76

5.2K 160 1
                                    

Mi ero stesa per un'ora sul divano nel mio stanzino ma non avevo preso sonno, l'adrenalina era tanta e poi era meglio se non mi fossi addormentata. Mi sarei sentita solo stordita dopo.
Avevo iniziato a prepararmi. Mi ero fatta una doccia e avevo fatto il test e nell'attesa dell'esito stavo facendo le trecce.
Ci volevano 5 minuti e ogni volta era una tortura.
Charles mi aveva raggiunto "mi mette l'ansia quel coso" aveva detto indicando il test.
"Negativo" avevo detto cantando vittoria.

Avevamo fatto tutti i rituali pre gara. Ci eravamo presi i nostri spazi facendo le cose da singoli piloti e non come coppia. Dovevamo essere professionisti e andare a curare ogni dettaglio della gara singolarmente.

Prima di mettere il casco Charles mi era venuto a dare un leggero bacio ed era tornato alla sua macchina.

Avevo infilato il casco, ero agguerrita, avrei buttato fuori Perez se si fosse messo a rompere le scatole quel giorno.
Charles doveva vincere.
Eravamo partiti ed ero riuscita a mantere la posizione.
Charles aveva provato ad attaccare Max ma non era passato e aveva dovuto alzare il piede per evitare di danneggiare la macchina. Un altro ritiro avrebbe chiuso il mondiale per davvero.
Dopo aver messo le gomme bianche faticavo "sono lenta nelle curve veloci" avevo detto a Mattia. Tutto il secondo settore era una sofferenza. Il primo e il terzo andavo bene ma nel secondo non riuscivo a impostare le curve come dovevo "anche Charles sta soffrendo li" aveva detto Mattia confermandomi quello che vedevo "però non perdete troppo, perdete 3 o 4 decimi nel settore centrale ma poi siete più veloci negli altri due settori" bene almeno non avremmo perso contatto con il leader. Avevo iniziato a provare alcuni assetti e ne avevo provati tre ma nessuno aveva funzionato poi la svolta. Avevo sbagliato a inserire l'assetto ma avevo trovato quello giusto e mi ero avvicinata di molto a Charles, lo avevo rifatto una seconda volta e funzionava "fammi parlare con Charles" avevo chiesto a Mattia "cosa devi dirgli?" Aveva chiesto lui titubante, non era una questione di cuore, se era questo a preoccuparlo "fidati aprimi la radio" avevo atteso qualche istante poi avevo sentito la voce di Charles "dimmi" eravamo alla fine del primo rettilineo nel primo settore "a fine curva 4 metti l'assetto 5 ma il manettino in P7" avevo detto "ma no! Cosa dici?" Aveva detto lui sapendo che era sbagliato "fidati!" gli avevo detto prima che la conversazione fosse chiusa. Se non lo avesse fatto mi sarei trovata quasi attaccata alla sua auto perché io ora andavo più veloce.

Doveva averlo fatto perché non mi ero avvicinata come pensavo "ha funzionato" mi aveva detto Mattia "cosi siete i più veloci, recuperate mezzo secondo a Max" era quello che volevo sentirmi dire. Ora dovevamo solo sorpassarlo.
In 3 giri Charles era attaccato a Max e stava cercando di sorpassarlo. Avevo guardato la scena da spettatrice. Max non avrebbe mollato cosi facilmente a casa sua ma Charles era intelligente e lo aveva sorpassato nelle curve veloci tenendo la macchina come un vero campione.
Ero contenta e avevo mezzo urlato.
Questo avrebbe riaperto la lotta al mondiale. Se volevo davvero aiutare Charles, però dovevo passare anche io Max. Mi ero avvicinata ma passarlo era difficile. Andavamo avanti da 7 giri ormai e stavo perdendo tempo e pazienza.
Per provare una cosa diversa avevo lasciato l'assetto di qualifica per tutto il giro ed ero riuscita ad avvicinarmi molto e alla fine ero riuscita a sorpassarlo prima del rettilineo principale. Dovevo tenerlo dietro per 5 giri. Era una furia. Vedevo dallo specchietto che stava dando tutto, traiettoie più aggressive e provava in tutti i modi a raggiungerci ma la macchina era più veloce. Nella lotta con Max avevo perso tempo e Charles aveva allungato a 4 secondi il suo distacco da me.
La gara era finita e nemmeno nei miei sogni più belli sarebbe potuta andare meglio.

Le Ferrari al primo e secondo posto, in Olanda, a casa di Max, dopo che lui aveva buttato fuori Charles a Monza.
Era la vendetta migliore del mondo.
"Siete fantastici! Bravissima con l'assetto. Tutto merito tuo questa gara" aveva detto Mattia. Charles aveva fatto il giro veloce.
Il suo distacco da Max si era ridotto e ora era a un passo dal sorpassarlo di nuovo in classifica.
Quando avevo parcheggiato la macchina in seconda posizione Charles era sorpreso e mi aveva guardato come se avessi sbagliato la piazzola. Era senza casco e confuso. Poi aveva visto Max parcheggiare al numero 3 e aveva capito e aveva iniziato a ridere. Lo avevo raggiunto dopo aver festeggiato con il mio box "cazzo non avevo capito che eri seconda!" Mi aveva detto "quindi come si aggiorna la classifica?" aveva chiesto a Xavi, il suo ingegnere di pista che sarebbe venuto sul podio con noi "hai solo 8 punti in meno da Max, questa ragazza ha fatto di tutto per aiutarti oggi" aveva detto Xavi sorridendo "solo una botta di fortuna" avevo detto riferendomi all'assetto per il secondo settore che ci aveva permesso di arrivare primi e secondi.
Nel retro podio io e Charles parlavamo del sorpasso che aveva fatto lui a Max e di come fosse stato sorpreso dal fatto che gli avessi parlato direttamente in cuffia "cosa pensavi ti volessi dire scusa?" Avevo detto ridendo "boo non lo so, magari volevi dirmi che ero stupendo" aveva detto ridendo. Era contento, eravamo contenti di quel risultato e Max ci stava guardando male.
"Occhio per occhio Max" gli aveva detto Charles per farlo bollire ancora di più.
Eravamo saliti sul podio e avevamo festeggiato.

Fred era contento e nella festa post gara aveva fatto i complimenti ad entrambi per il nostro comportamento in pista.
"Mancano 4 gare e se continuate cosi gli facciamo il culo quest'anno" aveva detto contento "io dovrei firmare qualcosa" aveva detto Charles riferendosi al suo contratto "si certo, andiamo" gli aveva detto Fred e si erano allontanati mentre io ero rimasta a scatenarmi con i meccanici.

In albergo Charles cantava sotto la doccia quando ero tornata. Era di buon umore come non lo era da un pò. Mi ero infilata sotto la doccia con lui per continuare i nostri festeggiamenti privati prima di crollare a letto sfinita.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora