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Era tutto così confuso.
Non capivo più cosa stava accadendo.
Chi stesse colpendo chi.

La risata di Dabi echeggiava nelle mie orecchie.
Non era la stessa melodia che risuonava nelle mura della mia casa.
Era diabolica quasi vendicativa.
Mi sollevai da terra.
Sbattei più volte le palpebre nel tentativo di tornare a vedere dopo esser stata scaraventata via da Dabi.

Tutto era avvenuto così velocemente.
L'unica cosa che ricordavo era un lungo di fuoco rosso che veniva verso di noi, e le sue mani cingermi per i fianchi.
E poi il buio totale.
Solo ora, dopo aver ripreso del tutto conoscenza analizzai la scena davanti a me.
Una mano di endeavour che stringeva il collo di Dabi, mentre con l'altra continuava a dargli pugni ripetuto su addome e volte.
Sangue.
Era ricoperto interamente del suo sangue.
I suoi occhi erano chiusi, e il suo corpo inerme sotto la presa del padre.

Giusto, lui è il padre

Non ero certa della mia scoperta.
Odiavo Dabi per quello che mi aveva fatto, ma non avrei permesso ad un padre di uccidere suo figlio.
E poi, non volevo che morisse.
Agitai in una danza delicata le mie mani creando i lunghi tentacoli del polpo.
Quelle ombre si allungarono fino al super hero, che cessò di colpire colui che un tempo amavo, o che amavo ancora.

Lo scaraventai, con l'unica e poca forza che mi era rimasta, oltre l'altro lato del corridoio.
Corsi subito verso il suo corpo accasciato a terra.

"Dabi..Dabi svegliati"

Strinsi il suo viso macchiandomi le mani del suo sangue.
Delle lacrime iniziarono a scendere sul mio volto fino a bagnare anche la sua pelle sporca.

"Per favore non abbandonarmi di nuovo"

Sputai con tanta sincerità quelle parole, perché nel profondo di me stessa, non avrei accettato di allontanarmi di nuovo da lui.

"Levati Sakura"

La voce di quell'uomo rimbombò nelle mie orecchie, ma io continuavo a stringerlo al mio petto nella speranza di poter rivedere i suoi occhi aprirsi.
Il calore del suo quirk si fece sempre più vicino, e della ripresa di Dabi non vi era traccia.

Mi voltai verso di lui, utilizzando il mio corpo come scudo per proteggere l'uomo di cui avevo ancora forti sentimenti.

"È TUO FIGLIO TOUYA"

Lo urlai a squarciagola, tanto da sentire le tonsille bruciare.
La mia vista era offuscata per mia delle lacrime che continuavano ad uscire.
La sua immagine ferma però era ben visibile ai miei occhi.

"Ciao papà"

Mi pietrifici all'istante appena sentii la sua voce.
Era vivo.
Il mio cuore perse più di un battito, nel provare un sollievo così grande, finché poi non realizzai.
Dabi era Touya.

"Cosa..io..non.."

Endeavour era rimasto senza parole.
I suoi occhi si erano ingranditi e il suo corpo era caduto sulle sue ginocchia.
Rimase fermo davanti a noi ad osservarvi con lo sguardo perso nel vuoto.

Colsi quell'attimo per chiamare funny, l'unica che sarebbe mai riuscita a portarci via di lì.

Fu così che ci ritrovammo sul suo dorso, a volare sopra Tokyo, mentre speravo che Dabi non morisse.

"Come..lo hai scoperto"

La sua voce era flebile, quasi un sussurro.

Sbrigati funny

Dovevamo arrivare a casa prima che potesse diventare troppo tardi.
Dovevo salvarlo.
Non lo avrei mai ammesso a lui stesso, ma la verità era che avevo bisogno di lui.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora