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Non avevo fatto ritorno al mio appartamento da diversi giorni. Io e Touya di eravamo chiusi in casa sua, senza mai allontanarci dal letto. Ci era impossibile staccarci. Camminavo e danzavo di ritorno a casa. Non smettevo di ridere. Il mio cuore era in pace con stesso. Non mi importava di nulla, solo di lui, di noi.
Non potevo negare che le azioni che aveva commesso erano atroci. Era giusto che pagasse per ciò che ha fatto. Ma non potevo controllare chi amare, e se lo amavo voleva dire che del buono in lui esisteva.
Mi legai i capelli in una cipolla disordinata mentre canticchiavo qualche canzone.
Mi sentivo felice. E mi sembrava come se mi sentissi in questo stato da troppo tempo.
Avere Touya al mio fianco mi faceva sentire completa. Ogni giorno nella mia vita ero alla ricerca di qualcuno che potesse farmi sentire così leggera e viva. Touya era quella persona.
Mi bloccai di colpo appena vidi Shota sedute sulle scale del palazzo dove vivevo.

"Non rispondevi al citofono così ti ho aspettato.."

Giocai con l'orlo della mia maglietta. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Dopotutto lui sarebbe dovuto essere il mio fidanzato. Coke potevo però stare con una persona che neanche ricordavo, o con la quale non percepivo alcun brivido?

"Si scusami, non ho dormito in casa"

Frugai nella borsa a tracolla per prendere le chiavi. Una scusa per sviare il suo sguardo.

"Hai scelto lui, non è vero?"

Fermai la mia ricerca. Era inutile girarci intorno. Mi sedetti al suo fianco. Alzai il viso al cielo azzurro e feci un respiro profondo.

"Dire scelto è un parolone"

Forse non era la cosa più giusta da dire. Ma non volevo ferirlo.

"Il tuo cuore ricorda ancora io tuo amore per lui"

Abbassai lo sguardo per vederlo in volto. Non era arrabbiato, e neanche sorpreso. Sembrava come se sapesse che alla fine sarebbe finita in questo modo.

"Mi dispiace davvero, di averti fatto soffrire, io non volevo"

Ero sincera. Era vero che non ricordavo nulla di noi, ma lui si. C'era stata una storia importante e non potevo ignorarla.

"Lo so, lo so amore mio"

Nei suoi occhi vidi un briciolo di tristezza, che sperava forse di camuffare. Mi accarezzò il volto con la mano e mi diede un piccolo bacio a stampo. Era il suo addio. Era la fine di quella relazione.
Si allontanò da me senza mai voltarsi per poi sparire alla svolta a sinistra.
Mi alzai e aprì il portone. Arrivai in casa. Andai diretta verso la mia camera per cambiarmi. Aprì lanta dell'armadio e afferrai un vestito. Mi voltai così velocemente che mi sembrò quasi la stanza girasse tutto intorno a me.

Flashback

"Però rimani un criminale..hai mai fatto a pugni?"

Imitai dei pugni che colpivano l'aria. La mia vista era offuscata ma davanti a me c'era Dabi. E nonostante fossi ubriaca riuscivo a vedere quel suo sorriso.

"Ehi..dico a te uomo super sexy"

L'alcool riusciva a togliere ogni mio freno inibitorio. Poco mi importava tanto il giorno dopo non avrei ricordato nulla. Mi avvicinai a lui. Gli punzecchiai la spalla. Con la sua mano toccò io mio addome e non riuscì a contente la mia smorfia di dolore per ciò che era successo in ospedale. Me ne aveva date delle brutte quel paziente.

"Che è successo?"

Rimasi per qualche secondo immobile. Non capivo cosa fosse successo. Ne tantomeno di cosa si trattasse.

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora