1.6 La maledizione

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I raggi solari scaldavano impietosamente le dune del deserto, ma all'interno della grotta le pareti rocciose permettevano al clima di rimanere più fresco.

Yeonjun sorrise, per la prima soddisfatto dopo molto tempo. Aveva finalmente ritrovato l'entusiasmo verso l'archeologia come quando aveva deciso di intraprendere quel percorso di studi. A lungo lo aveva ricercato in quei mesi, ma temeva di averlo perduto, seppellito sotto le sabbie. Era persino giunto all'idea che molto probabilmente aveva sempre mistificato la realtà, credendo che l'archeologia fosse il lavoro più bello e libero del mondo. Si era già immaginato molte volte tornare in Corea e rinchiudersi in qualche ufficio, quello che molto probabilmente i suoi genitori avrebbero desiderato per lui. Fortunatamente, non aveva desistito, neppure nei momenti più duri. E alla fine era stato ripagato.

Yeonjun si sistemò sulla sedia pieghevole da campeggio che aveva calato nella grotta per poter lavorare più comodamente. Teneva un taccuino aperto sulle sue gambe e trascriveva accuratamente i simboli raffigurati lungo le pareti di quello strano posto che avevano scoperto per caso. Passò leggermente le dita sopra le incisioni dipinte, provando ad immaginare chi le avesse realizzate e a quale scopo. La sua mente corse veloce inseguendo la fantasia e cercando di visualizzare i volti di quella popolazione, le loro usanze e i loro valori.

"Ti rendi conto che è solo grazie a me se abbiamo scoperto questa grotta così preziosa?" commentò Beomgyu, non sollevando la testa dal suo computer. Era da ore chino su quel portatile, consultando un archivio offline in cui erano registrati tutti i simboli conosciuti, passando dai geroglifici per arrivare agli ideogrammi. Eppure, non era ancora riuscito a trovare qualche corrispondenza con le incisioni presenti in quella grotta, che rappresentavano un mistero sempre più fitto.

"È stata solo questione di fortuna- sbuffò Yeonjun, divertito- se parliamo di meriti, dovresti già essere imbarcato sul primo aereo per Seoul". "Esagerato- sbottò Beomgyu ridacchiando- ricorda che la fortuna aiuta gli audaci". "Come no" ribatté l'altro, scuotendo la testa. "Ho ragione- insistette Beomgyu riavviandosi i capelli scuri che gli ricadevano sulla fronte- se così non fosse, tu non saresti qui con me ma sparso in vari punti del deserto" "Non farmi commentare, ti conviene" rispose prontamente Yeonjun.

Beomgyu inclinò la testa da un lato, notando per l'ennesima volta una sfumatura triste oscurare il volto del ragazzo. Era da quella mattina che Yeonjun oscillava da momenti di pura serenità, ad attimi di velata malinconia. "Cosa sta attraversando la tua mente- gli chiese a bruciapelo- cos'è che ti preoccupa?". Yeonjun si voltò perplesso a guardarlo, sorpreso dalla sua domanda diretta. Dopo qualche secondo si arrese, emettendo un respiro profondo. "Non capisco il suo comportamento" disse semplicemente, stringendosi nelle spalle.

Beomgyu sollevò un sopracciglio, non comprendendo a chi si stesse riferendo, ma il suo amico proseguì "Per quale motivo non si è mai presentato agli scavi? Davvero è così disinteressato dalla sua stessa spedizione? O c'è una spiegazione che noi non comprendiamo?". Beomgyu corrucciò la fronte, intuendo che Yeonjun stesse parlando di Soobin. Era da un po' in effetti che il suo amico sembrava ossessionato dal loro capo. Per Beomgyu la motivazione non era chiara, eppure non si sentiva di chiedergli ulteriori spiegazioni. Yeonjun, tuttavia, era un fiume in piena.

"Insomma, lo hai notato anche tu subito dopo l'esplosione- si continuò infatti a lamentare, mordendosi il labbro inferiore- era così premuroso nei miei confronti, non lo avevo mai visto sotto questo aspetto. Eppure, ora è tornato identico a prima, non è cambiato nulla tra noi. Anzi, se possibile, sembra quasi ignorarmi di proposito". Beomgyu non rispose, cercando di metabolizzare quel discorso così carico di frustrazione che il suo amico gli stava riversando contro. Sinceramente a lui poco importava se Soobin gli prestava attenzione o meno, come mai per Yeonjun invece sembrava possedere un peso diverso?

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