Yeonjun sorrise, fischiettando sottovoce. Il profumo della colazione riempiva la cucina, mentre il ragazzo si muoveva abilmente tra i fornelli.
Aveva trascorso ancora una volta la notte in camera di Soobin, come accadeva spesso ultimamente. Quella mattina si era svegliato prima del solito e di buon'umore, decidendo di preparare la colazione per tutto il gruppo. Non si era nemmeno preoccupato di rivestirsi completamente, indossando solo i pantaloni della tuta. La casa era silenziosa, probabilmente gli altri ragazzi stavano ancora dormendo. Yeonjun sorrise di nuovo, chiudendo gli occhi per qualche istante e godendosi gli ultimi attimi di pace e tranquillità.
All'improvviso sentì due braccia circondargli i fianchi. Non aveva nemmeno bisogno di voltarsi per sapere esattamente chi fosse. Continuò a sorridere, sentendo le mani di Soobin accarezzargli la pancia. Le sue dita scivolavano pigramente sopra la sua pelle nuda, come se fosse ancora dentro ad un sogno. "Buongiorno" sussurrò Soobin, baciandolo sul collo e provocando un brivido lungo la schiena di Yeonjun. "Ti ho svegliato?" domandò l'archeologo, appoggiandosi contro il petto di Soobin. Il ragazzo scosse la testa, solleticando il collo di Yeonjun con i suoi capelli. Appoggiò il mento sulla sua spalla, chiudendo gli occhi. "No, mi sono accorto che non eri più nel letto e sono venuto a cercarti" rispose, la voce ancora avvolta dal sonno.
"Ho pensato di preparare la colazione per tutti, oggi ci aspetta un'altra giornata impegnativa nel sito archeologico" continuò Yeonjun. Soobin annuì, rimanendo in silenzio qualche secondo mentre il ragazzo continuava a cucinare, poi sussurrò "Come stai? Hai male da qualche parte? Questa notte forse abbiamo un po' esagerato". Yeonjun ridacchiò, sentendo le guance arrossarsi. "Quando mi sono svegliato effettivamente sentivo dolore- ammise- ma ora è quasi svanito del tutto. Casomai prenderò qualche antidolorifico". Soobin si imbronciò "Scusami, non voglio farti male. È che non riesco davvero a resisterti quando inizi a...".
Il ragazzo si bloccò di colpo, sentendo un colpo di tosse provenire da dietro di loro.
Soobin e Yeonjun si voltarono lentamente, trovando gli altri tre ragazzi seduti al tavolo. Taehyun come sempre era impegnato a inviare e-mail tramite il cellulare mentre Kai era letteralmente disteso sulla superficie del tavolo con la testa appoggiata al braccio a causa del sonno. Beomgyu invece li fissava con un sorrisetto divertito sul volto. Ammiccò in modo impertinente in direzione dei due ragazzi, lasciando intendere che aveva capito perfettamente quello che era accaduto tra loro.
Soobin si allontanò immediatamente da Yeonjun, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. "Ragazzi...-iniziò a balbettare, le guance in fiamme- so che può sembrare strano ma..." "Stai bruciando le uova, hyung" lo interruppe Kai, senza nemmeno alzare la testa. Yeonjun si voltò immediatamente verso i fornelli, levando la padella dal fuoco. Soobin li guardò perplesso, stupito dal fatto che nessuno dei tre sembrava stupito o confuso nell'averlo visto baciare Yeonjun sul collo.
Sospirò, avvicinandosi al tavolo e appoggiando le mani sulla sua superficie. "Forse dobbiamo parlare di quello che avete appena visto tra me e Yeonjun..." mormorò, a disagio. Cercò con lo sguardo l'approvazione dell'archeologo, per infondersi maggiore coraggio. Era giusto avvisare gli altri ragazzi del gruppo della loro relazione, nonostante lo imbarazzasse moltissimo doverne parlare apertamente in quel modo.
Taehyun sospirò, appoggiando il cellulare sul tavolo. "Hyung, è letteralmente dal deserto di Ordos che vi comportate da coppietta innamorata- sbuffò- non abbiamo visto nulla di diverso dal solito. La colazione è pronta? Ho fretta di mangiare perché mi aspettano per una call sul fuso orario di Parigi". Soobin sbatté le palpebre, arrossendo maggiormente. "Ora però siamo davvero fidanzati" disse Yeonjun, improvvisamente.
Kai alzò di colpo la testa dal tavolo, con occhi spalancati. Beomgyu si tappò la bocca con le mani, rilasciando un piccolo grido di sorpresa. "E da quando?" esclamò, con voce acuta. Yeonjun sorrise, guardando Soobin dolcemente. "Da un paio di giorni, ma nessuno di voi si è accorto" rispose, accarezzando i capelli scuri del ragazzo più piccolo. "È normale, è da mesi che girate con quell'assurda espressione sdolcinata da fidanzatini" ribatté Beomgyu, simulando dei conati di vomito.
STAI LEGGENDO
Inanima
FanfictionIl codice di una civiltà perduta, nascosto tra le sabbie del deserto di Ordos. La capitale Seoul, dove le vicende familiari si intrecciano tra amore e sacrifici. La sfavillante metropoli di New York, con le sue luci abbaglianti e i suoi pericoli. Le...