Chapter 3. New York

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Soobin scese dall'aereo, aumentando il passo per raggiungere gli altri del gruppo che lo aspettavano a qualche metro di distanza.

La ragazza che per gran parte del viaggio aveva parlato a lungo con lui, gli si parò di fronte, impedendogli di proseguire. Soobin vide chiaramente Yeonjun roteare gli occhi infastidito. "Questo è il mio numero- disse lei, porgendogli un pezzo di carta- chiamami, così possiamo organizzarci per trascorrere una serata insieme qui a New York". "Certo, sì, grazie" bofonchiò Soobin, prendendo frettolosamente il pezzo di carta e allontanandosi dalla ragazza per raggiungere i suoi amici. Gettò il numero di telefono nel cestino più vicino e circondò le spalle di Yeonjun con un braccio, stringendolo a sé. "Andiamo a ritirare le valigie e poi proseguiamo in hotel, abbiamo bisogno di riposare" disse, iniziando a camminare trascinandosi dietro Yeonjun.

Gli altri tre si scambiarono delle occhiate perplesse a causa del comportamento bizzarro di Soobin, ma decisero di non darvi troppo peso. Beomgyu si voltò solo qualche istante ad osservare l'espressione della ragazza che, dopo aver cercato per tutto il viaggio di conquistare Soobin, aveva appena visto il ragazzo gettare via il suo numero di telefono e correre ad abbracciare Yeonjun. Beomgyu sorrise divertito dalla scena, seguendo poi il resto del gruppo.

Giunti al ritiro delle valigie, Yeonjun notò immediatamente la propria e si protese in avanti per recuperarla, ma Soobin la intercettò, prendendola prima di lui. "La porto io, è troppo pesante" sussurrò, forzando un sorriso a causa dell'elevato peso. Yeonjun sollevò un sopracciglio. "Non è necessario" sbottò. Soobin continuò a sorridere. "Insisto, preferisco portare io la tua valigia. E ti ho detto stamattina quanto quella felpa ti stia bene? Ha proprio le vibes giuste da New York".

Kai, Beomgyu e Taehyun si scambiarono un'altra occhiata, questa volta ancora più stupita e vagamente preoccupata. Per quale motivo Soobin si stava comportando in modo così ridicolo, offrendosi di portare la valigia a Yeonjun e ricoprendolo di assurdi complimenti? Beomgyu si coprì la bocca, evitando di ridere al pensiero che forse Soobin stesse solo cercando di farsi perdonare dall'archeologo per l'inconveniente della ragazza sull'aereo.

"Fai come vuoi" sbottò Yeonjun, lasciando la valigia a Soobin e dirigendosi verso l'uscita dell'aeroporto. "Non credo sia la strategia più corretta, amico" sibilò Taehyun, affiancando Soobin che trascinava a fatica i bagagli. "Oh, stai zitto tu" ribatté il ragazzo, rosso in volto e a corto di fiato. Taehyun lo osservò per l'ultima volta, divertito, poi aumentò il passo affiancando Beomgyu.


L'hotel in cui avrebbero alloggiato era un hilton, qualcosa che Yeonjun aveva visto solo nelle immagini su Internet. In realtà era talmente stanco che ogni posto sarebbe andato bene, ma era più che evidente che le abitudini di Soobin e Taehyun fossero ben diverse dalle sue.

"Avete a disposizione due camere- spiegò la receptionist, sorridendo in modo impostato- una da tre persone e una da due persone". Kai sbuffò. Questa volta non si sarebbe lasciato coinvolgere, non c'era alcuna ragione per cui avrebbe dovuto soffrire condannandosi a condividere la camera con qualcuno come Yeonjun e Soobin oppure Beomgyu e Taehyun. Assolutamente no. Se voleva dormire tranquillo, in un clima privo di tensioni di alcun genere, doveva separarli.

"Proporrei di dividerci come ad Ordos, in onore dei vecchi tempi- disse sorridendo- io, Beomgyu e Yeonjun in una camera e Taehyun e Soobin nell'altra. Che ne dite?". Era ovvio dalle espressioni dei quattro ragazzi che nessuno fosse soddisfatto della proposta di Kai, ma nessuno ebbe il coraggio di contraddirlo. E per una notte, Kai avrebbe potuto dormire senza troppe preoccupazioni.

"Prima di andare a dormire, forse è meglio che pianifichiamo la giornata di domani" propose Taehyun, passandosi una mano sul volto. Erano tutti molto stanchi a causa delle ore di volo e del jet lag, ma avevano necessità di parlare tutti insieme. Soobin annuì, indicando un tavolino disposto nella hall. Yeonjun crollò miseramente sulla sedia, privo di forze. Sperava solo che quella piccola riunione durasse il meno possibile. Taehyun estrasse dalla borsa un plico di fogli, distribuendoli sul tavolo. A giudicare dal suo volto, era più che ovvio che fosse stanco ma che necessitasse di organizzare tutto, esercitandovi un controllo. Yeonjun lo trovava vagamente fastidioso, a differenza di Beomgyu che lo ammirava come se fosse la persona più affascinante sulla faccia della Terra.

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