3.5 Le accecanti luci della metropoli

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"Beomgyu, svegliati!" esclamò la voce di Kai, fin troppo vicina alle orecchie del ragazzo moro.

Beomgyu sobbalzò nel letto, svegliandosi all'improvviso e lamentandosi sonoramente. "Esci immediatamente dalla mia stanza" brontolò il ragazzo, rigirandosi tra le lenzuola e nascondendo la testa sotto al cuscino. Kai ridacchiò, cercando invano di estrarre l'amico dalle coperte. "Alzati, Soobin ci vuole tutti nel soggiorno" disse. Beomgyu mugugnò ancora qualcosa di incomprensibile e Kai comprese come fosse il momento di concedergli del tempo per rendersi presentabile. "Ti aspettiamo, cerca di essere veloce!" esclamò, lasciando la stanza continuando a ridacchiare.

Beomgyu sollevò la testa dal cuscino, con espressione infastidita. Odiava essere svegliato in quel modo la mattina, influenzava il suo umore per il resto della giornata. Improvvisamente, però, tutti i ricordi del giorno precedente gli ricomparvero davanti agli occhi, quasi fosse la sequenza di fotogrammi di apertura di un film. Beomgyu scalciò nel letto, non riuscendo a contenere la gioia. Affondò il volto nel cuscino, per soffocare il desiderio di gridare e nascondere le sue guance tinte di imbarazzo. Poteva ancora chiaramente rivedere il volto di Taehyun vicino al suo e i suoi grandi occhi scuri brillare mentre lo guardava dopo averlo baciato. Poteva anche sentire la morbidezza delle labbra del ragazzo sulle proprie, le sue mani che vagavano per tutto il corpo di Beomgyu.

L'archeologo si girò sulla schiena, fissando il soffitto mentre sospirava con un enorme sorriso sul volto. Non aveva nemmeno voglia di provare a definire il suo rapporto con Taehyun, per il momento voleva solo vivere la sensazione sulla propria pelle, senza pensieri aggiuntivi. Quel bacio bruciava ancora sulle sue labbra ma soprattutto sul suo cuore.

Dopo svariati minuti, Beomgyu decise finalmente di alzarsi dal letto. Se Soobin voleva incontrarli tutti nel soggiorno, probabilmente la ragione era seria e non era il caso di far attendere ulteriormente tutto il gruppo. Anzi, avrebbe anche potuto rivedere prima Taehyun.

Beomgyu si infilò rapidamente un maglione blu ed uscì dalla stanza, sistemandosi pigramente i capelli lunghi e scuri che il cuscino aveva piegato in tutte le direzioni. Il ragazzo percorse il corridoio, sentendo alcune voci provenire dal soggiorno sottoforma di risate divertite. Evidentemente la situazione era migliore di quello che appariva qualche giorno prima.

Beomgyu entrò nella stanza, strizzando gli occhi a causa dell'improvvisa luce che lo colpì fastidiosamente. "Gyu, finalmente sei arrivato!" esclamò la voce di Soobin, non celando un velo di disappunto per il ritardo del ragazzo. Beomgyu sbatté le palpebre, cercando di sincronizzarsi rapidamente con la realtà attorno a lui. Immediatamente il suo sguardo cadde su un ragazzo seduto sul divano.

"Beomgyu, giusto?- esordì lui, alzandosi in piedi e avvicinandosi con un grande sorriso- è davvero bello rivederti!". L'archeologo deglutì a fatica, riconoscendo immediatamente Hoseok. L'ultima volta che si erano incontrati era stato in quel bar dove Taehyun lo aveva escluso e ignorato. Non era di certo colpa del ragazzo, ma Beomgyu non conservava decisamente dei bei ricordi di quella giornata. Anche se, fortunatamente, quei tempi erano cambiati, come la sua relazione con Taehyun. O almeno era quello che Beomgyu sperava.

"Ciao Hoseok" mormorò timidamente, vergognandosi di essersi presentato in quel modo. Il maglione blu ricadeva largo sulle sue spalle esili, mentre le maniche coprivano interamente le sue mani. Sicuramente con i capelli arruffati non era proprio nella migliore delle sue versioni. Hoseok gli sorrise ancora, allargando le braccia e stringendolo forte in un abbraccio. Beomgyu sussultò sorpreso, poi appoggiò delicatamente le mani sulla schiena del ragazzo, in totale imbarazzo. Era frastornato dall'eccessiva espansività di Hoseok, sensazione a cui non era abituato.

"Grazie a tutti voi per avermi accolto" proseguì il ragazzo, sciogliendo l'abbraccio e rivolgendosi verso tutto il gruppo. "Grazie a te invece per aver deciso di aiutarci- rispose Soobin, chinando lievemente il capo- come sicuramente Taehyun ti avrà già spiegato, si tratta di una questione delicata" "Non vi preoccupate, sono la mia specialità" ammiccò Hoseok, strappando una piccola risata a Kai. Beomgyu lo osservò in silenzio. Hoseok era carismatico, affascinante, brillante e divertente. Sembrava sempre avere un perfetto controllo su ciò che diceva o faceva. Tutti lo amavano e non era mai fuori posto. Era tutto ciò che Beomgyu non era.

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