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La musica era assordante. Il sudore illuminava la mia pelle. L'alcool che scorreva nelle mie vene era maggiore rispetto al sangue.

"Al sesso"

Urlò Nozomi ubriaca. Alzò il bicchiere di shot in aria e bevve in un sorso.
Mandai giù lo stesso liquido che mi aveva offerto la mia amica tornai a ballare a ritmo di danza. Un due tre quattro.
Un.
Due.
Tre.

"Quattro"

La mia voce mi sembrò come un coltello che mi trafisse la testa. Mi portai subito le mani alle tempie massaggiandole. Mi guardi intorno e capì di aver esagerato la scorsa sera.
Mi buttai sul letto sospirando. Guardai il soffitto della mia camera, le pareti azzurre e rosse.

"Aspetta..dove cazzo sono?"

Mi sedetti nuovamente sul letto, lasciando cadere il lenzuolo sulle mie gambe. Abbassai lo sguardo quando mi accorsi di una sensazione di freddo colpire il mio petto.

"Oh cazzo..sono nuda"

Tirai il lenzuolo in su per coprirmi. Mi guardai intorno e vidi le foto di Natsuo appese per la camera.

No no no, non è possibile, sono andata a letto con..

"Buongiorno principessa"

Proprio la persona a cui stavo pensando entrò in camera, nella sua stanza, con una tazza di caffè e cioccolato.

"Natsuo..saresti così gentile da dirmi se"

"No, non abbiamo scopato, quando sono tornato a casa tu eri già nel mio letto..nuda"

Assaporai la bevanda calda che mi riscaldava le mani e il corpo.

"Come ci sono finita nel tuo letto nuda, allora?"

"Non lo so, io ero da Nozomi"

Spalancai gli occhi e sorrisi. Forse facevano passi avanti.

"Non illuderti, dopo aver soddisfatto le sue voglie mi ha cacciato"

Come non detto!
Si alzò senza dire nulla e uscì dalla stanza. Approfittai della sua assenza per rivestirmi, perché, per non si sa quale ragione, i miei vestiti erano sulla sua sedia.

"Natsuo eravamo solo noi tre ieri sera?"

I suoi occhi si alzarono alla ricerca dei ricordi dell scorsa notte.

"Non che ricordi molto di quando eravamo al locale, ma mi sembra di si, però non ne sono certo"

"Mm..lascia perdere"

Uscì dalla sua casa per dirigermi verso il mio appartamento. Camminai e mi concentrai per ricordare gli eventi. Nulla però tornò alla mia memoria.

"Sakura"

Fu il richiamo del mio nome a risvegliarmi da quello stato. Ero arrivata a casa. Seduto sugli scalini del mio palazzo vi era Shota.

"Shota che ci fai qui?"

Mi sedetti al suo fianco. Mantenni sempre un minimo le distanze. Non sapevo come comportarmi, se fosse corretto baciarlo o abbracciarlo.

"Mi manchi"

Quella parte del mio cuore che si era spezzata quando mi aveva lasciata era subito tornata al suo posto. Ero felice. Non perché provasse questo, ma perché forse mi amava ancora, proprio come io amavo lui.

"Vuoi salire?"

Annuì. Salimmo le scale in silenzio. Lo feci entrare in casa. Chiusi la porta e quando mi girai le sue labbra erano sulle mie. Mi morse con poca premura il labbro inferiore. Mi scappò gemito incontrollato. Non mi aspettavo una reazione del genere. Non lo avrei allontanato. Mi mancava, non solo il sesso, ma lui.
Lo attirai a me tirandogli i capelli. Il tubino che indossavo fu rapidamente sollevato per farlo passare oltre la mia testa. Mi ritrovai in intimo davanti i suoi occhi. Le mie mani scattarono subito ai suoi pantaloni scuri. Gli slacciai a fatica la cintura e poi i bottoni, fino a percorrere la zip verso il basso.
Le sue mani si avventarono sulle mie natiche stringendole ed accarezzandole, finché le sue dita non si spostarono sul tessuto delle mutande per buttarle contro i miei piedi. Le nostre labbra non riuscivano a separarsi. Eravamo stati troppo tempo distanti.
Gli slacciai la camicia e la buttai a terra. Accarezzai il suo petto scolpito fino all'orlo dei boxer che seguirono la camicia. Mi prese per le gambe sollevandomi. Mi allacciai alla sua vita. È solo allora le nostre labbra si staccarono. Guardò attentamente dove mettere i piedi, mentre io mi dedicai a baciare il suo collo fino al lobo dell'orecchio.
Mi adagio sul tavolo da pranzo e senza aspettare altro entrò in me. Urlai senza scrupoli, perché quella sensazione di piacere mi inondò senza alcun preavviso. Mi aggrappai alla sua spalla ad ogni spinta che faceva. Buttai la testa all'indietro mentre gemevo in quell'atto pieno di amore.
La sua mano corse a togliere l'unico indumento che ci disturbava, slacciò il reggiseno con un gesto rapido e preciso. Le sue labbra si avventarono sul mio petto. Le mie dita strinsero i suoi capelli e tracciarono lunghe righe rosse sulla sua schiena. E tra una spinta e l'altra la sua mano iniziò a massaggiare il punto più sensibile del mio corpo per portarmi al culmine.
Mi lasciai andare sul tavolo avvolta dal piacere che ogni sua spinta mi stava regalando, finché anche lui non raggiunse l'apice dentro di me.
Si accasciò sul mio petto che si alzava e abbassava velocemente.

"Il tuo cuore, batte velocissimo"

Sorrisi. Passai una mano nei suoi capelli, in maniera gentile rispetto a poco prima.

"Shota, te lo dissi tempo fa, e lo hai detto anche tu..una parte di me lo amerà sempre, ma io amo te adesso"

Alzò il suo volto per fan incontrare i nostri occhi. Appoggiò la sua fronte sulla mia, e struscio il suo naso al mio. Sorridemmo entrambi.

"Ti amo"

Quattro ore dopo

Stavo camminando per il corridoio che mi avrebbe portato alla mensa dell'ospedale. Avevo un sorriso stanarti suo viso da quando ero uscita di casa. Eravamo tornati insieme, e non c'era nulla che avrebbe potuto rovinare quella giornata.

Flashback

Le mie mani strinsero i suoi capelli bianchi, provocando un gemito gutturale che voleva nascondere. Le nostre bocche erano unite e le nostre lingue danzavano a ritmo.

Mi bloccai nell'istante in cui quel ricordo si parò davanti ai miei occhi.
Non riuscivo a muovermi. I ricordi della sera precedente stavano tornando. La cosa peggiore era che avevo passato la notte con qualcuno.
Feci un respiro profondo. Entrai nella mensa e mi diressi al tavolo di Natsuo e Nozomi.

"Tutto bene? Sembra come se ti fosse passato davanti un fantasma"

Annuì alla battuta della mia amica senza prestarle alcuna attenzione. I miei occhi andarono involontariamente su Natsuo e sui suoi capelli bianchi.

Flashback

Mi sganciai il reggiseno. Desideravo sentire le sue mani sul mio corpo. Volevo provare quel brivido, quell'eccitazione che solo lui riusciva a creare. La sua mano si posò sul mio petto. A quel contatto il mio cielo impazzì. La mia intimità, la mia pelle la mia testa, le mie labbra urlavano da tutti i pori PRENDIMI.
La mie bocca era di nuovo sulla sua. Morsi quel labbro che mi faceva impazzire e sorrisi.

"Oh cazzo"

La scorsa sera ero andata a letto con qualcuno che avevo incontrato al bar.

***

Venerdì!

Lo attendo quasi più di voi questo giorno della settimana!

Shota e Sakura si sono riuniti, ma..c'è sempre un ma con la nostra bella dottoressa.

CON CHI SARÀ ANDATA A LETTO?

Non date risposte troppo semplice mi raccomando!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti e con tante stelline!

Ho pubblicato il primo capitolo di L'AMORE SU TELA! Non sapete quanto sia felice.

Al prossimo venerdì!

Bye bye da Bi Blue

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora