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Ero entrata in camera per togliermi la felpa, e poi tornare mentre saltavo ancora tutta eccitata verso la cucina.
Dovevo bere un po' d'acqua dopo la lunga corsa che avevo fatto, avrei tanto desiderato raccontare a mio zio cosa era successo, ma ero sicura che mi avrebbe sgridato per le mie azioni avventate.

Avevo appena aperto il frigorifero quando sentii Saisei abbaiare e ringhiare sulla soglia della porta della mia camera.

Mi hanno seguita
Merda

Aprii un cassetto lentamente, prendendo un coltello dal cassetto, non uno di quelli piccoli, presi uno di quelli grandi con la lama affilata.

"Saisei..vieni qua"

Ordinai al mio cane di raggiungermi.

"Resta"

Si era fermato nel mezzo della cucina, mentre io mi ero posizionata sul muro accanto l'entrata della mia porta.
Non sentivo rumori, passi o presenza di qualcuno, ma ero più che certa che quel maledetto villain si fosse spaventato per Saisei, ma ero anche sicura che non era uscito.

Aspettai qualche secondo, cercando di non far rumore, con il coltello pronto a colpire il mio intruso.
I suoi piedi si mossero, mi misi in posizione d'attacco, pronta a ferirlo.
Sentii i suoi passi più vicini, e poi la sua figura comparve dal bordo della porta.

Vai

Allungai il mio braccio con un movimento deciso verso il fianco del villain, lui però fu più veloce, indietreggio con il corpo e afferrò il mio polso, stringendolo tanto da farmi cadere a terra la mia arma.
Con ancora il mio polso tra le sue braccia, mi diedi una spinta con la gamba destra sollevando il mio corpo in aria, e dandomi la forza di roteare e colpire con la gamba sinistra l'addome dell'intruso.
Senti un suo verso di dolore accompagnato alla sua presa che lascio il mio polso.

Corsi per riprendere quel coltello che mi aveva fatto cadere, ma fui troppo lenta, di nuovo.
Le sue mani mi avevano afferrato entrambi i polsi, e mi aveva sbattuta contro il muro.

Sono in trappola

Il suo corpo era spiaccicato sul mio, e potei sentire la sua erezione spingere contro il mio di dietro.

"Pervertito del cazzo vattene"

Gli urlai arrabbiata, cercando di liberarmi dalla sua.
Era tutto inutile, lui era su un altro livello rispetto ai due villain con cui mi ero scontrata nemmeno mezz'ora fa, qualunque cosa facessi lui riusciva a prevederla e a bloccare ogni mia mossa.
Non mi arresi, buttai indietro la mia testa con la speranza di colpirlo e creare un minimo danno.
Ma fu inutile, era come se mi fossi poggiata sul suo petto.
Le lacrime minacciavano di uscire.

Mi avrebbe uccisa, ma non gli avrei dato la soddisfazione di vedermi piangere.
Mi accorsi poi che Saisei aveva iniziato a ringhiare, in un modo in cui non avevo mai sentito prima.

Ti prego non fargli del male, Saisei nasconditi

"Per favore, non fargli del male"

Con ancora il mio corpo tra il muro e il suo, la presa sui miei polsi dietro la schiena, mi spostò nella camera, che chiuse con un movimento del piede, per poi lasciarmi i polsi.

Mi allontanai da lui per poi girarmi e poter guardare allo schifoso pervertito.

Non è possibile
Lui
Lui è qui

Lo vidi appoggiato al muro, con le mani in tasca che mi guardava con io solito sguardo da stronzo.

Che pezzo di merda

Ero combattuta tra me stessa, non ero sicura se volessi riempirlo di insulti o baciarlo.

"Che cosa stavi facendo la fuori Sakura"

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora