4.9 Bamboo flute

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Yeonjun si tappò le orecchie con le mani, sibilando infastidito.

Quel giorno si era svegliato di malumore. Aveva dormito male e soprattutto il temporale non aveva concesso loro tregua per tutta la notte, con un costante rumore di pioggia contro le tegole. Yeonjun si era rigirato a lungo nel letto e nemmeno la presenza di Soobin accanto a lui lo aveva aiutato a riposare meglio.

Inoltre, la pioggia sembrava non volerne proprio sapere di smettere. Anche in quel momento batteva ritmicamente sul vetro della finestra vicino a Yeonjun. Per l'archeologo quello costituiva un giorno sprecato, dal momento che non potevano recarsi al sito archeologico. Per non perdere tempo, aveva deciso di continuare però a lavorare sulla traduzione della mappa, iniziata con Kai. Tuttavia, a differenza sua, per gli altri del gruppo un giorno di pioggia significava un giorno di relax.

Kai era disteso sul divano, impegnato con uno dei cinquantasei video giochi che aveva nel telefono. Taehyun era seduto dalla parte opposta del tavolo rispetto a Yeonjun, le cuffie infilate nelle orecchie e le dita che digitavano rapidamente sulla tastiera. Probabilmente si trattava di lavoro, come sempre. Niente che comunque il ragazzo volesse condividere con loro. Soobin era seduto sulla poltrona all'angolo della stanza, completamente immerso in un manga da ore. Staccava gli occhi dalle pagine solo per bere caffè e mangiare qualcosa.

E Beomgyu?

Beomgyu era la causa principale del malumore di Yeonjun, dopo la pioggia.

Era da ore infatti che il ragazzo, seduto a gambe incrociate sul tappeto, si dilettava a suonare un flauto che aveva ritrovato in chissà quale mercatino di paese. Il suono dello strumento sarebbe stato anche un buon sottofondo, se solo Beomgyu fosse riuscito ad azzeccare almeno una nota. E invece no, stonava in modo clamoroso urtando i timpani di Yeonjun.

L'archeologo sbuffò ancora, battendo un piede a terra. Faticava a concentrarsi sugli appunti e quasi persino a percepire i suoi stessi pensieri. Il suono stonato del flauto si infilava dentro le sue orecchie, raggiungendo il sistema nervoso e rendendolo piuttosto incline ad essere irascibile. Sollevò lo sguardo, notando Soobin e Kai perfettamente in pace con loro stessi, come se l'intera situazione non li destabilizzasse affatto. Al contrario, l'espressione di Taehyun indicava come il ragazzo fosse profondamente infastidito, ma preferiva evitare di ferire i sentimenti di Beomgyu. Yeonjun invece non aveva mai avuto questo genere di riguardi nei confronti del suo migliore amico.

"Puoi smetterla per favore?" esclamò infatti l'archeologo, prendendosi la testa tra le mani. "Perché? La musica dovrebbe aiutarti ad essere più focalizzato" ribatté il suo migliore amico, tornando a soffiare dentro al flauto. Yeonjun gridò infastidito, tappandosi di nuovo le orecchie. "Hyung, c'è differenza tra musica e rumore. E la tua non appartiene decisamente alla prima categoria" intervenne Taehyun, rompendo il silenzio. Beomgyu lo ignorò, continuando a suonare il flauto. Soobin sollevò la testa dal manga che stava leggendo, lanciando un'occhiata di rimprovero a Taehyun. Non era di certo rispondendo così che avrebbe risolto i loro problemi relazionali.

"Ehi, hai mai provato a suonarlo con il naso?" domandò Kai, alzando lo sguardo dal cellulare e ridacchiando. "È una magnifica idea!" esclamò Beomgyu, entusiasta di poter dare spettacolo davanti al suo gruppo di amici. "No, è ridicola" replicò Yeonjun. "Smettila di insultare il mio flauto, è stato costruito seguendo le regole di un'antica tecnica tipica di queste zone" sbottò Beomgyu, ammirando lo strumento musicale che reggeva tra le dita. "È bambù, vero?" domandò Soobin, sporgendosi in avanti per guardarlo meglio. Beomgyu annuì, allungando un braccio per mostrarlo al ragazzo.

Yeonjun, sentendo quelle parole, avvertì una scossa lungo la spina dorsale. Scattò immediatamente in piedi, come guidato da una forza esterna a lui. Strappò il flauto dalle mani di Beomgyu, prima che potesse raggiungere Soobin, osservando con attenzione l'oggetto. "Che c'è, ora sei improvvisamente interessato?" ribatté Beomgyu, sollevando un sopracciglio. Yeonjun non lo ascoltò nemmeno, troppo impegnato nei suoi propri pensieri. "Vi prego, ditemi che qui vicino c'è una foresta di bambù" domandò, con voce leggermente tremante senza staccare gli occhi dal flauto.

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