15•

806 31 12
                                    

Oggi era il mio ultimo giorno a casa, finalmente questi cinque giorni erano finiti.
Domani avrei ripreso la routine che tanto mi mancava, visitate i miei paziente, osservare gli interventi chirurgici, non lo avrei mai ammesso, ma quel mondo era la mia droga.
Stavo prendendo un bicchiere di vino, quando pensai a Dabi.
Dopo l'ultima volta che avevamo definito che non volevamo una relazione aperta, non lo avevo più sentito.
Non ero preoccupata, avrà avuto sicuramente qualcosa da fare.

Chi vuoi prendere per il ciclo, cioè culo

Mi stavo per consolare con un bicchiere di vino bianco siciliano.
Ne sorseggiai un po', deliziando le mie papille gustative, ma la vibrazione del mio telefono sul bancone, rovino quel momento così rilassante.
Mi allungai, non volendo camminare per raggiungere il telefono, e lessi il messaggio.

Sconosciuto:
Pizza per cena, non preparare nulla che poi crei il panico in quella cucina!

Il numero del proprietario non era salvato, quindi dedussi che avesse sbagliato numero e lo ignorai.

7:45

Stranamente non avevo ancora fame, quindi andai verso il divano e iniziai a vedere qualche film romantico, per nascondere la mancanza verso il corvino.

Quanto vorrei stare tra le sue braccia

Scrollai la testa e bevvi un altro sorso dal bicchiere di vino che avevo poggiato sul piccolo tavolino di fronte al divano beige.
Feci un sospiro, e cercai di godermi il film.

Arg..Dabi esci dalla mia testa!

Mi schiaffeggia il volto cercando di far uscire il volto di quel criminale dai miei pensieri.

"Esci - dalla mia - fottuta - testa"

Urlai contro il cuscino del divano, esasperata ormai dai pensieri delle sua braccia, delle sue mani, delle sue labbra, dei suoi, del suo profumo..vabbè in poche parole di lui.

"A chi pensi così tanto bambolina?"

Un urlo scappò dalla mia bocca appena sentii una voce venire da dietro il divano.
E poi, eccolo lì, di fronte a me, bello e affascinante come sempre.
Rimasi incantata a guardarlo, e quando realizzai di ciò che stavo facendo mi ripresi.

"Cazzo Dabi..mi hai spaventata"

Lui si avvicinò a me, alzando le mie gambe e sedendosi accanto a me, posando i miei arti suoi suoi.

"A chi pensi quindi?"

Subito le mie gote si arrossarono per l'insistenza della sua curiosità.

"A nessuno"

Dissi cercando di allontanarmi dal qui tocco che immo imprigionava a lui.

"Capisco..Nessuno ti è entrato proprio nella testa"

Nessuno
Cazzo

Realizzai solo dopo la sua affermazione del gioco di parole, nessuno era il soprannome che gli aveva affibbiato Nozomi, e che lui aveva sentito.

Pensa a qualcosa
Pensa a qualcosa

"Non montarti la testa, non stavo pensando a te"

Dissi avvicinando le mi spalle al mio petto, per tenermi distante dal suo tocco, cosa che a lui non piacque affatto.
Si avvicinò a me, iniziando ad accarezzare, con la sua mano calda, il mio collo scoperto.

"Credo sia il caso allora di far vedere a questo nuovo 'nessuno' che sei mia"

Il suo volto era ad un passo da me, e i suoi occhi mi stavano torturando.
Sapeva che non avrei resistito per molto ai suoi giochi.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora