52- Periodo difficile

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Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò lì.
-Frase

Qualche giorno dopo...
Pov's Perla
L'aria calda dell'estate si fa sentire, il vento smuove i miei capelli e il sole brucia il mio viso pallido.

Sono seduta sui gradini adiacenti alla porta d'ingresso di casa mia.

Sono qui per stare con Igor così da sentirmi meno sola.

Il cagnolone non è contento come al solito, non ha voglia di giocare e sta seduto ai miei piedi guardandomi con occhi spenti.

Gli animali sono più sensibili degli esseri umani, Igor ha capito quello che stava succedendo dal primo giorno.

Sono notti che piange continuamente senza sosta e non mi fa chiudere occhio.

La mancanza di Adam non la sento solo io a quanto pare.

Non dormo da giorni e il mio corpo è talmente stanco che non riesco neanche a mangiare.

Anche perché tutto quello che mangio, lo vomito.

Ho dei dolori alla pancia, alla schiena e al seno che non mi danno tregua.

Ma il dolore più grande l'ho provato in quel tribunale.

Due giorni fa.

È stato due giorni in questura, in cella, senza poter vedere nessuno tranne il suo avvocato.

Dopo due giorni hanno deciso, dopo la denuncia da parte di quello stronzo che sta fin troppo bene, di portarlo in tribunale e far decidere la sua pena al giudice.

Il giudice è grande amico del padre del ragazzo picchiato da Adam quindi vi lascio immaginare la sentenza imbarazzante.

La sentenza dura ore, Adam racconta la sua versione, lui la sua ed io decido di testimoniare.

Il giudice dopo aver prelevato gli elementi più importanti del caso, decide di confrontarsi con i suoi collaboratori.

Avevo un minimo di speranza, speravo che lo dichiarasse prosciolto per la mia testimonianza.

Il ragazzo mi ha molestata verbalmente e ha cercato di farlo anche fisicamente ma purtroppo lui è stato considerato innocente.

Dopo essersi confrontato, si siede di nuovo sulla sua sedia e dice testuali parole precedute da numerosi articoli.

"Adam Bellomo, la condanno a due mesi di reclusione".

Sbatte il martello e si alza per far capire a tutti che la sentenza fosse finita.

Il ragazzo biondo che ha provato a mettermi le mani addosso ne era anche lui sorpreso.

Di solito, condannano a sei mesi per violenza fisica.

Invece l'amico di suo padre aveva dato solo due mesi ad Adam.

Io non ne fui contenta comunque.

Due mesi sono tanti per me senza Adam.

Considerando che siamo all'inizio della nostra convivenza e relazione.

Mi ritrovo sola, con un lavoro precario e una casa da accudire.

Le bollette da pagare, le visite ad Igor, il cibo per me, le spese in casa, le spese della sua macchina eccetera.

Non c'è la farò mai con i pochi soldi che guadagno.

Ma questo viene in secondo piano...

Nella mia mente adesso c'è solo un pensiero ovvero che devo stare lontana dal mio fidanzato per due mesi.

𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑏𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora