Le qualifiche non erano state il massimo. La temperatura dell'asfalto era molto alta e ne io ne Charles avevamo trovato il giro perfetto. Lui partiva secondo e io quinta alle spalle anche di Hamilton.
Non ero sicuramente contenta ma il giorno dopo avremmo potuto rimediare.Domenica mattina ero tesa. Avevo pensato all'incidente la sera prima. Era la prima gara da allora e avevo paura. Non di me o della mia macchina ma che potesse succedere a Charles. Lui si sarebbe trovato ruora a ruota con Max Verstappen.
Ero stata così agitata che mi ero dimenticata di pensare al regalo.
A colazione Charles si era accorto che c'era qualcosa che non andava e si era avvicinato "stai bene? Sei preoccupata per qualcosa?" Il suo sguardo dei giorni scorsi aveva lascialo spazio ad uno sguardo serio e in apprensione "sto bene, solo un pò di agitazione pre gara" avevo detto cercando di non mentire "hai fatto il test?" Mi aveva chiesto riferendosi alla parte del mio contratto che mi obbligava a fare un test di gravidanza prima di salire in macchina "si è negativo" gli avevo sorriso tranquilla.
Per la prima volta avevo avuto un pò di paura nell'attesa di vedere il risultato. Sapevo di non essere incinta ma se mi fossi sbagliata? Fortunatamente il test mi aveva dato ragione e almeno quella paura era passata.Durante la gara ero riuscita a passare Lewis. La mia macchina era più veloce della sua ma dopo quel sorpasso la gara non era più cambiata. Non ero riuscita a sorpassare Perez e cosi non ero salita sul podio. A differenza di Charles che era riuscito a sorpassare Max a 10 giri dalla fine prendendosi la vittoria e 15 punti di distacco da Max. Era quello che voleva e poteva partire sereno per le vacanze.
A gara finita il cuore era più leggero e la testa anche. Avevo iniziato a pensare al regalo del giorno per Charles ma non avevo nessuna idea, se non una ma era rischiosa e avrebbero potuto scoprirci.
Dovevo provare.Mi ero cambiata ed ero all'Hospitality. Quasi tutti erano tornati in albergo. Io mi ero inventata una finta uscita con gli altri ragazzi. Stavo aspettando Charles che finisse le sue interviste e lo avevo visto arrivare in lontananza. Ero scattata in piedi dirigendomi verso il box di fronte all'hospitality. Mi ero fatta vedere da lui che aveva capito e mi stava seguendo. Il box era deserto con le macchina coperte dai teli neri. L'indomani le avrebbero smontate ma questa sera erano li.
Charles era entrano nel box. Avevo acceso solo una luce e chiuso la porta dietro di noi bloccandola con un oggetto pesante "sei stato bravo oggi, meriti una ricompensa" il suo sguardo si era acceso.Nonostante fosse stanco avevo visto cambiare il suo sguardo in pochi secondi. Aveva capito a cosa mi riferivo, o almeno lo immaginava.
Lo avevo spinto sulla sua poltrona rossa dove di solito si riposava appena sceso dall'auto. Indossava i jeans e la maglia della Ferrari. Mi ero piegata sulle ginocchia e gli stavo slacciando i jeans "mi fai morire" aveva detto a occhi chiusi sapendo cosa stava per accadere.
Avevo preso il suo pene, prima in mano delicatamente facendo su e giù poi lo avevo infilato in bocca.
Un gemito gli era partito incontrollato e il suo sguardo si era incatenato al mio. Leccavo e succhiavo come sapevo gli sarebbe piaciuto "se continui cosi mi fai venire" aveva detto cercando di fermarmi per evitare di farlo venire. Voleva fare l'amore ma io avevo altri programmi per lui.
Avevo continuato accellerando lentamente il ritmo e leccando la punta. Ormai era sul punto di esplodere. Potevo capirlo dal suo respiro accellerato e poi aveva raggiunto l'orgasmo nella mia bocca. Aveva trattenuto un urlo di piacere. Era la prima volta che succedeva e il suo sguardo era pieno di adorazione nei miei confronti.
"Dio mio" aveva detto poi ricomponendosi e dandomi un bacio "non smetti mai di stupirmi".
Gli avevo sorriso un pò imbarazzata "ora scappo, cerca di non farti vedere quando esci" gli avevo detto scappando come una ladra dal box sperando che nessuno ci avesse visto.
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Forever you - Charles Leclerc
RomanceUna storia d'amore e passione. Charles pilota di F1, lei ingegnere e molto altro, costretta a nascondere il segreto più grande. Tutti i diritti sono riservati. La storia è frutto di immaginazione.