4.1 Rovine

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Soobin scese dal pick-up, dirigendosi verso gli scavi archeologici con le mani infilate nelle tasche dei jeans.

Sorrise, notando Yeonjun già seduto in mezzo alle rovine emerse dalla terra. Si concesse solo qualche istante per osservarlo, apprezzando il modo in cui il ragazzo appariva così felice immerso nel suo habitat naturale.

"Notizie degne di nota?" domandò, alzando il tono della voce per farsi sentire. Yeonjun si voltò immediatamente verso di lui, sorridendo nel momento in cui realizzò che si trattava proprio di Soobin. "Sfortunatamente non ancora- ammise con un sospiro, alzandosi in piedi- ma secondo i miei calcoli questo luogo potrebbe essere corretto".

La testa bionda di Kai emerse dalle rovine sottostanti. "Noto che nessuno riconosce i miei meriti- sbottò- è solo grazie alle mie nuove amicizie che ci è permesso di trascorrere del tempo in questo sito archeologico". Soobin sorrise "In effetti hai ragione. Non so che tipo di incantesimo tu abbia fatto a quegli uomini, ma è dal primo giorno in cui ci hanno letteralmente regalato l'alloggio a Damyang Changpyeong che si fidano ciecamente di te". Yeonjun sbuffò divertito, scuotendo la testa. "Secondo me è merito del suo viso angelico- ribatté- nessuno pensa che lui possa essere una cattiva persona". "È esattamente quello il motivo per cui è meglio che tu lasci questo duro lavoro a me- replicò Kai, ridendo- nessuno si fiderebbe mai di te, hyung".

Il ragazzo biondo continuò a ridere, abbassandosi rapidamente schivando uno strumento lanciato nella sua direzione dall'archeologo più grande. "Comunque, vi lascio chiacchierare. Io torno a scavare. Del resto, c'è sempre bisogno di qualcuno che abbia voglia di lavorare" proseguì Kai, infilandosi di nuovo dentro la buca per sfuggire agli insulti di Yeonjun.

"Che insolente, non l'ho cresciuto in questo modo quando eravamo nel deserto" sbottò l'archeologo più grande, scuotendo la testa con disappunto. Soobin ridacchiò, avvicinandosi al bordo dello scavo. "Crescono in fretta, vero?- scherzò- e del resto non posso contraddirlo. Persino io faticavo a fidarmi di te ad Ordos". Yeonjun roteò gli occhi "Solo perché eri terribilmente invidioso delle mie competenze". "Può darsi" rispose Soobin, divertito.

Si piegò sulle ginocchia, per abbassarsi allo stesso livello della testa di Yeonjun, il quale era all'interno degli scavi. "Ti mancava, vero?" sussurrò. Yeonjun deglutì a fatica, registrando la vicinanza con l'altro ragazzo. Il suo sguardo si spostava rapidamente dagli occhi di Soobin alle sue labbra, senza sosta. Dopo qualche secondo, si accorse che forse il ragazzo si aspettava una risposta.

"Cosa, un Kai fastidioso?" domandò, sollevando un sopracciglio. Soobin scoppiò a ridere, scuotendo la testa. Yeonjun sentì le guance arrossarsi, trovandolo incredibilmente carino. "No, intendo l'archeologia- spiegò Soobin, indicando tutto ciò che li circondava con un cenno della mano- è da mesi che non entri in uno scavo". Yeonjun si strinse nelle spalle "Non è il deserto di Ordos, ma è comunque interessante. E come già ben sai, gli Inanima stanno lentamente diventando la mia ragione di vita. Quindi, se riuscirò a trovare anche una minima traccia del loro passaggio qui, potrò ritenermi soddisfatto. Ma fino a quel momento, continuerò a cercare senza sosta".

Soobin voleva commentare riguardo al fatto che l'archeologo non avrebbe dovuto sottoporsi a estenuanti ritmi di lavoro, come già avvenuto nel deserto di Ordos in cui dormiva solo poche ore a notte. Tuttavia, non vedeva quella luce brillare negli occhi di Yeonjun da fin troppo tempo e non aveva alcuna intenzione di spegnerla. Soobin sorrise, sentendosi egoista. Yeonjun era bellissimo quando era a contatto con ciò che più amava e se questo significava incentivarlo nella sua ossessione per gli Inanima, forse lui lo avrebbe anche supportato.

Soobin si rese conto finalmente di come l'archeologia fosse puro ossigeno per Yeonjun e si domandò se avrebbe mai potuto competere con la sua più grande passione, facendo brillare anche lui gli occhi del ragazzo in quel modo.

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