5.5 Home sweet home

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"Che c'è, non sali?" domandò Taehyun, sollevando un sopracciglio.

Beomgyu rimase a fissarlo senza parole. "Quando mi hai proposto di fare un giro in macchina non immaginavo con...questa" ribatté, indicando l'auto davanti a sé. Taehyun sospirò, già seduto al lato del guidatore. "Se non ti piace posso prenderne un'altra dal garage" rispose. Beomgyu spalancò la bocca. "Intendi...intendi dire che hai più di una macchina di lusso?" domandò, sentendo la testa vorticare. Lui non aveva nemmeno mai visto da vicino così tante auto costose, figurarsi a guidarle o addirittura possederle.

Taehyun gli sorrise divertito e leggermente imbarazzato. "A volte penso che tu ti dimentichi che io sono figlio di una delle famiglie più ricche di Seoul, dopo quella di Soobin ovviamente- replicò- e soprattutto che il mio lavoro mi permette di vivere autonomamente senza problemi. Quindi sì, ho varie macchine sportive". "Troppe informazioni da processare, -sbottò Beomgyu, aprendo la portiera dell'auto e accomodandosi sul sedile di pelle- ero convinto che tu avessi solo la Jeep. Ora invece ti presenti con una Lamborghini nera".

"La prossima volta ti mostrerò la Porsche e la Ferrari" ribatté Taehyun, premendo il piede sull'acceleratore e lasciando l'appartamento. Beomgyu si guardava attorno sconvolto, ammirando ogni singolo centimetro di ciò che lo circondava. "Mio padre morirebbe pur di salire almeno una volta su un'auto simile" mormorò. Taehyun sorrise, lanciandogli un rapido sguardo prima di tornare a concentrarsi sulla strada "Una volta possiamo andare a Daegu a trovare i tuoi genitori, così potrai far guidare la Lamborghini a tuo padre". Beomgyu sentì un dolce calore riempire il suo petto. Senza volerlo, un sorriso si aprì sul suo volto. Gli sembrava ancora un miracolo sentire Taehyun parlare in quel modo del loro futuro.

"A volte mi domando come puoi volere una persona come me- borbottò Beomgyu, incrociando le braccia al petto- non appartengo minimamente alla tua stessa classe sociale e soprattutto non sono la persona che la tua famiglia approverebbe". Taehyun si strinse nelle spalle "Dovresti già saperlo che i miei genitori non prestano la minima attenzione a me o a ciò che faccio. Di conseguenza non si preoccupano nemmeno delle mie scelte sentimentali. E poi conosci bene le ragioni per cui ti amo, Beomgyu. Sono pieno di soldi, è vero, ma non possono comprare l'affetto delle persone. Per anni sono stato isolato e triste, arrabbiato e deluso dal mondo. Tu mi hai aiutato a ritrovare fiducia negli altri, trovando aspetti positivi nella gente ma soprattutto in me stesso. Non hai mai rinunciato a combattere per me, nemmeno quando era difficile. Non sei fuggito davanti al mio lato più oscuro, ma sei rimasto per aiutarmi ad uscirne. Per quale motivo non dovrei amarti, quando sei la persona più importante della mia vita?".

Beomgyu si voltò verso il finestrino, spostando lo sguardo. Le sue guance rosse, tuttavia, tradivano le sue emozioni in quel momento. Taehyun aveva sempre un modo particolare di dire le cose, con quel tono calmo e rilassato, come se stesse leggendo semplicemente la lista della spesa, quando invece pronunciava parole che andavano dritte a conficcarsi nel cuore di Beomgyu. Probabilmente erano stati entrambi incredibilmente fortunati ad incontrarsi.

"Dove stiamo andando?" domandò l'archeologo, sistemandosi i capelli. Era trascorso già circa un mese dal suo ricovero in ospedale e ora era quasi del tutto ritornato in forze. Avvertiva ancora ogni tanto una fitta al fianco destro, tuttavia sempre più lieve. Ormai il processo di guarigione era quasi giunto al termine. "È una sorpresa, hyung- si lamentò Taehyun- non puoi essere sempre così dannatamente impaziente". Beomgyu ridacchiò, agitandosi sul sedile incapace di rimanere fermo. Si impose di non fare ulteriori domande, nonostante la curiosità lo stesse letteralmente divorando. Cercò di concentrarsi sul panorama che sfilava rapido oltre il finestrino della Lamborghini, provando ad orientarsi. L'unica cosa di cui era certo era che stavano uscendo dal centro di Seoul e soprattutto dal quartiere di Gangnam, dov'era situato l'appartamento di Taehyun. Beomgyu riconobbe la periferia della capitale coreana, priva del traffico caotico della grande città.

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