19•

679 30 11
                                    

Eravamo in sala operatoria, e stavo rimuovendo quel tumore da sola.
Mi sentivo potente, forte e invincibile, quelle sensazioni mi davano la forza di andare avanti nell'operazione, che andava avanti da otto ore.
Sicuramente era complicato, ma avrei fatto di tutto per non perdere quel paziente.
E mentre muovendo il bisturi nel cervello di quell'uomo, capii tutto.
Il mio futuro era la neurochirurgia, io ero fatta per la neurologia, e questa era fatta per me.
Ci appartenevamo.
Continuai per altre due ore e mezza a togliere il timore, ma vinsi la battaglia contro quel fottuto mostro.

Mi stavo lavando le mani dopo aver concluso l'intervento vittoriosa.

"Complimenti, è stata bravissima Dottoressa Matsumoto"

"La ringrazio dottore"

Finii di asciugarmi le mani e le braccia con il telo usa e getta che avevamo a disposizione nella sala.
Lo vidi allontanarsi, per andare via.

"Dottore"

Lo fermai subito, prima che potesse diventare troppo tardi.

"Neurochirurgia"

Lui mi guardò capendo al volo cosa intendessi, tese la mano verso di me.

"Benvenuta nel team collega"

Affermò stringendomi la mano.
Andai verso gli spogliatoi per cambiarmi e poi tornare a casa.
Guardai l'orologio e solo allora mi accorsi di aver fatto straordinario.

15:30

Mi sedetti sulla panca dello spogliatoio per riprendere fiato dopo il lungo lavoro, presi il telefono e come abitudine iniziai a guardare le mie foto, finché non comparve una di Dabi.

Mi sedetti sulla panca dello spogliatoio per riprendere fiato dopo il lungo lavoro, presi il telefono e come abitudine iniziai a guardare le mie foto, finché non comparve una di Dabi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Osservai i suoi occhi, i suoi piercing, le sue cicatrici sulla mano.

La cicatrice sulla mano

La guardai attentamente e poi ripensai alla foto che mi aveva fatto vedere Natsuo, la cicatrice e il luogo erano così simili, forse per questo quando la vidi mi ricordava qualcosa.
Dopo essermi sistemata, ed esser arrivata a casa, mi ritrovavo ancora elettrizzata per l'intervento riuscito.
Domani oltretutto sarei andata a prendere un cane con Keigo.

Sono felice

Entrai dentro casa rapita da un buonissimo odore di tempura.
Quando arrivai verso la cucina mi ritrovai Dabi seduto su una delle sedie del bancone.

"Che cosa?"

"Sapevo che uscivi per le due, quindi ho pensato avresti dovuto mangiare"

Gli saltai completamente addosso, il suo gesto era stato non solo romantico, ma soprattuto premuroso.
Mi sedetti a tavola, e iniziai a mangiare osservata da lui.

"Sono contenta ti piaccia, e scusa se ho già mangiato, ma non sapevo a che ora saresti tornata"

"Non è un problema, anzi scusa ma mi sono dovuta trattenere"

A Doctor for DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora