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Le sue braccia mi stavano accarezzando il ventre scoperto lasciando ad ogni suo tocco brividi di piacere e lussuria che inebriavano la mia pelle.

"Non sai da quanto io ti desideri"

Affermò prima che le sue labbra delicatamente baciarono l'interno della mia coscia morbido, mentre con le mani percorreva lungo tutto il mio corpo, e nonostante non mi avesse ancora toccato nei punti più estremi di piacere sentivo già di non esser in grado di rispondere, lo desideravo da così tanto che il mio corpo era andato in astinenza da Dabi.

Poteva realmente succedere? Andare in astinenza da qualcuno e del piacere che quella stessa persona provocava? Quando si parla di Dabi dovevo ricordare che tutto era possibile.

Strinsi i suoi capelli cercando di spingerlo giù verso il mio punto sensibile e bagnato con la speranza che potesse mettere a tacere le grida interiore di piacere, ma a quanto pare il mio bel moro non era d'accordo, tolse la mi mano dai capelli e la strinse tra le sue dita, una stretta di mano, una semplice e fottuta stretta di mano causarono tremori su ogni mio arto.

"Non ancora piccola"

Afferrò la sua maglietta che qualche secondo prima avevo tolto per potermi inebriare del suo profumo e poter toccare il suo corpo allenato.
Senza chiedermi nulla, forse consapevole dalla fiducia che provavo nei suoi confronti mi coprii gli occhi, oscurandomi ciò che desideravo vedere.

"Perché"

Le sue labbra mi baciarono il collo lasciando lunghi baci umidi fino a stringere il lobo del mio orecchio, e senza aver alcun controllo un gemito gutturale mi scappò e non riuscii dal trattenere le mie mani, che si intrufolarono nella sua folta chioma.

Prontamente si staccò da me, non potevo vederlo ma lo sentii armeggiare con qualcosa che non riuscii a capire cosa fosse, finché un materiale duro e liscio mi circondo i polsi, è una presa stretta si premette sulla mia pelle.

"Dabi?"

"Va tutto bene..voglio solo che tu senta in maniera amplificata"

Affermò portando i miei polsi legati sopra la mia testa e legandoli alla testiera del letto, non potevo muovermi, non potevo vedere, e mi trovavo sul letto nuda sotto il suo sguardo, mentii a me stessa se non ammettessi a me stessa che un brivido di paura mi attraversò la schiena.

"Ma io già sento in maniera amplificata, capisci?"

Cercai di fargli capire che non servivano questi giochi, che ogni suo bacio, tocco e spinta su di me erano amplificati più di qualunque altra cosa, e non servivano assolutamente questi giochetti perché lui...

Oh cazzo

Oh cazzo

La sua lingua inaspettativamente  iniziò a letteralmente a succhiare il mio punto più sensibile.
Era possibile poter vedere le stelle? Perché era ciò che stava accadendo, delle stelle luminose riempivano la mia immaginazione, mentre la sua lingua percorreva tutta la mia intimità umida.

"Dicevi?"

"Fottiti"

Rise, e lo sentii alzarsi, e dai suoi movimenti capii non avrebbe continuato ciò che stava facendo, lo sentii camminare ed andare via dalla stanza.
Fu allora che il panico tornò, ero sola in un letto legata e bendata ma sopratutto nuda.

"Dabi"

Urlai, con la speranza che la sua figura tornasse a creare quel calore di calma che mi stava rassicurando a stare in quello stato.

"Eccomi piccola"

Il suo corpo creò una pressione sul letto, permettendomi di capire che era tornato accanto a me, e appena sentii il suo calore esagerato mi rilassai di nuovo, accendendo nuovamente quel piacere che si era messo da parte per la paura.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora