23- Buco nero

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Volevo il coraggio per sopportare. Poi ho scoperto la forza per lasciare andare.
-Anonimo

Pov's Perla
La giornata a lavoro risulta molto noiosa, poche persone entrano e non è arrivato nessuno scatolo di libri nuovi da sfogliare.

Inoltre, il signor Giancarlo è andato da un suo amico in campagna lasciandomi sola.

Giro tra gli scaffali annoiata pensando ancora a quel sogno.

Sembrava così reale...

Sento ancora quella sensazione piacevole tra le cosce che quasi mi convince a concedermi a lui.

Magari scopro un mondo tutto nuovo, lui sarà la mia guida e mi insegnerà ogni cosa a me ignota, ogni piacere sconosciuto e nuovo come Virgilio con Dante nella Divina Commedia.

Probabili mi pentirò di non essermi concessa prima ed aprirò la mia mente a nuove idee.

Però c'è ancora un pensiero che mi ferma dall'andare da lui e fare l'amore...

Ho paura che dopo averlo fatto non mi calcolerà più.

E non sopporterei un dolore del genere.

Non voglio perdere la cosa più cara che ho, ovvero la mia purezza, e regalarla ad un uomo che conosco da poco tempo.

Un uomo oggettivamente instabile e puttaniere.

Lo conosco da quasi due mesi, da poco gli ho dato un bacio e questo determina la mia serietà.

Ho aspettato diciannove anni per dare un bacio, non mi guasta aspettare ancora per perdere la verginità ma Adam preme.

Sono troppo indecisa.

Lui ovviamente vuole passare allo step successivo ma non so se sono pronta.

Da una parte vorrei tanto conciliare l'amore che provo per lui con questo stupendo atto d'amore, dall'altra ho paura di essere abbandonata nuovamente.

Dovrei chiamarlo, capire se è ancora arrabbiato con me, spiegargli l'arrivo di mio padre e quello che sto provando in questo momento ovvero tanta confusione ma non so se è la cosa giusta da fare.

Giusto o no, seguo l'istinto prendendo il mio cellulare dalla tasca dei pantaloni e compongo il suo numero.

Avvio la chiamata ed aspetto che mi risponda.

Il telefono continua a squillare per qualche minuto poi si stacca automaticamente visto che non risponde.

Guardo il display del mio cellulare con le lacrime agli occhi.

Perché non mi risponde?

Cosa ho fatto di male?

Non me la sentivo di fare l'amore, poteva capirmi...

Ecco, adesso l'ho perso davvero.

L'ho rifiutato per l'ennesima volta e si sarà stancato di corrermi dietro.

Sono quasi tentata dal richiamarlo ma non lo faccio, blocco il cellulare e lo rimetto nella tasca.

Ti prego Adam, richiamami...

Non sopporterei un'altro abbandono.

《Perla, c'è tuo padre fuori》
Dice il signor Giancarlo entrando in libreria affaticato.

《Tutto bene, piccolina?》
Sforzo un sorriso annuendo e prendendo la mia borsa.

《Questo pomeriggio rimani a casa》
Dice camminando lentamente accanto a me.

𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑏𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora