13 - Charles

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Quella ragazza era strana. Non mi convinceva. A primo impatto sembrava come tutte le altre.
Molto bella, questo era evidente a chiunque, sempre molto seria, mai un sorriso che non fosse di circostanza. Mai un passo falso o un comportamento inappropriato.
Mi aveva stupito al simulatore e la sera della festa di Natale con la mia macchina. Le piaceva andare veloce.
Fare quei giri con quei tempi era pazzesco. Anche se era solo simulatore e non una vera auto lei aveva avuto la sensibilità che ci voleva da subito. Non aveva mai sbagliato ed era riuscita a migliorare il motore come Thomas non era riuscito a fare. Era portata per questo lavoro e vedendo come si era comportata la macchina nelle prove di questi primi due giorni avevo iniziato a credere che fosse l'anno giusto.
Avevo notato che altri meccanici la guardavano. Tutti si erano accorti di quanto fosse bella.
Alessandro, il mio capo meccanico, prima di tutti. Me l'aveva presentata ad ottobre a Maranello e da allora ogni volta che la vedeva ne parlava per ore. Lei non era interessata. Glielo aveva già fatto capire in più modi ma lui non aveva afferrato ed ero dovuto intervenire in alcuni episodi. Non volevo dire ad Alle che non c'era storia, ci sarebbe arrivato da solo vedendo i suoi comportamenti però mi aveva infastidito che si fosse permesso di afferrarla per un braccio la sera della festa di Natale, lei si era irrigidita. Non le era piaciuto e io non ero riuscito a trattenermi dal farglielo notare.
Più il tempo passava e più i meccanici la notavano. Essendoci molto caldo anche lei aveva iniziato a scoprirsi un pò e tutti avevano notato quelle curve. Una ragazza cosi non passa inosservata.

Ma poi perché continuo a pensare a lei? Dovrei parlare con i ragazzi al tavolo ed invece è già la terza volta che mi becca che la guardo. Adesso vado in camera e siamo a posto. Domani devo guidare e non posso permettermi distrazioni.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora