto cuore. E anche di Dabi.
Odiavo il fatto che Shota avesse ragione.

"No, non è vero, Sakura tu non ami Dabi, è finita anni fa"

Mi alzai. Feci un respiro profondo. Avevo bisogno di prendere un po' d'aria. Non sarei rimasta in casa sua a soffrire. Per quella sera sarei tornata al mio appartamento.

***

Venerdì!!!!

Posso dirlo, questo giorno l'ho atteso tanto anche io!
Ho già tutti i capitoli belli pronti, e ogni volta vorrei dirvi tutto.

Vi dico solo però, preparatevi, sedetevi, perché ora iniziamo a ballare!

Parliamo seriamente, Shota è un uomo, e secondo me ha fatto bene a prendere questa decisione. Secondo voi?

Ci vediamo al prossimo capitolo, e forse..giovedì prossimo pubblicherò il primo capitolo della storia su SATORU GOJO!

Al prossimo venerdì

Bye bye da Bi Blue

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora