75- La cicogna

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I p'me, tu p' te.
-Geolier

Pov's Adam
Mi sveglio cercando con la mano il corpicino di mia moglie ma trovo la sua parte del letto fredda.

Già si è alzata la birba?

Apro gli occhi lentamente sbattendo più volte le palpebre per la luce fastidiosa del sole.

Mi scopro dalle lenzuola e mi metto seduto sul materasso passandomi una mano sul viso.

La stanza odora di sesso, il letto è sfatto quanto me e sono ancora nudo.

Prendo i miei boxer e li infilo per andare a cercare mia moglie.

Mamma mia che scopata ieri.

Molto soddisfacente.

Ho ancora impressi nella mente i suoi gemiti di dolore e di piacere.

Uscito dalla stanza sento dei rumori in cucina quindi deduco che sia lì.

Raggiungo la stanza in cui lei passa la maggior parte del tempo e trovo la tavola imbandita di pancake, cappuccino e nutella.

Lei sta sistemando la cartella di Spaiderman di nostro figlio mettendo un paio di merendine e una bottiglina d'acqua.

《Ti sei svegliata presto...》
Sussurro avvicinandomi a lei e prendendole i fianchi delicatamente.

《Oddio, non ti avevo sentito!》
Dice portandosi una mano sul petto e sorridendomi ancora spaventata.

《Buongiorno birba, non volevo spaverntarti》
Dico avvicinando il suo corpo al mio e dandole un bacio sulla guancia.

《Buongiorno amore》
Dice allacciando le braccia dietro al mio collo per poi darmi un bacio a stampo.

《Mi sono svegliata presto perché volevo preparati la colazione e dovevo sistemare lo zainetto di Ethan》
Dice dolcemente staccandosi da me e chiudendo la cartella indaffarata.

《Fai velocemente colazione, dobbiamo andare a prendere Ethan da tua mamma e portarlo a scuola》
Dice lei fuggendo dalla cucina per fare chissà cosa.

È una mamma e una moglie straordinaria, pensa a tutto.

Mi siedo a tavola ed inizio a mangiare quello che mi ha preparato.

Non mi lascia neanche cinque minuti di tempo che ritorna già pronta.

《Scusami amore, forse tu vuoi riposarti...》
Dice facendomi capire di non essere abituato ai suoi ritmi frenetici.

《Accompagno Ethan a scuola, tu resta qui》
Dice prendendo le chiavi della mia macchina ma la fermo.

《Perla, non vai da nessuna parte da sola》
Si blocca guardandomi negli occhi assottigliandoli.

《Ancora con questa storia? Mi sembra che ieri abbiamo litigato abbondantemente!》
Incrocia le braccia sotto il seno mentre io mi alzo dalla sedia e la sovrasto con la mia altezza.

《Ti voglio accompagnare io, aspetta cinque minuti e sono pronto》
Dico restando molto tranquillo e ritornando in camera dove lei ha già rifatto il letto con lenzuola pulite.

Se Ethan entra anche mezz'ora più tardi non fa niente visto che è una scuola privata ed è un asilo.

Mi vesto velocemente andando in bagno per lavarmi la faccia e i denti.

Ritorno in cucina e la trovo a lavare le tazze.

Non si riposa un attimo.

《Hai finito, Cenerentola?》
La prendo in giro e lei annuisce asciugandosi le mani mentre io infilo le scarpe.

𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑏𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora