27- Mai

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Per come ti guardo ti ho già detto troppo.
-Frase anonima

Pov's Perla
Entro in macchina di Adam con il cuore a mille e il viso arrossato.

Adam mette in moto uscendo dal parcheggio del ristorante e premendo sull'acceleratore con forza.

Sfreccia tra le vie della nostra città deserte come se non vedesse l'ora di arrivare a casa sua.

Non parliamo perché non ci sono frasi da dire in queste occasioni o almeno io non so cosa si dice quando stai per andare a letto con un uomo.

Appoggia una mano sulla mia coscia accarezzandomela dolcemente e continuando a fissare la strada davanti a sé.

《A-dam》
Sussurro richiamandolo ed appoggiando la mia mano sulla sua.

《Non dirmi che stai cambiando idea, birba?》
《No amore, tranquillo》
Dico ridacchiando per la sua paura di non avermi neanche stasera.

《Dimmi allora》
《Niente》
Dico abbassando lo sguardo e sospirando pesantemente.

Ho troppa ansia per parlare, mi trema tutto il corpo e non riuscirei a dire una frase di senso compiuto.

Vorrei dirgli che non sono brava a letto, il mio fisico è poco eccitante, non sono depilata completamente nelle parti intime ed ho paura di farmi male.

Ma sicuramente sbufferà ad ogni mia paranoia.

Penso che gli chiederò di metterci sotto le coperte al buio così non mi vedrà nuda.

Finalmente arriviamo a casa sua, parcheggia la sua auto e mi invita a scendere.

Scendo dall'auto ed Igor mi corre incontro per essere accarezzato.

《Ciao amore!》
Sto per accarezzarlo ma la voce severa di Adam mi ferma.

《Igor, io e Perla abbiamo da fare》
Dice il padrone afferrandomi la mano e trascinandomi alla porta di casa sua.

La apre velocemente facendomi entrare nel suo bellissimo appartamento.

Non mi da neanche il tempo di varcare la soglia che chiude la porta sbattendomi contro essa.

Scontra le sue labbra con le mie baciandomi con una passione estrema.

Porto le mie mani dietro al suo collo chiudendo gli occhi e godendomi i suoi baci pieni d'amore.

Mi tocca il corpo con possessività stringendo il mio seno e il mio sedere.

Continua a baciarmi e far danzare la mia lingua con la sua, mi trascina in camera sua dove la luce soffusa della luna illumina il letto matrimoniale perfettamente ordinato.

Si stacca da me con l'affanno e cerca di capire come si toglie il mio vestito.

Poggia le labbra sul mio collo per non sfumare l'eccitazione che c'è nell'aria cercando con la mano qualche cerniera per aprire il vestito.

《Come cazzo si toglie?!》
Dice frustato ansimando e staccandosi dal mio collo che profuma di vaniglia.

《Lo tolgo io...》
Dico imbarazzata al massimo per evitare che mi strappi il vestito.

Porto le mani sui lembi dell'abito e lo tiro lentamente verso l'alto scoprendo man mano il mio corpo.

Prima le gambe, poi l'intimità, la pancia e il seno.

Chiudo gli occhi mentre lo sfilo completamente dalla testa scomponendo i miei lunghi capelli.

Lo appoggio su una poltrona accanto a me per poi restare ferma davanti a lui.

𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑛𝑎 𝑏𝑒 𝑦𝑜𝑢𝑟𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora