40- Sbagliare è umano

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I sognatori li riconosci subito, si siedono dalla parte del finestrino.
-Anonimo

Il giorno dopo...
Pov's Perla
《Tesoro, sei pronta? Il treno partirà tra meno di un'ora!》
Urla mio padre bussando insistentemente alla porta del bagno per mettermi fretta.

《Si, papà! Sto uscendo!》
Urlo spruzzandomi un dolce profumo sui vestiti scelti accuratamente dal mio borsone disordinato.

Sto in bagno da più di un'ora per prepararmi al meglio, non posso di certo mostrarmi al mio Adam in uno stato indecente.

Mi guardo allo specchio e sorrido sentendomi carina.

Ho messo una maglia bianca a collo alto e un jeans, sul viso invece ho applicato del correttore e un po di mascara.

Dopo aver messo il burro cacao per le mie labbra secche, esco dal bagno trovando mio padre con il diario di mia mamma tra le mani.

《Dove l'hai trovato?》
Sussurra rigirandolo tra le mani con le lacrime agli occhi.

《Ehm...sotto al pavimento di casa nostra》
Dico avvicinandomi a lui che sfoglia quelle pagine piangendo.

《Lo cercavo da anni...》
Dice chiudendolo ed accarezzando la copertina come se toccasse la pelle candida di mamma.

《Scriveva sempre su questo diario ma non mi ha mai voluto dire cosa ci scriveva...》
Dice passandomi quel diario ormai vecchio.

《Ho letto poche pagine ma ha scritto più o meno la vostra storia》
Lo afferro portandomelo al petto per sentire l'anima di mia mamma.

《Ah...vorrei leggerlo》
Dice sistemando il cuscino del divano dove ha trovato il diario.

《Prima lo finisco poi te lo darò...》
Dico mettendolo nel borsone e chiudendolo.

《Perché hai guardato lì sotto?》
Dico ridendo e poggiando le mani sui miei fianchi.

《Ho visto spuntare un foglio ed ho alzato il cuscino》
Dice grattandosi la nuca ed avvicinandosi a me.

《Sono felice che tu l'abbia trovato》
Mi lascia un bacio sulla fronte stringendomi a sé con tanto amore.

《Anch'io sono felice, mi sento più vicina a lei》
Ammetto sentendo i battiti del suo cuore aumentare sempre di più.

《Andiamo dai...》
Sussurra staccandosi da me ed asciugandosi le lacrime ricadute sul suo viso.

Controllo velocemente di aver preso tutto guardandomi intorno, mi avvicino alla porta ed esco di casa con mio padre alle mie spalle.

Chiude la porta prendendo il mio borsone e scendendo le scale.

Le porte di alcuni appartamenti sono aperti, vedo bambini stranieri giocare, uomini contare sold, dividere droga e prostitute che soddisfano i loro clienti.

《Papà...》
Dico scioccata scendendo quelle scale rotte e disastrate.

Quando arrivai ero così fuori di me che non notai tutto questo degrado.

Mio padre non può vivere qui, non è al sicuro in questo palazzo.

Potrebbero esserci sparatoie, entrare ladri in casa o trovarsi in qualche giro illegale.

Deve ritornare a casa, la nostra casa.

《Non guardare Perla》
Dice mio padre afferrandomi la mano e scendendo velocemente.

Arrivati fuori al palazzo apre la macchina per farmi entrare.

Noto la paura nei suoi occhi, la paura che mi succeda qualcosa.

𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑏𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora