Soobin si strinse nella felpa, mentre scendeva lentamente le scale, al buio.
La torcia del cellulare illuminava lo spazio attorno a lui, rendendo l'atmosfera spettrale. Soobin rabbrividì, camminando vicino al muro. Sobbalzò sentendo un rumore provenire dall'esterno dell'abitazione, trattenendo un urlo premendosi una mano sulla bocca. Rimase immobile qualche istante, in ascolto di possibili altri rumori, mentre il suo cuore batteva forte nella cassa toracica, in modo quasi doloroso.
Riconobbe solo in quel momento il sibilo del vento contro le tegole del porticato. Soobin rilasciò il respiro trattenuto, forzandosi di calmarsi. Maledisse mentalmente la decisione di Yeonjun di guardare un film horror prima di dormire. Soobin era del tutto contrario, consapevole che non sarebbe riuscito a prendere sonno, ma l'archeologo aveva insistito talmente tanto che alla fine aveva dovuto cedere. Si era così ritrovato seduto sul divano davanti al peggior film horror che Yeonjun potesse scegliere, troppo impegnato a nascondersi dietro la coperta per sentire l'altro ragazzo ridacchiare, divertito dal suo comportamento.
Quando si erano separati per andare a dormire, Soobin aveva finto di avere la situazione sotto controllo e di non essere davvero spaventato, anche se in realtà voleva solo nascondersi sotto le coperte del letto e cancellare di forza dalla sua mente le immagini del film, che continuavano a tormentarlo. Yeonjun lo aveva salutato sorridendo, come suo solito, dimostrando di essere perfettamente tranquillo. Rimasto solo, Soobin aveva chiuso rapidamente la porta della sua camera dietro di sé, accendendo la luce e scandagliando ogni centimetro della stanza per essere sicuro che nessun essere demoniaco vi si nascondesse per tendergli un agguato. A quel punto, sentendosi più tranquillo e anche vagamente ridicolo, aveva deciso che era giunto il momento di andare a dormire e lasciarsi alle spalle quel terribile film horror.
Si era infilato nel letto, spegnendo la luce e imponendosi di pensare solo a cose belle e divertenti, che mantenessero la sua mente occupata. Tuttavia, dopo soli pochi istanti, aveva di nuovo spalancato gli occhi, fissandoli contro il soffitto. Non riusciva ad addormentarsi in nessun modo, era ancora troppo spaventato per prendere sonno così facilmente. Soobin aveva sospirato a lungo, arrendendosi ad accendere la luce e prendere il cellulare. Dopo un'ora trascorsa sui social, sbuffò annoiato. Non riusciva a calmarsi e distrarsi, continuando a vedere sempre i fotogrammi del film scorrere davanti ai suoi occhi.
L'unica cosa che forse avrebbe potuto aiutarlo era bere un po' d'acqua, lo avrebbe sicuramente calmato. Purtroppo però ciò significava scendere in cucina e affrontare le scale avvolte dall'oscurità della notte. Soobin si era imposto di alzarsi dal letto e farsi coraggio, perché doveva in qualche modo sconfiggere quell'assurda paura che stava vivendo e che gli impediva di dormire.
E così si era ritrovato lungo le scale, spaventato dal rumore del vento. Soobin scosse la testa, proseguendo verso la cucina e aprendo il frigorifero. Recuperò una bottiglia d'acqua e lo richiuse velocemente, guardandosi attorno, sospetto. La cucina però era silenziosa e, soprattutto, vuota. Soobin sospirò, ridacchiando quasi di sé stesso. Risalì lentamente le scale, sentendosi più tranquillo. Del resto era solo un film, non corrispondeva di certo alla realtà. Soobin aprì la bottiglia d'acqua, bevendo un sorso. Nel momento in cui passò accanto alla stanza di Yeonjun, però, notò la luce accesa. Si fermò davanti alla porta, corrucciando la fronte. Come mai nemmeno il ragazzo stava dormendo? Forse si era sentito male?
Soobin, senza pensarci troppo, aprì la porta. Yeonjun sollevò di scatto la testa, soffocando un grido, attutito solo dalla coperta che avvolgeva interamente il suo corpo. Soobin rimase in piedi sulla soglia della stanza, sollevando un sopracciglio divertito. "Che diavolo stai facendo" ridacchiò, indicando la coperta bianca attorno al ragazzo. Yeonjun sbottò "Cosa stai facendo tu! Pensi sia normale irrompere in questo modo nelle camere da letto altrui?". Soobin sorrise, richiudendo la porta dietro di sé per non svegliare le altre persone che vivevano nella casa.
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Inanima
FanfictionIl codice di una civiltà perduta, nascosto tra le sabbie del deserto di Ordos. La capitale Seoul, dove le vicende familiari si intrecciano tra amore e sacrifici. La sfavillante metropoli di New York, con le sue luci abbaglianti e i suoi pericoli. Le...