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Avevo appena parcheggiato la mia moto, mi avvicinai al portone di casa con ancora il casco che mi copriva la testa. Portai le mani sulla chiusura di sicurezza per liberarmi dal mio scudo.

Toc Toc

un rumore sul casco mi deconcentrò portando la mia attenzione verso chi mi aveva disturbato, per trovare Nozomi accanto a me, con le buste dell'intimo sollevate vicino al volto.
Mi tolsi il casco, ignorando la mia amica, e aprii il portone, per dirigermi verso le scale e poi andare verso il mio appartamento, trascinando i piedi con lei che mi seguiva.
Aprii casa posando il casco sul mobile all'ingresso.

"Te l'ho già detto Nozomi, non mi servono"

Tolsi la giacca e la posai su una delle sedie che giravano intorno al tavolo da pranzo.

"Oh si che ti serviranno invece, vogliamo chiederlo a nessuno?"

"Per quanto ancora devo dirti che non c'è nessuno?"

"E per quanto ancora chiamerai nessuno, nessuno?"

Mi chiese lei portandosi le buste ai fianchi della sua vita. Quando si metteva una cosa in testa, rimaneva tale.
Continuai a fissarla nella speranza che lasciasse perdere, ma così non fu.

"Se davvero fosse nessuno, allora perchè ti sei fatta fare un succhiotto?"

"Se me ne fossi resa conto, non me lo sarei lasciato fare.. tu non credi?"

"E spiegami Sakura, come hai fatto a non renderti conto che un ragazzo ti stesse succhiano la pelle del collo?"

Rimasi in silenzio, non sapevo come ribattere.

"Forse perchè eri eccitata da quello che ti stava facendo?"

"Assolutamente no"

"Sei consapevole che anche il tuo corpo non ti crede, vero?"

Mi voltai verso la cucina per prendermi un bicchiere di acqua, solo per perdere tempo.

"Prima o poi ci andrai a letto, e queste cose ti serviranno"

"Non ci andrò a letto, mai e poi mai"

Sibillai perfettamente la parola mai, per convincere lei, ovviamente non me, che non ci sarei andata a letto.

"è brutto?"

"Come scusa?"

"Fa schifo? intendo fisicamente"

"No certo che no, ma che.."

"Allora non vedo quale sia il problema"

feci un respiro profondo, affrontare questo tipo di conversazioni con Nozomi era come parlare con il muro. Per la mia amica il sesso era fonte di vita, non poteva affrontare più di due giorni senza esser andata a letto con qualcuno.

Mi portai le mani alle tempie massaggiandomi la testa delicatamente.

"Ti eccita?"

"Non voglio rispondere"

"Ok quindi ti eccita.. allora non vedo quale sia il problema"

oh il problema era uno, grande e grosso, ed era definito come villain, criminale, assassino, in quale altro modo si potrebbe definire una persona come lui.

"Nozomi mi lascerai in pace?"

"Solo quando ammetterai che vuoi andarci a letto"

Dabi's pov

Mi trovavo nella sua camera da una mezzora circa, ero sdraiato sul suo letto, mentre rigiravo tra le mani un piccolo pupazzetto a forma di falco, quando aguzzai le orecchie appena sentii una porta aprirsi.
Era arrivata.
Sorrisi al pensiero di lei tra le mie mani, che si lasciava andare e gemeva sotto di me.
Dovevo averla, e il fatto che lei rendesse le cose così difficili mi eccitava ancora di più.
Stavo per aprire la porta per andarle incontro quando sentii un'altra voce farle compagnia.
Non sapevo chi fosse, non lavevo mai sentita, rimasi così in silenzio ad origliare la loro conversazione.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora