2.8 Incheon

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Beomgyu si stiracchiò leggermente, respirando a pieni polmoni l'aria fresca di Seoul.

L'alba era appena sorta, illuminando il cielo davanti a lui di rosa e arancio. L'inverno si stava avvicinando e le temperature si stavano notevolmente abbassando in modo progressivo, ma Beomgyu in quel momento non sentiva freddo. La tensione per la missione che li aspettava a New York lo agitava al punto da mantenere i muscoli attivi e pronti per ogni evenienza. Non avevano ancora discusso di alcun piano e dubitava che Taehyun o Soobin sapessero esattamente come comportarsi una volta giunti negli Stati Uniti.

Beomgyu sollevò la valigia dal suolo, notando una macchina sportiva entrare nel parcheggio dell'hotel. La vettura si fermò esattamente davanti a lui, la carrozzeria nera luccicante e il motore che ruggiva, impaziente di poter tornare in strada. Beomgyu sollevò un sopracciglio, fingendosi del tutto impassibile, quando il finestrino si abbassò. "Per caso devi fare colpo su qualcuno?" sbottò, abbassandosi e appoggiando il braccio al finestrino per guardare meglio dentro l'abitacolo.

Taehyun scoppiò a ridere, sfilandosi gli occhiali da sole. I suoi occhi scuri fissarono per alcuni interminabili attimi quelli di Beomgyu, facendo immediatamente pentire il ragazzo di aver pronunciato quella frase così volutamente provocatoria. "Non lo so, tu ne sei rimasto impressionato?" ribatté Taehyun, sporgendosi a sua volta verso Beomgyu. Il ragazzo scattò immediatamente all'indietro, evitando di mostrare all'altro l'imbarazzo che provava. "Mio padre era un pilota, quindi ho sempre visto tante belle macchine. Devi fare molto meglio di così se vuoi impressionarmi" borbottò, caricando la valigia nei sedili posteriori e poi salendo accanto a Taehyun. "Ne terrò conto per la prossima volta" rispose Taehyun, ammiccando nella sua direzione e riprendendo a guidare.

Beomgyu scosse la testa, spostando lo sguardo sul finestrino, osservando il traffico di Seoul che a quell'ora non era particolarmente intenso. C'era qualcosa di poetico e magico nella città che si doveva ancora risvegliare, in quegli attimi di attesa prima che la vita frenetica seguisse il suo corso quotidiano. La mente di Beomgyu si ritrovò a vagare, riflettendo su quale fosse stato l'esatto momento in cui lui e Taehyun avevano iniziato a flirtare in modo così spudorato. O almeno, quella era la sua visione dei fatti. Magari l'altro ragazzo era convinto di scherzare e basta, mentre per Beomgyu le parole che si rivolgevano avevano un peso e un significato specifici. Certo, ad Ordos avevano iniziato a conoscersi, raccontandosi aspetti delle loro vite e trascorrendo del tempo insieme. Tuttavia, la questione della vendita dei reperti archeologici e poi anche l'episodio dell'incontro con Hoseok al bar, li aveva un po' separati. Beomgyu era stato felice nel deserto dell'evidente complicità che stava nascendo tra di loro, allo stesso modo di come era rimasto deluso da tutti quei momenti in cui Taehyun aveva palesemente espresso il desiderio di stare distante da Beomgyu. Non che il ragazzo non fosse consapevole di essere fastidioso a volte, però sperava che Taehyun fosse diverso.

In realtà, nel giro di qualche giorno, il loro rapporto era letteralmente decollato. Avevano pranzato insieme, poi acquistato dei vestiti e persino dormito insieme nella sua camera d'albergo. Taehyun era passato a prenderlo per andare a casa di Soobin e organizzare il viaggio e si era anche offerto di riportarlo in hotel. Una volta giunti a destinazione, aveva proposto di dargli un passaggio la mattina dopo per andare in aeroporto e, sebbene Beomgyu avrebbe volentieri voluto chiedergli di trascorrere ancora la notte insieme nella sua camera, sapeva che non era il caso. Con Taehyun non era mai certo di come potesse comportarsi, quindi preferiva non esagerare per non allontanare il ragazzo. Ad ogni modo, Taehyun aveva davvero rispettato la promessa perché era arrivato a prenderlo con una macchina sportiva nuova fiammante. Beomgyu si dimenticava spesso di quanto fosse ricco l'altro ragazzo, del resto era il migliore amico di Soobin perché le loro famiglie si conoscevano da anni.

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