7

8.9K 219 2
                                    

Le settimane successive si erano svolte come da programma. Finite le feste di Natale e passato anche Capodanno ero tornata a lavoro. Mancavano solo 2 mesi all'inizio della stagione e io dovevo prepararmi. Dovevo sembrare un pilota di F1 in due mesi nonostante loro fossero piloti da tutta la loro vita.
Ormai il lavoro come ingegnere era stato accantonato. Dedicavo solo poche ore a leggere i dati che mi forniva Fred ma per il resto ero in macchina, al simulatore e in palestra.
Dovevo essere pronta per i primi test che si sarebbero svolti in Bahrein dal 20 al 22 febbraio. L'auto sarebbe stata presentata al pubblico il 16, solo qualche giorno prima.
Ovviamente non avrei potuto partecipare alla presentazione come speravo. Ci sarei andata ma in veste di ingegnere e non di pilota.

La Ferrari aveva deciso di annunciare il nome del secondo pilota solo alla fine delle qualfiche della prima gara. Fino ad allora sarei rimasta nascosta. Non so come avremmo fatto ma Fred aveva studiato tutto. Quell'uomo era un genio.
Da una parte mi stava bene rimanere nell'ombra e allenarmi senza nessuna distrazione ma, dall'altra parte, volevo togliermi il pensiero di venire presentata come primo pilota donna a correre nella massima categoria di motori.
Invece tutte le sere andare a letto e addormentarmi era un'agonia. La testa viaggiava troppo e la paura si impossessava di me facendomi dormire poco e male.

Finalmente il giorno della presentazione dell'auto era arrivato. Altre scuderie come Red bull e Mercedes avevano rivelato già la loro auto. Non erano state effettuate molte modifiche ad un occhio non esperto ma chi era nel giro, sapeva che era stato fatto un lavoro immane per l'aerodinamica e per i motori sempre più potenti.

Ero seduta nel pubblico. L'auto veniva presentata in un teatro di Maranello con tutta la fabbrica presente. Sul palco erano presenti solo Fred Vasseur, Charles Leclerc e il direttore degli ingegneri Thomas. Il mio capo diretto. Lui era uno dei pochi che sapeva tutto.
La macchina era stupenda. Una bestia come l'aveva definita Thomas. Aspettavamo e speravamo che desse i risultati in pista come li aveva dati sulla carta e di li a poco lo avremmo scoperto.
La mattina seguente saremmo partiti per il Bahrein.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora