1.5 Dinamite

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Yeonjun aveva trascorso l'intera mattinata ad evitare saggiamente Beomgyu, temendo di ricevere dal suo amico qualche commento o, peggio ancora, un interrogatorio riguardo alla vicinanza a cui aveva assistito tra lui e Soobin.

A Yeonjun non piaceva mentire, però nel caso in cui Beomgyu avesse davvero affrontato l'argomento, sapeva che avrebbe dovuto farlo. Negava da anni ormai, persino con i suoi genitori. Non avrebbe confessato a Beomgyu che Soobin lo attraeva moltissimo, anche se gli dispiaceva tenersi quel peso solo per sé, sarebbe stato di gran lunga più utile potersi sfogare con qualcuno.

Eppure, nonostante tutti i suoi tentativi, Beomgyu alla fine era riuscito ad avvicinarlo, approfittando di un momento in cui Kai li aveva lasciati soli.

"Allora, non hai nulla da raccontarmi di ieri sera?" domandò a bruciapelo, con un sorrisetto malizioso. Yeonjun si finse indaffarato a sistemare i documenti per il camion che stavano attendendo. "So che mi hai sentito" sbuffò Beomgyu in modo impertinente. Yeonjun sollevò lo sguardo verso di lui "Cos'hai detto scusa? Sto lavorando". "Certo come no- rise l'altro- e io sono l'uomo più ricco della Corea. Avanti dai, mi vuoi spiegare cos'è accaduto?".

"Non capisco davvero a cosa ti riferisci" mormorò Yeonjun, guardando verso la strada sperando che apparisse il camion a salvarlo. "Soobin" disse semplicemente Beomgyu, spostandosi davanti a lui con le braccia incrociate. Yeonjun si strinse nelle spalle, congratulandosi con sé stesso per le incredibili doti da attore che stava dimostrando. "Gli ho offerto una birra dato che lo avevo visto solo in un angolo, niente di strano" si giustificò. "È molto strano invece- replicò Beomgyu sorridendo- dal momento che stiamo parlando di te e Soobin, che non siete proprio i due migliori amici del campo".

Yeonjun scosse la testa "Ho solo cercato di essere gentile, lui invece si è comportato come suo solito. E poi non è vero che ci odiamo, semplicemente abbiamo concezioni divergenti riguardo al lavoro. Quindi se sei in cerca di gossip non troverai nulla". Beomgyu sbuffò infastidito, mentre il camion finalmente sbucava dalla duna e li raggiungeva sollevando una gran nuvola di polvere.

"Mi raccomando, massima concentrazione- sibilò Yeonjun rivolto all'amico- se commettiamo anche il minimo sbaglio sai bene che a saltare in aria non sarà un pezzo di roccia ma noi due che ce ne torneremo diretti a Seoul, vero?". Beomgyu roteò gli occhi "Non capisco perché fai questo discorso a me, sono un archeologo modello". Yeonjun gli lanciò un'ultima occhiata come a fargli intendere che era davvero meglio per lui che fosse stato così, poi si voltò sorridente, accogliendo l'autista del camion.

Il giorno precedente avevano trovato una conformazione rocciosa accanto a quella che si stava profilando ormai come una città, di conseguenza avevano deciso di provare a rimuoverla per comprendere se ci fosse qualche altro indizio celato dalle sabbie. E quale modo più rapido di farlo, se non con della dinamite?

Yeonjun si era opposto fermamente all'idea, temendo che l'esplosione avrebbe potuto rovinare dei possibili reperti sottostanti, ma Beomgyu era riuscito a coinvolgere talmente tanto gli altri archeologi, che alla fine era stata inviata la richiesta per comprare della dinamite.

"Ora vi indico dove disporla" disse Yeonjun all'autista del camion e agli addetti che viaggiavano con lui. "È molto semplice in realtà- si intromise uno di loro- si tratta di una nuova tecnologia. Basterà appoggiare questo pacchetto di esplosivo sul luogo predisposto e poi a distanza premeremo il tasto del telecomando. Si attiverà un piccolo countdown al termine del quale avverrà la detonazione". "Beh, ma non sarebbe comunque opportuno che ve ne occupaste voi?" domandò Yeonjun grattandosi il retro del collo, a disagio. Già si immaginava tutti i possibili disastri che sarebbero potuti accadere con quella dinamite.

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