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"Fammi alzare Charles" gli avevo detto dopo non so quanto tempo che eravamo accoccolati nel letto. Volevo andare a fare una doccia veloce prima di sporcare tutto.
"Sei sicura che non ci sono problemi se sono venuto dentro?" Mi aveva chiesto spostandosi da me.
"No tranquillo prendo la pillola e sono costretta a fare un test di gravidanza prima di ogni weekend di gara" avevo risposto con nonchalance. Ormai ero abituata e poi non c'era mai stato nessun pericolo "davvero fai un test ogni volta? Non lo sapevo" mi aveva chiesto quasi scioccato mentre mi seguiva in bagno "si a nessuno farebbe piacere se io guidassi una F1 e fossi incinta" avevo detto ridendo mentre mi infilavo sotto il getto dell'acqua per una doccia veloce.
Charles si era infilato con me. Anche se non lo avevo invitato e mi stava guardando in modo sexy.
Caspita avevamo finito di fare l'amore da poco e dio se mi era piaciuto, e lui era di nuovo pronto?

"Perché mi guardi cosi? Mi imbarazzo" gli avevo detto mentre prendevo il bagno schiuma che mi aveva prontamente rubato dalle mani "vieni faccio io" mi aveva detto mettendosi del prodotto sulle mani e iniziando a insaponarmi le spalle per poi scendere alle braccia, al seno. Cazzo ero di nuovo pronta per lui e avevo l'affanno.
Mi aveva tirato a se facendomi appoggiare la schiena contro il suo petto e aveva continuato a scendere dal seno fino all'ombelico e poi era arrivato di nuovo li. Avevo gettato la testa all'indietro e lui aveva iniziato a riempirmi di baci il collo e mi mordicchiava il lobo dell'orecchio. Aveva continuato con quei movimenti circolari e io continuavo ad ansimare finché due dita non erano entrate dentro e dopo pochi secondi avevo raggiunto di nuovo l'orgasmo.
Cosa avevo fatto per meritarmelo? Ero stordita dall'eccitazione. Sentivo la sua erezione premere contro la mia schiena e quando mi ero voltata per dargli piacere mi aveva bloccata "no, ora andiamo a letto. Hai avuto un brutto incidente e devi riposare" uffa aveva rovinato il gioco "ma io volevo" gli avevo detto seguendolo fuori dalla doccia "tu devi riposare" mi aveva detto lui sorridendomi mentre mi passava l'accappatoio.

Eravamo avvolti negli accappatoi abbracciati davanti allo specchio del bagno e sul bordo del lavabo c'era il mio cellulare. Lo aveva preso e aveva fatto una foto allo specchio per immortalare il momento "la nostra prima foto di coppia" aveva detto poi inoltrandosela.
"Quindi siamo una coppia?" avevo chiesto quasi imbarazzata "se tu vuoi si"
Mi ero alzata sulle punte dei piedi e gli avevo dato un bacio a stampo "si" avevo risposto.

Non so bene dopo quando mi ero addormentata ma sicuro qualche minuto al massimo.
Charles mi aveva sfinito. Alla fine avevo dormito mezza nuda perché non avevo voglia di trovare qualcosa e sotto le coperte si stava bene quindi alla fine ero rimasta in intimo e basta. E poi diciamolo. I miei pigiama non erano sexy e avevo pur sempre un adone nel letto.

Lo stavo guardando dormire. Erano da poco passate le 9. Indossava solo i boxer e il petto mezzo scoperto. Lo guardavo alzarsi e abbassarsi a ritmo del suo respiro. Si era voltato verso di me e dopo poco si era svegliato "buongiorno" gli avevo detto sorridendo quando i suoi occhi avevano trovato i miei "buongiorno" aveva detto lui avvicinandosi e baciandomi lentamente ed eravamo stati interrotti dal mio telefono che aveva iniziato a vibrare. Mi ero voltata verso il comodino per vedere chi fosse "è Marta, vorrà sapere come sto" avevo detto silenziando il telefono e tornando al bacio ma voltandomi Charles aveva cambiato espressione "che hai?" gli avevo chiesto preoccupata "ti sta venendo fuori un bel livido sulla schiena, non ti fa male?" era preoccupato per me "no non mi fa male niente" avevo mentito.
Mi sentivo come se un camion mi avesse investito ma ci ero già passata qualche anno prima dopo un incidente con un'aereo quindi sapevo che avrei avuto qualche indolenzimento nei giorni successivi.
Mi ero avvicinata per continuare da dove eravamo rimasti, inizialmente era un pò frenato, aveva paura che mi facesse male qualcosa però poi l'eccitazione era stata troppa e si era lasciato andare ad un'altra performance.

Si era avviato nella sua stanza dopo la sessione mattutina di sesso e ci eravamo dati appuntamento per la colazione.
Come ci saremmo comportati? Non ne avevamo parlato. Eravamo una coppia d'accordo, ma io non volevo ancora uscire allo scoperto con tutti. Non sapevo come avrebbero reagito in Ferrari, la mia famiglia meritava di saperlo da me e non da foto scandalistiche. Dovevo parlare con Charles prima di fare passi falsi.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora