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Beomgyu sbuffò, lanciando la pala al di fuori della buca in cui si trovava.

Si passò una mano sulla fronte, per asciugare il sudore e staccare i capelli che si erano appiccicati alla sua pelle. Forse avrebbe dovuto tagliarli una volta tornato in Corea, erano decisamente scomodi così lunghi. Beomgyu sorrise, accorgendosi di come inconsciamente i suoi pensieri fossero tornati ad essere gli stessi di quando si trovava nel deserto di Ordos. Ormai erano passati quasi tre anni da quel periodo.

"Noto che come sempre non ti ammazzi di certo di lavoro" borbottò una voce, accanto a lui.

Beomgyu sollevò la testa, vedendo Yeonjun in piedi che lo fissava con un sopracciglio alzato. "Mi sto solo riposando qualche minuto" protestò il ragazzo, raccogliendosi i capelli in una piccola coda. Yeonjun roteò gli occhi "Certo, come se non ti conoscessi abbastanza. Il deserto del Gobi è decisamente diverso da quello di Ordos, quindi devi faticare di più". "E tu nel frattempo cosa fai?- ribatté Beomgyu, incrociando le braccia al petto- ti bevi l'ennesimo caffè americano del giorno?". "Ottima osservazione, baby- canticchiò Yeonjun, ammiccando nella sua direzione- ora che mi ricordo ho saltato la mia dose di caffeina giornaliera. Corro subito a rimediare".

Beomgyu sbuffò infastidito, mentre osservava il suo migliore amico allontanarsi verso le tende dell'accampamento. Ovviamente, la sua era la più grande. Aveva protestato a lungo, sostenendo di avere bisogno di spazio e di non voler dividere più la tenda con nessuno. Alla fine il resto degli archeologi presenti nel sito aveva ceduto alle sue lamentele, accontentandolo.

"Yeonjun hyung è andato via? Posso uscire?" domandò una voce flebile. Beomgyu abbassò lo sguardo, notando Kai steso al suolo in una buca comunicante con la sua. "Che stai facendo lì" sbottò. Kai si strinse nelle spalle, sedendosi sul terreno e scrollando la polvere dai propri abiti. "Ieri sera mi sono addormentato molto tardi perché dovevo terminare di vedere un anime- spiegò, abbassando la voce per rendersi udibile solo dal suo amico- quindi ho deciso di dormire un po' qui sotto, sperando che Yeonjun non mi vedesse".

Beomgyu aprì la bocca per replicare, ma sinceramente non sapeva davvero cosa rispondere davanti a così poca professionalità. Appoggiò la mano sui fianchi, sospirando "Non ci posso credere. Dov'è finito il vero Kai, quello che lavora con dedizione fino all'alba?". Il ragazzo dai capelli biondi ridacchiò, alzandosi in piedi. "Non è colpa mia- si giustificò- è che questo sito archeologico è fin troppo comodo e avere il wi-fi illimitato non mi aiuta di certo a rimanere concentrato solo sulle ricerche".

Beomgyu roteò gli occhi, recuperando la pala e iniziando di nuovo a scavare. In realtà non poteva contestare nulla al suo amico. Kai si era laureato all'Università con il massimo dei voti, diventando poi rapidamente uno dei più grandi esperti in cartografia, frutto dei suoi lunghi studi sulla mappa del tesoro degli Inanima, su cui aveva incentrato anche la sua intera tesi di laurea. Per questa ragione, Kai era richiestissimo in moltissimi siti archeologici, che lo chiamavano per realizzare mappe e cartine degli scavi oppure per interpretare reperti di cartografia ritrovati. Kai era appena tornato da una spedizione in Egitto e aveva raggiunto immediatamente i suoi migliori amici nel deserto del Gobi, dove anche lì veniva spesso interpellato dagli altri archeologi per ricevere consigli. Era normale che fosse stanco e Beomgyu quella sera gli avrebbe vietato di guardare episodi degli anime, perché aveva davvero bisogno di riposare.

"Comunque è un sogno lavorare in queste condizioni- proseguì Kai, appoggiandosi ai lati della buca per parlare meglio con Beomgyu- ad Ordos non avevamo nemmeno la metà di questi dispositivi tecnologici". Beomgyu annuì. La spedizione nel deserto del Gobi era iniziata sicuramente in modo migliore rispetto a quando si erano conosciuti ad Ordos. Avevano più fondi da cui attingere e decisamente delle basi scientifiche più solide. L'accampamento era dotato di molti comfort e ogni settimana arrivava un camion a portare rifornimenti. Se quelle fossero state le condizioni presenti anche ad Ordos, probabilmente Beomgyu non si sarebbe mai lamentato in vita sua.

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