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Venerdi 1 marzo 2024.
Prove libere del primo Gran Premio di Formula 1.
Oggi sarà molto complicato non farsi scoprire dal box di Charles. La tuta mostra le mie curve e non posso stare tutto il giorno con il casco anche nel box.

"Starai tutto il tempo della sessione in macchina, scenderai solo quando te lo diremo noi" mi avevano detto quella mattina Mattia e Fred prima di uscire dall'hospitality della Ferrari.
Tantissimi giornalisti erano accalcati ovunque ma la nostra Hospitality era la più gettonata. Non si sapeva ancora il nome del secondo pilota e non era mai successo in F1.
Tutti volevano sapere e volevano essere i primi per creare lo scoop.

Ovviamente io ero uscita con i miei jeans e la maglia della scuderia come tutti e mi sarei cambiata nel bagno del box come durante i test.

Avevo visto l'intervista di Charles il giorno prima "chi pensi possa essere?" gli aveva chiesto la giornalista "non ne ho idea" aveva risposto sinceramente lui "so che è un pilota veloce e intelligente, ho visto dei comportamenti durante le prove dei test che mi hanno fatto capire che usa la testa ed è quello che voglio" aveva detto. Bene gli piaceva la mia guida anche se non sapeva chi fossi.

Fortunatamente le prove libere del venerdi erano andate come da programma. L'indomani pomeriggio avrei svelato la mia identità al mondo e ne ero terrorizzata.
Mentre tornavo all'hospitality in tenuta neutra mi aveva affiancato Daniel Ricciardo, terzo pilota Red Bull. Sapevo bene chi era, aveva corso negli anni prima ed era uno dei piloti più simpatici e ben voluto dal pubblico.
"Ciao, non ci conosciamo, sono Daniel" mi aveva detto allungandomi la mano "ciao, sono Giorgia, piacere" avevo risposto sorridendo. Il suo sorriso era contagioso.
"Sei nuova vero in Ferrari? È la prima volta che ti vedo" conosceva tutti? Improbabile "si, questa è la prima stagione" avevo risposto misurando le parole "e di cosa ti occupi?" che interrogatorio
"sono un ingegnere"
"Cavoli che bell'ingegnere" aveva detto ridendo "mi sembrava infatti di non averti mai visto, un viso come il tuo non passa inosservato" mi aveva detto facendomi un occhiolino.

Ero arrivata davanti all'hospitality
"Ciao Charles, te li scegli proprio bene gli ingegneri eh?" Aveva detto Daniel vedendo Leclerc che ci stava guardando arrivare, Charles aveva solo sorriso e io avevo fatto i gradini velocemente senza guardarlo in faccia ma sentivo il suo sguardo addosso.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora