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Avevamo finito il turno di pomeriggio, e dopo aver sballato i miei orari con diverse notti, domani mi sarei potuta finalmente riposare.

Mi ero appena rivestita dei miei jeans a palazzo che lasciavano entrare la poca aria fresca dell'estate con il mio paio di sandali rosa, e un top floreale un po' scollato.

"Vestiti floreale oggi, ti donano i fiori"

Così mi aveva fatto iniziare la giornata mio fratello, che per la convalescenza era ancora costretto a stare a casa e giocare con Saisei.

Erano passati più di due mesi dall'ultima apparizione di Dabi, e mi sentivo libera dal suo amore, nonostante avevo capito che sarei rimasta legata a lui per sempre, che avrebbe fatto parte di me in un modo o nell'altro.

Preso la mia borsa a tracolla e mi incamminai verso l'uscita.

"Sakura"

Urlò uno dei miei colleghi prima che solcai le porte dell'ospedale, per andare a casa.

"Stiamo andando tutti ad un pub qui vicino, per festeggiare la fine della specializzazione, vuoi venire?"

Mi serviva un po' di svago, un po' di tempo per me stessa, per tornare a socializzare e ad avere conversazioni con altre persone che non fossero mio fratello, Natsuo, pazienti o Saisei, perciò annuii accettando la proposta, e mandai anche un messaggio a Keigo per avvertirlo che non sarei tornata a cena ma che sarei stata fuori con i colleghi.

***

Non riuscivo a fare a meno di fissare come la sua camicia verde gli cadeva a pennello esaltandone il suo petto muscoloso, di come la sua giaccia color tortora gli fasciasse le sue braccia ricche di ogni tipo di muscolo, per poi lasciar cadere gli occhi sulla collana di perline nera che ne esaltavano il fisico e il fascino.

"Hai un po' di bava qui"

Mi indicò Rin, l'unica collega femmina di neurochirurgia, toccandomi i lati della bocca.

"Non è assolutamente vero"

Rise di gusto, e poso un vassoio di diversi shot sul tavolino a cui eravamo poggiate.

Rise di gusto, e poso un vassoio di diversi shot sul tavolino a cui eravamo poggiate

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"Bevi e sognalo nudo"

Alzai gli occhi al cielo, e presi un bicchiere per mandarlo giù in un sorso, per emettere un urletto per il calore che emanava l'alcool contenuto nel contenitore di vetro.
In quel momento, dopo aver preso un altro bicchiere, alzai lo sguardo e lo guardai, e non avrei mai immaginato che i nostri occhi si potessero incrociare, ma fu così, mi stava osservando, e avrei tanto voluto alzare il bicchiere come per dirgli alla salute ma la timidezza ebbe il sopravvento e sorrisi nascondendomi dietro il bicchiere dal quale bevvi un altro sorso.

Bevemmo per un altro po finché non presi Rin per il braccio e ci dirigemmo verso la piccola pista da ballo.
Mi lasciai andare, come un tempo a ritmo di musica, il mio corpo ondeggiava sentendo la melodia, non mi importava di essere sensuale o di ballare bene, volevo solo liberare la mente e lasciarmi andare tutto alle spalle, e così feci.
Quando aprii gli occhi, mi sentii ad un tratto per la prima volta desiderata, non più in maniera violenta e irruente ma anzi, desiderata con un brivido di romanticismo, da suoi occhi color ghiaccio intenso.
Nonostante stesse studiando ogni singola parte del mio corpo, non si ero mosso dal bancone e non si era scomposto neanche un po'.
Forse l'alcool, forse il voler sperimentate qualcosa di nuovo, decisi di mantenere il suo sguardo e vedere fino a dove sarebbe arrivato, finché non lo vidi sorridere, anche se stava cercando di nascondersi dietro il suo bicchiere di whisky, quel sorriso della mia vittoria lo vidi, e mi sciolsi perché in essi non trovai più quei sentimenti di rischio e pericolo che prima mi intrigavano ma romanticismo e serietà, forse sembrerà un po' noioso, ma accese qualcosa di eccitante in me.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora