30 - Charles

8K 214 16
                                    

Quando era uscita dall'ascensore era stupenda come sempre. I capelli sciolti e lasciati liberi le stavano bene e le incorniciavano il viso, aveva il rossetto rosso ed era sexy da morire.
Non sapevo che si sarebbe unita a noi. Non ci eravamo scambiati una parola dal sabato pomeriggio e avevo continuato a non dirle niente neanche quella sera.
L'avevo fatta incazzare perché, anche se provava a nasconderlo, si infuriava se le dicevi che non era in grado di fare qualcosa e cosi aveva reso bene in qualifica.

La gara non era andata bene però. O meglio poteva andare meglio.

Al locale aveva bevuto parecchio ma era rimasta sempre composta. Aveva ballato senza diventate sexy come la volta prima. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Non volevo che qualcuno la toccasse come era succeso la sera del compleanno di Marta. Sapeva difendersi benissimo da sola ma questa volta aveva bevuto molto di più e avevo paura che qualche ragazzo potesse provarci con lei e lei potesse cascarci. Era ubriaca e non bisognava approfittarsene.
Avevo notato George e Daniel provarci con lei, non ero preoccupato per Daniel, Giorgia non mi sembrava attratta da lui ma George mi preoccupava. Lui era molto più sofisticato e la vedevo sorridere spesso quando parlavano.
Non mi piaceva.

L'avevo seguita con lo sguardo fino in terrazzo. Stavo parlando con Daniel e Pierre e quando aveva capito che non volevo lasciarla sola aveva proposto di spostarci fuori per parlare senza la musica alta. Adoravo quel ragazzo. Mi aveva capito e aveva fatto tutto lui in modo da non destare sospetti.

Max le stava dicendo qualcosa, non avevo capito cosa ma giudicando dalla faccia di lei doveva essere qualcosa che l'aveva offesa. Avevo stretto istintivamente i pugni. Già oggi Max me le aveva fatte girare in pista. Aspettavo solo l'occasione adatta per tirargli un pugno.
"forse con me non risolveresti la situazione ma potresti provare con Perez. Magari ti lascia salire sul podio almeno una volta. Tanto già ti sei fatta tutti i dirigenti della F1 per arrivare fin qui, cosa vuoi che cambi una persona in più?"
Avevo sentito bene quelle parole perché Max aveva alzato il tono di voce per farsi sentire.
Come si permetteva? Ma che cosa ne sapeva lui. Stavo per partire alla carica per difendere la mia compagna di squadra ma ci aveva pensato da sola.
Si era girata e gli aveva dato un pugno che lo aveva fatto cadere a terra.

Aveva di nuovo quello sguardo vuoto. Senza emozione.

Luca era corso avendo visto la scena da dentro e l'aveva quasi braccata trascinandola via.
"Ricordati chi sei cazzo! Sei ubriaca" le aveva detto mentre la portava via di forza.

Cosa voleva dire? Ricordati chi sei? Chi era? Forse si riferiva al fatto che ora era un pilota di F1 e che le sue azioni avevano conseguenze? Non riuscivo a dare una spiegazione a quelle parole.

Al rientro in albergo ero passata dalla sua camera per vedere come stava. Avevo bussato un paio di volte senza ricevere risposta, stavo per andare quando avevo sentito lo scatto della serratura.

"Cosa vuoi?" aveva risposto come se fossi stata io a dirle quelle cose "niente, lascia perdere" avevo risposto più brusco di lei.
"Cosa vuoi da me? Mi tratti da estranea e poi vieni in camera per vedere come sto? Fai pace con il cervello e comportati da compagno di squadra, almeno in pista!" mi aveva letteralmente aggredito sputandomi addosso tutta la rabbia che aveva in corpo. Aveva ragione. Con lei mi ero comportato da estraneo. Non era la prima volta che non conoscevo il mio compagno di squadra ma sicuramente non mi ero comportato cosi.
"Volevo sapere come stavi, da buon compagno di squadra" avevo risposto "sto bene" aveva risposto lei.
"Fammi vedere" avevo allungato la mano per prendere la sua. Aveva alcune sbucciature dovute al pugno che aveva dato a Max.
"Gli hai dato un pugno da professionista, se lo è meritato" le avevo detto guardando la sua mano ferita "se mi denuncia?"
Il mio sguardo era passato dalla sua mano agli occhi, era seriamente preoccupata "no, sa che non può farlo. Non ha la ragione dalla sua parte. Ti ha offesa e se lo facesse e tu dicessi la verità perderebbe tanti sponsor e fan. Gli conviene stare buono" speravo di averla rassicurata, il suo sguardo si era leggermente ammorbidito.
"Speriamo sia davvero così" aveva detto lei tirando indietro la mano che stringevo ancora nella mia "ora vado a letto, sono stanca e ho mal di testa" aveva accennato un sorriso per liquidarmi "buonanotte" le avevo risposto mentre chiudeva la porta.

Era stata diversa questa volta pensavo mentre mi infilavo sotto le coperte. Si era lasciata vedere vulnerabile da me. Ero abituata a vederla sempre concentrata su quello che accadeva e sempre pronta a reagire ma questa sera aveva paura e me lo aveva lasciato vedere. Probabilmente era solo l'alcool in circolo nel suo corpo. Non avrebbe mai abbassato le difese cosi altrimenti.

******
Ciao a tutt*!
Spero che la storia vi stia piacendo.
Ci tengo a precisare che è tutta farina del mio sacco. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
Buon proseguimento

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora