1.7 Il codice delle sabbie

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"Zitto, hai intenzione di svegliare l'intero accampamento?" sibilò la figura davanti a lui, coprendogli la bocca con una mano.

Yeonjun spalancò gli occhi, sicuro che tra poco sarebbe svenuto. La mano dello sconosciuto ricopriva praticamente tutta la fascia inferiore del suo volto. Se avesse provato a strozzarlo sicuramente ci sarebbe riuscito con una facilità disarmante. L'individuo lo trascinò verso la luce, rendendogli finalmente possibile riconoscere la sua identità.

"Soobin- sussurrò a corto di fiato mentre il ragazzo lo lasciava andare- stavo morendo di paura". Soobin ridacchiò, mentre Yeonjun si piegava sulle ginocchia per riprendere il controllo sul suo respiro. "L'ho notato- ribatté vagamente divertito- mi sono avvicinato per capire chi si fosse introdotto nella grotta a quest'ora e tu hai iniziato a gridare come un pazzo" "Lo avresti fatto anche tu al posto mio- obiettò Yeonjun, sollevandosi di nuovo in posizione eretta- e si può sapere cosa ci fai qui?".

"Non posso accedere alle zone del mio sito archeologico?" sbottò Soobin, sedendosi sulla sedia che utilizzava sempre Yeonjun durante il giorno. Il ragazzo si accorse solo in quel momento dei quaderni sparsi sul terreno. "Ho sempre pensato che non fossi interessato davvero agli scavi" mormorò. Soobin si strinse nelle spalle "Invece guarda che sorpresa, trascorro qui tutte le notti. Se non mi vedi agli scavi durante il giorno non significa che io non sia interessato".

Yeonjun sbuffò, appoggiandosi alla parete. "Certo, ovvio. Sei così meraviglioso che non puoi assolutamente mescolarti a noi lavoratori". Soobin si voltò verso di lui, vagamente irritato. "Sei sempre pronto a sputare sentenze senza conoscere la realtà, vero? - disse spostandosi il ciuffo scuro dalla fronte- è tutto il contrario di ciò che sostieni. Non frequento gli scavi durante il giorno proprio perché mi sento terribilmente inferiore a tutti voi e non voglio che ve ne accorgiate". Yeonjun rimase colpito dalla foga della sua dichiarazione. Indietreggiò leggermente, non aspettandosi un discorso simile, non da uno come Soobin.

"Fammi capire- sussurrò sbattendo le palpebre perplesso- tu ti sentiresti inferiore?" "Perché- sbottò Soobin guardandolo da sopra la spalla- sembra così impossibile?". "Beh, diciamo che osservandoti non si direbbe" ridacchiò Yeonjun, grattandosi la nuca a disagio. Era certo che se lui avesse avuto l'aspetto fisico e i soldi di Soobin non sarebbe esistita alcuna persona sulla terra con più autostima di lui. Sentire invece che il ragazzo non si reputava all'altezza, gli scaldava il cuore. Lo avrebbe quasi volentieri abbracciato, se non si fossero trovati in quella situazione.

"Mi sento inadatto come capo- spiegò Soobin stringendosi nelle spalle- non ho alcuna qualificazione per essere posto come responsabile della spedizione, né ho studi in materia di archeologia. Mi resta solo l'opzione di fingere di sapere ciò che faccio, ma a volte è terribilmente difficile da gestire. Soprattutto quando ci sei tu nei paraggi che ti atteggi a primo della classe". Yeonjun percepì un piccolo sorriso alla fine della frase, anche se non poteva vedere il volto del ragazzo. Gli si avvicinò, sorridendo a sua volta "Non è mai tardi per imparare, in realtà".

Soobin si voltò verso di lui, con un'espressione stupita. Si sarebbe aspettato di essere ridicolizzato dall'altro, che Yeonjun scoppiasse a ridergli in faccia e corresse a rivelare il suo segreto a tutto il resto dell'accampamento. Era consapevole di essersi pericolosamente esposto, ma era stanco di essere sempre considerato come la persona che non era. Yeonjun invece, contro ogni previsione, si abbassò lentamente davanti a lui, rivolgendogli un sorriso gentile.

"Conosco bene la sensazione di inadeguatezza- gli disse l'archeologo- e non ti porterà da nessuna parte. Certo, io e te non abbiamo sicuramente iniziato con il piede giusto, ma non significa che non possiamo migliorare il nostro rapporto. Ho sinceramente sbagliato a giudicarti e mi dispiace, ma avresti potuto confidarti con me e chiedere aiuto. Invece che osteggiarci a vicenda per dei mesi, avremmo potuto collaborare insieme". Soobin abbassò la testa, provando un leggero senso di vergogna. "Pensavo che tu non avresti capito e che al contrario avresti cercato un modo per prendere il potere, di fatto rivolgendomi contro l'intero sito archeologico" sussurrò.

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