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La mattina dopo, appena arrivata, Susanna, la receptionist mi aveva accolto con il suo solito sorriso "buongiorno Giorgia"
"Buongiorno Susy" le avevo risposto come ogni mattina "ti vuole vedere Fred appena puoi" aggiunse poi prima di rispondere al telefono e lasciando me sola, con il terrore alla gola.
Senza togliere giacca e borsa ero andata subito nel suo ufficio, la porta era aperta e mi aveva fatto accomodare alla sedia di fronte alla sua.
"Andiamo dritti al punto, ce tanto lavoro da fare e non abbiamo tempo da perdere" iniziò lui "Charles sospetta che sia stata tu a provare il simulatore e sinceramente ne sono convinto anche io" disse lasciandomi in sospeso "ora Charles non sa chi tu sia veramente ma io si. Io so che tu puoi fare tutto. Sei la migliore della tua classe e se ti abbiamo scelto è per un motivo" continuò "domani mattina non ci sarà nessuno essendo sabato, Charles è partito per tornare a casa prima della prossima gara quindi possiamo farlo senza essere scoperti" non riuscivo a capire dove volesse andare a parare "di che cosa stai parlando Fred?"
"tu credi che avendo fatto quei tempi molto buoni al simulatore non abbia scombussolato la mia mente? Credi che forse è solo un gioco? Il simulatore ha la sensibilità di una F1 e nessuno ha mai fatto segnare quei tempi senza nessuna preparazione quindi domani mattina farai una prova sulla macchina dell'anno scorso" a quelle ultime parole non avevo potuto fare a meno di sbarrare gli occhi, era pazzo "stai scherzando vero Fred? Io non ho questa preparazione e lo sai bene. Non sono un pilota di F1. Non so guidare queste auto" ero sincera e anche un pò intimorita "sei un pilota, che poi non guidi queste auto è un altro discorso ma puoi provare, ci vediamo domani mattina alle 8 e non dire niente a nessuno" mi aveva liquidata senza nessuna possibilità di ribattere.
Mi alzai da quella sedia stordita, avevo capito bene? Voleva che provassi un'auto di F1? Mi stava affidando un auto cosi? E se fossi andata a sbattere? Non avevo paura di farmi male, so bene che le F1 di oggi sono molto sicure ma se avessi distrutto l'auto? Cosa sarebbe successo? Non avevo i soldi per ripararla.

Inutile dire che la giornata passò in modo estremamente lento, ero elettrizzata e terrorizzata da quello che avrei dovuto fare la mattina successiva. Ero in uno stato di trance e non riuscivo a collegare i pensieri. Fortunatamente la giornata terminò e io andai a casa.
La notte fu persino peggiore della giornata. Non chiusi occhio fino all'alba. Avevo un'ansia mai provata prima. Eppure di esperienze ne avevo vissute parecchie. Mi addormentai stremata dai miei pensieri, sapevo che avrei girato sulla pista di Fiorano ma non sapevo cosa aspettarmi.

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Ciao a tutt*! Come vi sembra fin qui la storia? Ho ancora tantissimo da raccontare e caricherò tutti i capitoli scritti appena riesco.
Lasciatemi la vostra opinione se ne avete voglia.

Grazie

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora