"...e poi ha sollevato quella cassa con una facilità disarmante, hai presente quale intendo, no? La cassa piena di strumenti che nessuno di noi voleva spostare perché era troppo pesante. E mentre lo faceva ho visto chiaramente tutti i muscoli delle braccia flettersi sotto al maglione sottile. Kai, ho scoperto l'esistenza di alcuni muscoli che nemmeno sapevo esistessero!".
Yeonjun si rigirò nella brandina, lamentandosi. Svegliarsi con la voce di Beomgyu che parlava a ritmo sostenuto non era esattamente ciò a cui aspirava. L'archeologo si strofinò i pugni sugli occhi, cercando di riprendersi dal sonno che lo incitava invece a tornare a dormire.
"E non hai idea del fascino che ha in qualsiasi cosa faccia- proseguì Beomgyu, esaltato- cammina nel sito archeologico come se fosse un divo del cinema. Ha uno stile incredibile, riesce ad attrarre l'attenzione di tutti senza risultare mai inopportuno".
"A differenza tua- sbottò Yeonjun, rotolando sul fianco per darsi la forza di alzarsi dalla brandina- aish, puoi stare zitto qualche istante? Come fai a parlare così fastidiosamente veloce e a voce alta?". Si passò una mano sul volto, sospirando stancamente. Beomgyu sbuffò, gonfiando le guance. "Noto che la gelosia ti distrugge particolarmente" ribatté, incrociando le braccia al petto. La testa di Yeonjun scattò immediatamente verso il suo migliore amico. "Cosa intendi" domandò freddamente.
Beomgyu si strinse nelle spalle "Non vedo altre ragioni per essere infastidito dalla presenza di Taehyun se non l'invidia. Solo perché lui è incredibilmente affascinante e di successo". "Non lo conosci nemmeno, come puoi parlare così di lui" si lamentò Yeonjun, alzandosi in piedi e cercando i vestiti di ricambio. Una parte di lui era pienamente consapevole che il suo astio nei confronti di Taehyun fosse legato proprio ad un sentimento di gelosia. Odiava il fatto che il ragazzo fosse così vicino a Soobin.
Kai ridacchiò, seduto a gambe incrociate sulla sua brandina mentre osservava la scena davanti a sé. Come sempre, i due ragazzi lo divertivano ogni volta che battibeccavano tra loro. "Se ti interessa, hyung- esordì, rivolgendosi a Yeonjun- Beomgyu sta parlando di Taehyun da ore, rivolgendogli solo complimenti e raccontandomi nel dettaglio la loro giornata di ieri". "Hai decisamente troppa pazienza, io gli avrei già infilato un calzino in bocca per farlo stare zitto" borbottò Yeonjun, terminando di vestirsi. Dopo colazione avrebbe dovuto farsi decisamente una bella doccia, anche solo per scrollarsi di dosso tutte quelle sensazioni spiacevoli che si erano accumulate nel suo cuore.
"Non potete capire" si lamentò Beomgyu, teatralmente. Yeonjun si voltò verso di lui, sbuffando divertito "No, no. Abbiamo capito fin troppo bene, è per questo che siamo preoccupati". Kai scoppiò a ridere a voce alta, dondolandosi sulla brandina mentre le guance di Beomgyu si tingevano di rosa scuro. "Cosa stai insinuando? Sto solo apprezzando un ragazzo -protestò a gran voce, agitandosi- ciò non fa di me una persona gay". "Non ho mai detto questo, tesoro- ribatté Yeonjun sorridendo, mentre ammiccava nella sua direzione- ma se hai intenzione di continuare a sproloquiare riguardo a quanto Taehyun sia magnifico, puoi farlo con Soobin, non con me o Kai". Beomgyu piegò la testa da un lato, non comprendendo a cosa l'altro si stesse riferendo. "Hai per caso scoperto del gossip che noi non conosciamo?" si animò Kai, saltando in piedi. Yeonjun esibì un sorriso storto "Soobin la scorsa notte non è venuto alla grotta per lavorare. Era troppo impegnato ad ubriacarsi nella tenda insieme a Taehyun e ridere rievocando le loro memorie condivise".
Kai fischiò, divertito dalla piega che aveva assunto la situazione. Il volto di Beomgyu invece si rabbuiò immediatamente, come se quella notizia lo infastidisse più del dovuto. "Non c'è niente di male a bere un po'- sbottò- e i nostri colleghi ci stanno sicuramente aspettando, non è il caso di ritardare ancora". Uscì rapidamente dalla tenda a passo rapido, lasciando Yeonjun totalmente perplesso. Il ragazzo moro si voltò verso Kai, che aveva la sua stessa espressione confusa. "Non so cosa sia successo ma è tutto molto sospetto" mormorò il più giovane, scuotendo la testa. Yeonjun si strinse nelle spalle "Andiamo a lavorare, ci penseremo dopo. Magari stasera cercheremo di farci raccontare cos'è che lo agita in questo modo e proveremo ad aiutarlo". Kai annuì, rassicurato dalle parole dell'archeologo più grande, e insieme uscirono dalla tenda, dove Beomgyu li aspettava per andare a fare colazione.
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Inanima
Fiksi PenggemarIl codice di una civiltà perduta, nascosto tra le sabbie del deserto di Ordos. La capitale Seoul, dove le vicende familiari si intrecciano tra amore e sacrifici. La sfavillante metropoli di New York, con le sue luci abbaglianti e i suoi pericoli. Le...